TERRORISMO
Luciano Pellicani e Donatella della Porta
Aspetti storici
di Luciano Pellicani
Terrorismo di Stato e terrorismo contro lo Stato
Se per terrorismo si intende l'uso sistematico della violenza [...] , iniziano la purificazione etnica e sociale del paese. La rivoluzione di Mao serve loro di guida, ma essi aspirano a , Col., 1979, pp. 45-72.
Wilkinson, P., Terrorism and the liberal State, London 1986².
Zald, M.N., Looking backward to look forward: ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] minori di quelli bellici cui dovette far fronte Benedetto XV o delle "rivoluzioniliberali" ottocentesche che si erano concluse con la perdita del potere temporale. La Rivoluzione d'ottobre in Russia, con la successiva nascita di partiti comunisti in ...
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Il Sud e i conflitti sociali
Lucy Riall
Nella straordinaria successione di eventi che portò all’unificazione della penisola italiana fra il 1859 e il 1861, nessuna vicenda fu più spettacolare di quella [...] Lupo, il suo arrivo a Napoli «sembrò sancire la facile vittoria della rivoluzione; invece le cose si stavano complicando» (Lupo 2002, p. 466). In molte province i liberali si erano scontrati con i sostenitori dei Borbone, nel tentativo di assumere ...
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Censura
Victor Zaslavsky
Introduzione
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all'informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] (v. Choldin, 1985, pp. 23 e 26). La rivoluzione del 1848 costrinse i governi austriaco e prussiano ad abbandonare la esercitata da gruppi privati, la quale, in una democrazia liberale, può essere talvolta persino più efficace della prima. Mill ...
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FERDINANDO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nacque il 12 genn. 1810 a Palermo, da Francesco, duca di Calabria, e da Maria Isabella, dei Borboni di Spagna, sua seconda moglie, ed [...] fino al 1820. Si trasferì a Napoli alla vigilia della rivoluzione. Col padre, nominato vicario da re Ferdinando (dal 1816 divenuto . il 16 maggio formò un nuovo ministero con uomini di idee liberali, come il principe di Cariati, il Bozzelli, F. P. ...
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BERLINGUER, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga.
La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata [...] esso consentiva di giostrare ambiguamente sull'abusato dilemma tra rivoluzione e riforme. Nell'analisi della società capitalistica avanzata, da Andreotti e che aveva al Tesoro il liberale G. Malagodi a segnare definitivamente, nell'estate ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] riforme che egli si era proposto e che nelle sue intenzioni costituivano l'alternativa non strumentale al liberalismo e alla rivoluzione.
Convinto come ogni conservatore illuminato che una politica di riforme nell'ambito economico e legislativo fosse ...
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GIOLITTI, Giovanni
Emilio Gentile
Nacque a Mondovì (Cuneo) il 27 ott. 1842, da Giovenale, cancelliere del tribunale di Mondovì, e da Enrichetta Plochiù.
La famiglia paterna, appartenente alla media [...] , sottovalutando la sua carica eversiva di "partito milizia" che aspirava a compiere una propria rivoluzione per conquistare il potere e trasformare lo Stato liberale.
I risultati delle elezioni furono apparentemente un successo per il G.: ci fu una ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] , l’indipendenza del papa, non raggiunsero l’obiettivo. L’esperienza liberale di P. si chiuse con l’assassinio del nuovo presidente del consiglio, Pellegrino Rossi, il 15 novembre, con la rivoluzione del l6, con la fuga a Gaeta la notte del 24 ...
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BOTTAI, Giuseppe
Sabino Cassese
Nacque a Roma il 3 settembre del 1895, da Luigi, vinaio toscano, e da Elena Cortesia. Cresciuto nella Roma umbertina del Macao, studiò al liceo Tasso. Il suo primo articolo [...] ha, in questo più o meno acquitrinoso pantano demo-liberale". Il tema della polemica "revisionistica" andava d'altra di queste nuove discipline e di questi nuovi ordinamenti che la rivoluzione può consistere e resistere fino alle sue ultime mete"; e ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...