Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] di una cultura unitaria, che si riconosceva innanzitutto cristiana ed ecclesiastica.
La ricca produzione carolingia di e integralmente posseduto dal cristiano per mezzo della gratuita rivelazione divina, la bellezza appare chiaramente ad A. come una ...
Leggi Tutto
DORSO, Guido
Francesco M. Biscione
Nacque ad Avellino il 30 maggio 1892 da Francesco, direttore delle poste della città, e da Elisa Gallo, maestra elementare.
Alla sua terra natale ("ove - come avrebbe [...] sia perché delinea un'interpretazione del. regime quale "rivelazione" delle "debolezze costituzionali italiane" (p.231). Monotonamente paese": 5 luglio), contro la politica della Democrazia cristiana, tesa a costituire un blocco moderato, nella quale ...
Leggi Tutto
CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] eredità del simbolismo'e della nozione di musica quale momento rivelatore della rete di analogie sottese al reale; una tesi condivisa e si opponeva una visione cristiana di esplicita finalizzazione dell'arte alla rivelazione e all'annientamento in Dio ...
Leggi Tutto
ISIDORO da Chiari (Clario Isidoro, Chiari Isidoro)
Silvano Giordano
Taddeo Cucchi nacque a Chiari, presso Brescia, verso il 1495, probabilmente da una famiglia di modesta condizione. Il 24 giugno 1517 [...] la discussione circa il canone della Bibbia e le fonti della rivelazione. I tre abati si opposero a considerare la tradizione alla fede e per mezzo del battesimo; sostenne che la fede cristiana non può rinunciare alle opere, la capacità dell'uomo di ...
Leggi Tutto
Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] Nella Lettera ai Galati Paolo dichiara di avere ricevuto la rivelazione del Vangelo da Cristo stesso, e di essere quindi popolo, si rivolse soprattutto ai pagani, e fondò varie comunità cristiane a Efeso, Mileto, Corinto, Colossi, Filippi e in altre ...
Leggi Tutto
Umanista tedesco (Pforzheim 1455 - Bad Liebenzell, Württemberg, 1522). Dotato di cultura poliedrica e di carattere equilibrato e più che altro disposto a una grande apertura verso le innovazioni nel campo [...] sulla cabala, da lui interpretata come teologia simbolica e rivelazione originaria trasmessa all'umanità dal primo uomo; sotto l'influenza confermare la fede cristiana attraverso la cabala, e di rintracciare temi cristiani nella tradizione ...
Leggi Tutto
Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] qualche anno di distanza dal Tondo Doni, continua a rivelare le impressioni ricevute dalla scultura antica: il patriarca Apostoli (9, 1-19), l’implacabile persecutore dei primi cristiani Saulo di Tarso viene mostrato mentre con il suo seguito si ...
Leggi Tutto
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] per l'altro nel reciproco riconoscimento, il centro della teologia cristiana è allora la giustificazione per fede, cioè l'opera con che è l'opera di Cristo nell'uomo: mentre infatti la Legge rivela all'uomo il suo peccato e il castigo di Dio e lo ...
Leggi Tutto
Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] Gerusalemme per portarvi le collette raccolte a favore di quei cristiani secondo un impegno precedentemente assunto (cfr. Gal. 2, sulla via di Damasco in cui P., atterrato dalla rivelazione di Dio, compare spesso disarcionato da cavallo (Caravaggio ...
Leggi Tutto
Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] proprio stesso sviluppo. Goethe ne ricevette, come per rivelazione, la consapevolezza che la poesia non è tanto retaggio di un'umanità sempre più vera, sintesi di illuminata moralità cristiana e di humanitas di classicistico recupero. H. insiste su ...
Leggi Tutto
rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...
fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, nei valori umani, nella democrazia;...