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Matematico italiano (Torino 1736 - Parigi 1813), di famiglia d'origine francese. Indirizzato dal padre verso gli studî legali, si iscrisse a quattordici anni all'univ. di Torino, iniziando anche [...] Rivoluzione videro L. impegnato nei lavori accademici e in particolare nella Commissione per la riforma del Consolato e l'Impero L. ebbe i più alti riconoscimenti: senatore nel 1799, membro della Legion d'onore (1803), Grande Ufficiale (1804) e, nel ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] magistrato e nel 1788 membro del senato sabaudo. Pensando di poter capi (1778). Di fronte alla Rivoluzione francese il suo atteggiamento parve dapprima lasciare di nuovo la città, fu nominato (1799) reggente della cancelleria di Sardegna; a ...
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Undecimo figlio (Torino 1765 - ivi 1831) di Vittorio Amedeo III, nel 1798 seguì il fratello Carlo Emanuele IV in Sardegna e dal 1799 al 1821 (di fatto però solo fino al 1816) resse, come viceré, l'isola [...] piccola corte di Modena, ove le sue idee reazionarie ne fecero un sostenitore del nipote Francesco IV. Scoppiata nel 1821 la rivoluzione in Piemonte, l'abdicazione del fratello Vittorio Emanuele I lo costringeva, suo malgrado, a salire sul trono di ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] libertà e giustizia emersi dalla Rivoluzione francese investe la creazione intitolata La Battaglia di Victoria (in onore del duca di Wellington) nello stesso concerto da trii, tre sonate op. 12 per violino; 1799-1800: variazioni e sonata op. 22 per ...
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Generale (Sarrelouis 1769 - Parigi 1815). Di modeste origini, si arruolò diciottenne in un reggimento di ussari regi; scoppiata la rivoluzione, conquistò il grado d'ufficiale nelle guerre del 1792; due [...] la parte decisiva avuta specialmente nelle battaglie di Mannheim (1799) e di Hohenlinden (1800), nel 1804 fu da schierò di nuovo dalla parte di Napoleone, che gli affidò il comando del 1º e 2º corpo, con cui si batté eroicamente a Quatre-Bras ...
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Figlio (Lisbona 1767 - ivi 1826) di Pietro III e di Maria I. Reggente di fatto dal 1792, e di diritto dal 1799, per la pazzia della madre, durante le guerre provocate dalla Rivoluzione francese rimase [...] A. Junot (1807). Rifugiatosi con la corte in Brasile, lasciando la difesa del paese all'Inghilterra, alla morte della madre (1816) fu proclamato re del Regno unito di Portogallo, Brasile e Algarve (sotto la reggenza inglese fino al 1820). Ritornò ...
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Cardinale (Ajaccio 1763 - Roma 1839), zio di Napoleone. Arcidiacono, durante la Rivoluzione giurò la costituzione civile del clero e lasciò l'abito talare che riprese dopo il 1799. Arcivescovo di Lione [...] nel 1802, cardinale nel 1803, ambasciatore a Roma nel 1804, venne (1811) in urto con Napoleone per questioni ecclesiastiche. Dopo il 1815 si ritirò a Roma e rinunciò all'esercizio, ma non al titolo di ...
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Poeta (Alfonsine 1754 - Milano 1828); iniziò gli studî sotto la guida di un prete di Fusignano e li continuò nel seminario di Faenza, dove apprese bene il latino e fu educato al gusto della poesia di Virgilio. [...] era caduto in di sgrazia e i nemici del poeta ne approfittarono per scatenare una lotta contro angelo, assiste alla rovina nella quale la rivoluzione ha gettato la Francia e, in ultimo, di Milano il 21 genn. 1799 anniversario della morte di Luigi XVI ...
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Filosofo tedesco (Rammenau, Lusazia sup., 1762 - Berlino 1814). Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l'edificio sistematico del sapere su un principio [...] französische Revolution, apologetico della Rivoluzione e di Rousseau, della sua filosofia. Dal 1794 al 1799 professore di filosofia all'università di Jena l'alterità dell'oggetto e quindi l'urto del soggetto nell'oggetto. Questa esigenza di possesso ...
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Educatore e pedagogista svizzero (Zurigo 1746 - Brugg 1827), di famiglia oriunda italiana. L'idea centrale della sua didattica era un metodo «basantesi sulla vita integrale dei rapporti familiari: nell'istruzione [...] . Nel 1793 commentò gli eventi della Rivoluzione francese con l'equilibrato opuscolo Ja oder Nein?. Del 1797 è l'opera in cui P . Rifiutata l'offerta di dirigere la scuola magistrale, fondò (1799) a Stans una scuola per orfani di contadini, ma dopo ...
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napoletano
(meno com. napolitano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Napoli, dei suoi abitanti, della loro storia, o di ciò che a essi si riferisce: il mare n., la costa n.; lo spirito n.; la cultura, l’arte, la poesia dialettale n.; canzoni, sceneggiate...