Burke, Edmund
Scrittore politico inglese (Dublino 1729 ca.-Beaconsfield 1797). Dal 1758 direttore di The Annual Register, rivista di politica e lettere, fu dal 1765 al 1791 la mente direttiva del partito [...] sovrani, sta – nel quadro di B. – il mito dell’Inghilterra dalle rivoluzioni pacifiche. L’opera, che inaugurava la storiografia sulla Rivoluzione, fu considerata iniziatrice dello storicismo moderno, di uno storicismo, però, caratterizzato nettamente ...
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L'associazione segreta dei cosiddetti "liberi muratori", che ha avuto la sua prima manifestazione storica nel sec. 16° (v. oltre). Il termine si usa talvolta, in senso fig., per indicare una consorteria, [...] Venti e Trenta del Settecento la m. si diffonde ad opera di inglesi (diplomatici, accademici, uomini di teatro) e di anglofili, nel m. italiana vive nel sec. 18°, e fin dentro la Rivoluzione francese, una vita gracile e marginale. Solo Napoli ha una ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] un’ampia diffusione dapprima nel mondo di lingua inglese, raggiungendo la Repubblica Sudafricana (dove l’apartheid quest’ultimo il ruolo di unica e vera civiltà.
Con la rivoluzione iraniana del 1979 iniziò l’ascesa dei fondamentalisti al potere, ...
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(ingl. Wales) Regione storica e amministrativa della Gran Bretagna (20.732 km2 con 2.980.000 ab. nel 2007). Capitale Cardiff. Forma un vasto aggetto peninsulare, bagnato dal Mare d’Irlanda a N, dal Canale [...] con Rhys ap Gruffydd, ultimo principe di Dinefawr, contro i re inglesi, ma Rhys negoziò la pace con Enrico II (1171) e la tendenza all’uso del gallese come lingua letteraria. La rivoluzione industriale, l’aumento della popolazione (salita da 590. ...
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Uomo di stato e storico (Nîmes 1787 - Val-Richer, Calvados, 1874). Deputato conservatore, sostenne la monarchia liberale di Luigi Filippo pur opponendosi a ogni sviluppo in senso democratico del costituzionalismo [...] di Orléans, ottenne per breve tempo, subito dopo la rivoluzione, il ministero degli Interni (agosto-nov. 1830). Rappresentante actuel de la France (1816) a quello, scritto nell'esilio inglese (1849), De la démocratie en France. Tra le opere storiche ...
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Uomo politico britannico (Hayes, Kent, 1759 - Putney, Londra, 1806). Secondogenito del grande statista, continuò le tradizioni del padre come parlamentare e statista di prim'ordine e come campione della [...] la Francia, per il consolidamento del primato navale e coloniale inglese e per l'abbattimento del tentativo francese di egemonia continentale. per controbilanciare le perdite causate dalla Rivoluzione americana e promuovere l'incipiente sviluppo ...
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Storico francese (Vouziers, Ardenne, 1828 - Parigi 1893). T. è una delle figure più rappresentative del mondo culturale europeo del sec. 19º. La sua attività di intellettuale spaziò dalla filosofia alla [...] dall'ancien régime e cerca di mostrare come la Rivoluzione francese e gli assetti istituzionali che ne derivarono, sua costante contaminazione di idealismo germanico e di positivismo inglese, fu soprattutto un volgarizzatore), critico di lettere ...
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Economista e uomo politico (Londra 1859 - Liphook, Hampshire, 1947). Socialista, partecipò alla fondazione della Fabian Society e, insieme con la moglie Beatrice Potter (Standish, Gloucester, 1856 - Liphook [...] i suoi studi sulla Poor law e le condizioni delle classi subalterne nell'Inghilterra del Settecento, sugli storici inglesi della rivoluzione industriale. La critica di W. al capitalismo si fonda comunque non tanto su premesse di tipo marxista, quanto ...
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Uomo di stato inglese (Londra 1757 - ivi 1844); intransigente tory, deputato dal 1784 (nel 1789-1801 speaker della Camera), divenne primo ministro alla caduta di Pitt (1801-1804) e concluse la pace di [...] del Parlamento. Reprimendo severamente le agitazioni operaie (massacri di Manchester, 1819), contribuì ad aggravare la pericolosa divisione tra le classi, prodotta nel paese dalle conseguenze della rivoluzione industriale e delle guerre napoleoniche. ...
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gloriósa rivoluzione Trasformazione incruenta del regime inglese che portò nel 1689 all'instaurazione di una monarchia costituzionale (→ rivoluzioniinglesi). ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...