Patriota e uomo politico italiano (Bomba 1822 - Roma 1893), fratello di Bertrando. Per la sua attività antiborbonica fu condannato a morte, pena tramutata nel 1852 in ergastolo e nel 1859 in esilio perpetuo. [...] . Tornato a Napoli (1860), si adoperò perché la rivoluzione si compisse nel continente in nome di Vittorio Emanuele, prima dell'arrivo di Garibaldi. Ministro di polizia della Luogotenenza napoletana, condusse una guerra a fondo contro la camorra ...
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Figlio (Napoli 1751 - ivi 1825) di re Carlo, salì al trono nel 1759, quando il padre andò a regnare in Spagna, con un Consiglio di reggenza nel quale predominavano D. Cattaneo principe di San Nicandro, [...] un solco profondo fra la monarchia e la classe colta napoletana. Rifatta la pace con la Francia a Firenze (1801 1816). Avverso alle idee liberali, dovette, di fronte alla rivoluzione carbonara, concedere la costituzione di Spagna (1820), ottenendo ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] molto più profonda che non nelle opere di altri cartesiani napoletani; c'è un potente anelito verso una concezione più e finalmente il presentare, quella attribuita al primo Bruto, quale rivoluzione, non popolare, ma "signorile", e liberante, non la ...
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MARIA CAROLINA d'Asburgo-Lorena, regina di Napoli
Attilio Simioni
Nacque a Vienna nel 1752, figlia dell'imperatore Francesco I e di Maria Teresa. Sorella di Maria Antonietta, regina di Francia, fu data [...] Ferdinando IV, e diede il suo nome, anche, alla massoneria napoletana, in ciò seguendo l'esempio di Vienna e della sua famiglia doveva condurre a rovina il regno di Napoli.
Scoppiata la rivoluzione francese, M. C. si atteggiò a vindice della regalità ...
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Nato il 10 maggio 1784 a Cava dei Tirreni da Gaetano (v.), esule a Parigi ed educato nel Pritaneo a spese della Francia, ne uscì nel 1803 sottotenente di fanteria, combattendo poi, ed essendo spesso ferito, [...] in duello il generale Franceschi, che aveva chiamato bougres i Napoletani, il Murat lo nominò colonnello e, dopo la sua condotta nel grado dalla restaurazione borbonica, assunse, nella rivoluzione del 1820, il comando della guardia cittadina di ...
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Storico, nato a Perugia il 25 settembre 1896. Professore universitario dal 1928, è dal 1941 ordinario di storia del Risorgimento all'università di Napoli; vice presidente dell'Istituto nazionale per la [...] stati prevalentemente orientati nell'ambito della storia napoletana in cui ha messo in luce movimenti e ideali politici nell'Italia meridionale e l'esperienza di una rivoluzione, in Memorie di un generale della Repubblica e nell'Impero, Bari ...
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De Sanctis, Francesco
Critico letterario e uomo politico (Morra Irpina, odierna Morra De Sanctis, Avellino, 1817 - Napoli 1883). Di famiglia borghese, studiò prima a Napoli presso uno zio prete e poi, [...] avvicinamento al metodo hegeliano e allo studio delle maggiori letterature europee. Nel 1848 partecipò attivamente alla rivoluzionenapoletana a fianco dei suoi allievi sulle barricate. Espulso dall’insegnamento, si rifugiò in Calabria, ma nel ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] un nuovo paradigma, e alla categoria di "stabilizzazione relativa" sostituiva quella di "rivoluzione passiva" (De Felice, 1977). Il concetto è tratto dal Saggio storico sulla rivoluzionenapoletana del 1799 di V. Cuoco e compare fra le prime note dei ...
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COLLETTA, Pietro
Alfonso Scirocco
Nacque a Napoli il 23 genn. 1775 da Antonio, avvocato, e da Maria Saveria Gadaleta, terzo di sette figli. Di indole vivace e ribelle, fu poco seguito dai genitori. [...] scritti non citati sono da ricordare la memoria Campagna d'Italia del 1815, I, pp. 1-194; il Cenno storico sulla Rivoluzionenapoletana del 1820, I, pp. 253-284 e le Lettere filologico-militari intorno al Dizionario militare di Giuseppe Grassi, I, pp ...
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– Nacque a Stia, nel Casentino, il 20 febbraio 1698 da Giuliano e da Lucrezia Tommasi.
La famiglia vi si era trasferita da Firenze nel XVII secolo. Tra i suoi avi figura Antonio Minucci da Pratovecchio, [...] 1747, ibid., II, cit., p. 167). La «tanta rivoluzione di popolo» e il «tanto consentimento» che avevano uniti « regesto di R. Mincuzzi, Roma 1969; R. Ajello, La vita politica napoletana sotto Carlo di Borbone, in Storia di Napoli, VII, Napoli 1972, ...
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napoletano
(meno com. napolitano) agg. e s. m. – 1. agg. Di Napoli, dei suoi abitanti, della loro storia, o di ciò che a essi si riferisce: il mare n., la costa n.; lo spirito n.; la cultura, l’arte, la poesia dialettale n.; canzoni, sceneggiate...
ipercapitalista
s. m. e f. e agg. Chi o che punta alla ricerca di un profitto eccessivo, al di fuori di ogni regola. ◆ A lui [Daniel Cohen] il partito socialista francese ha affidato il compito di aprire un numero speciale della sua rivista...