La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] Adel deutscher Nation (Alla nobiltà cristiana di nazione tedesca) Martin Lutero difese il sacerdozio universale in dello sviluppo iniziato verso la metà del XVI sec. con la rivoluzione copernicana ‒ si fonda su questo concetto di forza di attrazione ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Alchimia
Didier Kahn
Alchimia
Agli inizi del XVII sec. l'alchimia è una disciplina in cui sono presenti orientamenti distinti, anche se in relazione [...] , appassionato di alchimia medica e trasmutatoria. Un altro principe tedesco, Federico I, duca di Württemberg e conte di Montbéliard, 'alchimia.
La Spagna e il Portogallo conobbero una 'rivoluzione chimica' in ritardo, a partire dagli anni Sessanta ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le specie, il tempo, la storia
Phillip R. Sloan
Le specie, il tempo, la storia
Nel XVIII sec. i problemi di classificazione e di ordinamento di forme polarizzarono [...] della quale Pierre Flourens avrebbe detto più tardi: "le rivoluzioni [révolutions] di Cuvier non sono altro che le epoche del mondo fisico; e in particolare nel mondo di lingua tedesca essa trovò l'ambiente giusto perché avesse luogo tale sviluppo ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] sostenitore così influente come Comte. D'altra parte, i Tedeschi avevano avuto, nella persona di Hegel, una sorta di vita o di un avvenimento non è unico, la storia della Rivoluzione francese viene sempre riscritta daccapo, come le biografie di Luigi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Esistenzialismo e fenomenologia
Costantino Esposito
La crisi dell’idealismo e l’arrivo dell’esistenzialismo in Italia
Per una storia della formazione e dello sviluppo del ‘pensiero civile’ nell’Italia [...] fosse davvero in grado di recepire l’innesto della tendenza esistenzialista tedesca, o se al contrario se ne sia solo servita come attualismo di Gentile e quella sul cosiddetto «suicidio della rivoluzione», vale a dire sul fatto che il marxismo, ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Comunitarismo
Valentina Pazé
Il nome e l'idea
Se si consultano le principali opere enciclopediche italiane e straniere risalenti ad appena qualche anno fa, ci si accorge che la voce Comunitarismo non [...] a lui successive.Sarà la deriva totalitaria della Volksgemeinschaft tedesca degli anni trenta del Novecento a fare perdere erede dell'illuminismo; un estimatore di quella "scopa della rivoluzione" che, spazzando via ceti e corporazioni, ha posto le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] luce la versione integrale di K. Marx, F. Engels, Ideologia tedesca. Tra il 1950 e il 1956 le Edizioni Rinascita portano a un ambizioso progetto di fondazione scientifica della rivoluzione socialista e di una riarticolazione della democrazia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Le filosofie cristiane
Michele Lenoci
I contributi offerti, nel secondo dopoguerra, dalle correnti filosofiche ispirate al cristianesimo non solo risentono di una serie di questioni discusse nei decenni [...] rapporto tra politica, economia e morale, fra tradizione e rivoluzione, fra ontologia e assiologia, fra filosofia e teologia. Il avesse una curvatura prometeica, ben diffusa nella cultura tedesca del tempo, sicché proprio questo primato dell’uomo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] ) del 1844 a Die deutsche Ideologie (L’ideologia tedesca). Il risultato è anche qui l’elaborazione di un ’innovazione. Come aveva giustamente insegnato Marx, per il quale «la rivoluzione doveva essere un evento nuovo, un ‘salto’, ma doveva avvenire ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa [...] in cui gli individui sono inseriti. Nell'Ideologia tedesca (1845-1846) Karl Marx e Friedrich Engels hanno Inglehart (v., 1977 e 1990) ha parlato di una 'rivoluzione silenziosa' che ha trasformato gli orientamenti di valore delle società industriali ...
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minirivoluzione
(mini-rivoluzione, mini rivoluzione), s. f. Cambiamento apparentemente considerevole, ma dalle conseguenze limitate. ◆ Oggi Forza Italia rappresenta una bella fetta dei gruppi del Ppe nell’Europarlamento e ne è uno degli azionisti...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...