Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] in testa a tutti, con le scoperte geografiche e la rivoluzione industriale.
Ma man mano che progrediva, questa civiltà nata in perché per opposti motivi né i socialisti né i liberali furono capaci di diventare forza politica di maggioranza nell’ ...
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Formazioni economico-sociali
Luciano Gallino
Significato, origini ed evoluzione del concetto di formazione economico-sociale
Al concetto di 'formazione economico-sociale' è sotteso fin dalle origini, [...] 'innanzi s'erano mosse. E allora subentra un'epoca di rivoluzione sociale. Con il cambiamento della base economica si sconvolge più la democrazia liberale - possibilmente fondata su maggioranze parlamentari formate da partiti liberali o conservatori ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] focolare nazionale ebraico» in Terra Santa e della rivoluzione russa, lo scontro sarebbe ripreso, acceso da , ha il Dio dell’oro e ai suoi piedi vede inginocchiati i governi liberali»14. Erano temi e toni che si ritrovavano, in un gioco di citazioni ...
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Nazione, idea di
Francesco Tuccari
Nazione e idea di nazione
Nel corso degli ultimi due secoli la 'nazione' ha costituito un punto di riferimento fondamentale nei processi di formazione e di consolidamento [...] a partire grosso modo dall'epoca che si apre con la Rivoluzione francese. A ciò si deve ora aggiungere un dato ulteriore, e quindi di 'nazionalismo': umanitario, giacobino, tradizionale, liberale, integrale ed economico. Otto Vossler ad esempio, nel ...
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Cristiani in movimento
Patrizio Foresta
Cristiani in movimento: significante e significati
I movimenti sono una componente rintracciabile in tutta la storia del cristianesimo e delle Chiese cristiane; [...] risposta laicale del cattolicesimo alla laicizzazione liberale dello stato e della società»4 1, 1983, p. 423, 466.
23 D. Menozzi, Presentazione, in La chiesa italiana e la rivoluzione francese, a cura di Id., Bologna 1990, pp. 5-15, in partic. p. 9.
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] punto di riferimento per l'identità nazionale, e persino per la rivoluzione. Non più formale e stilizzato, né volgare e grossolano, il la violenza delle polemiche sui due fronti (il 'liberale' Armand Carrel, che sta dalla parte della grande ...
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Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] Chiesa dalla vita pubblica. Per centocinquant’anni, dalla rivoluzione del 1789 al pontificato di Pio XII, la citata Annum sacrum di Leone XIII). Tuttavia, la crisi della società liberale della fine del secolo e la sfida portata dal socialismo agli ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] di un'impostazione evoluzionistica per approdare all'idea che l'evoluzionismo liberale, che restava il loro punto di riferimento, per non cadere il socialismo inglese, che, interpretando la rivoluzione essenzialmente come fenomeno morale, si sposa al ...
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Dirigenti
Alberto Martinelli
Premessa
La parola dirigente definisce, in senso lato, qualsiasi ruolo di comando e di leadership nelle varie sfere dell'attività umana (economica, politica, religiosa, [...] come Dahrendorf, hanno distinto nettamente tra società a democrazia liberale e società totalitarie. Mills (v., 1956) non considera classe) si chiarisce anche il dibattito circa la presunta rivoluzione manageriale e l'emergere di una nuova classe. Al ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] Chiesa, manifestarono un atteggiamento fermo e deciso di rifiuto delle prospettive che il liberalismo andava proponendo e imponendo nei paesi in cui, anche grazie alle rivoluzioni, si affermava. L’opposizione di principio, per questa via, si andava ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
intelligencija
〈int’il’iġi̯ènziië〉 s. f., russo [dal lat. intelligentia «intelligenza»]. – Categoria politico-sociale, tipica della Russia dai primi del sec. 19° sino alla rivoluzione d’ottobre (1917), formata da elementi colti, da letterati...