Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] attività storica umana: così il concetto di ‘luce di natura’ fu anteposto e contrapposto dai deisti inglesi alla rivelazionecristiana in quanto possesso originario della mente umana; così pure la scoperta delle leggi naturali apparve una più piena ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] i mezzi di cui si serve, i sacramenti e la rivelazione. Questo suo carattere la differenzia da ogni altra società religiosa e il sacco di Costantinopoli (29 maggio 1453); la vittoria cristiana a Belgrado (luglio 1456) cui segue la morte per pestilenza ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] , era venuto al cristianesimo dalla filosofia platonica, mira, nelle due Apologie, a giustificare filosoficamente la rivelazionecristiana. E per filosofia egli intende principalmente il sincretismo giudaico-ellenistico ch'ebbe il suo centro più ...
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In senso generale questo termine, secondo l'etimologia, significa l'arte e la scienza della giustificazione e della difesa. E dell'arte l'apologetica tiene certamente, per l'intento pratico che si propone, [...] basso Medioevo e anche più tardi, erano anzitutto i giudei e i seguaci di Maometto che negavano assolutamente la rivelazionecristiana. Per i giudei occorreva mettere in evidenza che, in base all'Antico Testamento da loro riconosciuto, Cristo era il ...
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TRINITÀ
Enrico ROSA
Umberto GNOLI
. 1. Questo termine nel linguaggio cristiano e conforme alla teologia cattolica, riferendosi cioè a Dio uno nell'Essenza (Essere assoluto, natura, sostanza) e trino [...] Sapienza, preesistente a tutte le cose create, che appare sussistente quale ipostasi divina. E se dai Giudei anteriori alla rivelazionecristiana venne identificata con la Legge, da S. Paolo (Colossesi, I, 15, e più di proposito in Ebrei), dai primi ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] le preghiere delle pubbliche adunanze. L'evoluzione del culto è propriamente omogenea secondo i principî contenuti nella rivelazionecristiana e sotto la direzione della legittima gerarchia. I riti stabiliti da Cristo restano immutati, ma intorno ad ...
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È la dottrina del destino ultimo dell'umanità e dell'individuo.
Il termine è di formazione recente e la teologia sistematica cattolica non l'ha ancora adottato; tuttavia si viene diffondendo sempre più [...] accompagnato da catastrofi e immani calamità. Infine, circa la palingenesi del creato, assai scarso è il dato della rivelazionecristiana, e non è eccessivamente chiaro: si tratta dei tre passi citati. Inoltre, il magistero ecclesiastico non è mai ...
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GIOACCHINO da Fiore
Mario Niccoli
Profeta calabrese, una delle figure più notevoli della spiritualità cristiana durante il Medioevo.
Scarsissimi i dati biografici che si possono ricavare dagli scritti [...] presenti e intuire il fine cui sono diretti. E poiché il cammino dell'umanità si compendia per G., esclusivamente nella rivelazionecristiana, G., che di questa ha un concetto tutto dinamico come di cosa non ancora giunta alla sua pienezza, è portato ...
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Con questo nome si suol designare quell'atteggiamento del pensiero che, considerando unilaterali i diversi sistemi filosofici, cerca di armonizzarli, scegliendone gli elementi veri e coordinandoli insieme. [...] ivi si realizzasse talora, in concreto, un certo eclettismo, che tendeva ad armonizzare antiche dottrine verso il fine comune della rivelazionecristiana. Ma un vero eclettismo poteva tornare a farsi valere solo quando al concetto teologico della ...
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Vescovo anglicano, nato a Wantage (Berkshire), il 18 maggio 1692, morto a Bath il 16 giugno 1752. Inviato dal padre, presbiteriano, all'accademia non conformista di Tewkesbury, vi si convertì all'anglicanismo. [...] essa il B. respinge in primo luogo le difficoltà mosse contro la religione naturale (I parte), quindi quelle contro la rivelazionecristiana (II parte). Ivi mostra che l'esperienza non si oppone, per es., all'immortalità dell'anima, ai miracoli, ecc ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...
fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, nei valori umani, nella democrazia;...