ZIVERI, Alberto
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 2 dicembre 1908, primogenito di Carlo, originario della provincia di Parma e conduttore di wagon-lits, e di Giovanna Ciotola, romana (Costantini, 1985). [...] anni. La pittura di Mafai, già molto personale nel modo di accostare i colori, rappresentò per il giovane un’autentica rivelazione.
Mentre ancora seguiva la scuola di arti e mestieri, nel 1924, sedicenne, entrò nello studio del pittore e decoratore ...
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Donna pietosa e di novella etate
Mario Pazzaglia
. Canzone della Vita Nuova (XXIII 17-28), di sei stanze di endecasillabi e settenari, senza congedo, con piedi e sirma, concatenatio e combinatio, su [...] delle stelle, i terremoti), fino all'apparizione dell'omo scolorito e fioco (non più un amico, come nella prosa), che rivela il significato di quel cosmico disfacimento nel desolato annuncio: Morta è la donna tua ch'era sì bella. Le immagini di ...
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PROCLEMER, Anna Maria. – Nacque a Trento il 30 maggio 1923 da Gino, ingegnere, e da Emma Bianca Cattani. Trascorse un’infanzia solitaria durante la quale si dedicò a diverse discipline sportive. Fu dopo [...] , sempre di Bontempelli, con la regia di Ruggero Jacobbi. Molto apprezzata da Silvio d’Amico, l’interpretazione la impose come rivelazione del teatro italiano e le valse un contratto con la Lux Film per alcune pellicole dove apparve come Anna Vivaldi ...
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Chiara Gamberale
Julia Bluhm. Una ragazzina contro Photoshop
Anoressia e bulimia: parole che suonano come una condanna. Finalmente una quattordicenne americana ha deciso di fare la guerra al modello [...] e, non solo, devono anche capire che cosa farci, con quel corpo.
Inoltre, mentre sono alle prese con la rivelazione ‘misteriosa’ della loro femminilità, sono costrette a confrontarla, ancora prima che abbia modo di sbocciare naturale e uguale solo a ...
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ascesi
Giorgio Petrocchi
Sembra esser assente, nella Commedia, un esplicito impegno ad applicare al pellegrino D. tutte quelle forme di a. interiore (come l'orazione mentale, la meditazione sistematica [...] di sé tutti gli episodi del Paradiso, non soltanto quelli della prima e della seconda cantica. Infatti all'interno della rivelazione mistica si opera, con l'intervento soprattutto di D. stesso più che delle sue guide o dei testimoni di perfezione ...
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Wang Yangming (noto anche come Wang Shouren)
Wang Yangming
(noto anche come Wang Shouren) Filosofo cinese (n. Yue 1472 - m. 1529). Discendeva da un’antichissima e nobile famiglia, che aveva annoverato [...] , reca il proprio li. Contrariamente alla dottrina di Zhu Xi, secondo W. Y., ciò che si cerca al di là della propria mente è in verità già in essa rivelato, sicché non vi è li o cosa al di fuori della mente. La mente è il solo luogo in cui il li si ...
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Galilea
Adolfo Cecilia
Toponimo storico (Gālīl in ebraico, Γαλυλαία in greco, Galilaea in latino); sta a indicare la parte settentrionale dell'altopiano della Palestina che ha come confini naturali [...] di luce spirituale che altra cosa che qua giù sia.
Nella citazione evangelica D. intende G. come trasmigrazione o rivelazione nella patria celeste; e quindi, come specificato più avanti, s'identifica con la speculazione, o vita contemplativa, che si ...
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Nicola di Oresme
Nicola di Oresme (Oresme, Bayeux, 1325 ca - Lisieux 1382) filosofo, matematico, teologo francese. Studiò e insegnò a Parigi; dal 1377 alla morte fu vescovo di Lisieux. Con Giovanni Buridano [...] ipotesi con una serie di prove e argomenti e ne dimostra (come farà Galileo) la compatibilità con la rivelazione biblica. Per tali contributi Nicola di Oresme deve considerarsi un diretto precursore di Copernico. Nelle Quaestiones sulla geometria ...
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Masaccio (Tommaso di Ser Giovanni)
Maria Donati Barcellona
Pittore (Castel San Giovanni Valdarno 1401 - Roma 1428). Tra le poche opere che la sua breve esistenza gli permise di eseguire la più nota e [...] dantesca, dai trecentisti non voluta intendere e da cui scaturirebbero, appunto, l' ‛ umanismo ' del pittore e la sua rivelazione del segreto dell'esistenza terrena in una fisica nobilitata dall'azione ".
Bibl. - G.J. Ferrazzi, Manuale dantesco, II ...
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Filosofo e uomo politico, nato a Milano il 7 marzo 1811, morto a Roma nella notte dal 1° al 2 luglio 1876. Prima avvocato, passò poi completamente agli studî filosofici, considerando come proprio maestro [...] (Capolago 1851), in cui il F. tenta una critica, più sofistica che speculativa, della logica hegeliana. Per il F. la rivelazione dei fatti impone come principio fondamentale: ciò che appare è; appaiono e dunque sono la vita e la morale. Di qui il ...
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rivelazione
rivelazióne s. f. [dal lat. revelatio -onis, der. di revelare «rivelare»]. – 1. L’azione o l’atto di rivelare, il fatto di rivelarsi o di venire rivelato: r. di un segreto, di una notizia riservata; fare una r., importanti r.;...