Tommaso d'Aquino, san
Anna Lisa Schino
Il dottore angelico della Chiesa cattolica
Filosofo e teologo tra i più eminenti, il suo sistema filosofico rappresenta una forma di rinnovamento e di trasformazione [...] autonome, cioè su principi filosofici e non su verità rivelate; le sue tecniche, tuttavia, possono essere utilizzate nell primo luogo l’esistenza di Dio.
Etica naturale ed etica cristiana
Dalla metafisica discende l’etica di Tommaso: l’unione con ...
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bogomilismo
La dottrina professata dai bogomili (ant. bulgaro bogumil «caro a Dio»), setta cristiana medievale, di tendenza dualistica. Secondo il b. lo spirituale ed eterno, creato da Dio, è in antitesi [...] mondo, dell’Antico Testamento, e questo non può essere accolto come rivelazione divina; Cristo non può essersi veramente incarnato (docetismo); i veri cristiani debbono respingere ogni contaminazione della materia (ascetismo). Il b. respingeva l ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] Gerusalemme per portarvi le collette raccolte a favore di quei cristiani secondo un impegno precedentemente assunto (cfr. Gal. 2, sulla via di Damasco in cui P., atterrato dalla rivelazione di Dio, compare spesso disarcionato da cavallo (Caravaggio ...
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Atteggiamento spirituale in cui lo spirito individuale trova risposta al senso del suo essere e la piena esplicazione delle proprie capacità nella contemplazione e nel ‘contatto’ con la realtà del divino [...] .
Il cristianesimo
La m. neoplatonica agisce fortemente sulla m. cristiana, la quale si inserisce però in una fede viva che infatti è colmata dal manifestarsi stesso di Dio attraverso la rivelazione e l’incarnazione del Verbo; così l’ascesa dell’uomo ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] di elementi di vera religiosità, rivendica alla r. cristiana il carattere di unicità, la considera un fatto storico della r. è Dio stesso, che nessuno ha mai veduto e che, rivelando sé stesso in Gesù Cristo e nel suo destino di morte e risurrezione ...
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Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] alcun misfatto che potesse fondamentalmente rimproverarsi ai cristiani, ed esposizione delle credenze e della vita mero riflesso della ragione divina, il Verbo che s'è incarnato e rivelato in Gesù Cristo. Questo Logos fu strumento e mezzo per la ...
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Teologo protestante (San Gallo 1852 - Tubinga 1938), prof. di teologia sistematica a Greifswald (1888), quindi a Berlino (1893), poi di critica neotestamentaria a Tubinga (1897); è stato tra i più influenti [...] pietista nella sua educazione, influenzato da A. Ritschl nel concetto di rivelazione (il divino nella natura ci attesta Dio), affermava che l'unità della Chiesa cristiana doveva essere fondata sull'unità della fede e non sulla conformità delle ...
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shābu‛ōt Festa ebraica (hag shābu‛ōt «festa delle settimane»), così chiamata perché aveva luogo 7 settimane dopo l’offerta dell’orzo per la Pasqua. Nella Bibbia è chiamata hag ha-bikkūrīm e hag ha-qāṣīr [...] giorno dopo la Pasqua. Il carattere della festa era inizialmente agricolo; intorno all’epoca cristiana subì un cambiamento, passando a ricordare la rivelazione del Sinai. Più tardi si diffusero altri tipi di usanze, come quella di ornare ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] delle comunità musulmane insediatesi in paesi di tradizione cristiana, in particolare in Europa e negli Stati Uniti a ciascuna delle sfere sociali e politiche delle tre grandi religioni rivelate. Tuttavia, se ci si limita a stabilire un legame ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] 1926, ristampa Milano 1966), in polemica con le teologie razionali cristiane, dichiara l'opposizione fra razionalismo e religione. Lo scopo dell' sono i duplicati corrotti e storicizzati di un'idea rivelata dell'Essere Supremo, e sono, invece, le ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...
fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, nei valori umani, nella democrazia;...