Sociologo statunitense (Filadelfia 1910 - New York 2003), prof. dal 1941 nella Columbia Univ. e direttore del Bureau of applied social research. È uno dei principali esponenti della scuola funzionalista in America e ha dato originali contributi allo sviluppo della metodologia della ricerca sociologica. Si è occupato principalmente di sociologia della conoscenza, della propaganda e delle comunicazioni ...
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Struttura sociale
Massimo Paci
Introduzione
Come osservava Peter Blau (v., 1977, p. 10) oltre venti anni fa, "per molti sociologi il concetto di struttura sociale è ricco di connotazioni e implicazioni [...] nozione di struttura (o sistema) di status e di ruoli, che sarà ripresa e approfondita in termini operativi da RobertMerton (v., 1949) con il concetto di "assetto di ruolo", ha costituito la base analitica essenziale della sociologia delle micro ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] Dilthey e lo storicismo tedesco; Martin Heidegger, Jean-Paul Sartre, Nicola Abbagnano e l'esistenzialismo; Talcott Parsons, RobertMerton, Georges Gurvitch e molta sociologia contemporanea fanno un ampio uso della nozione di struttura, ma non per ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] , p. 16).
I due fondamentali lavori di R. K. Merton, Science, technology, and society in seventeenth century England e Social de philosophie au Moyen Age, Wroclaw 1970.
Boas, M., Robert Boyle and seventeenth century chemistry, Cambridge 1958.
Boas, M ...
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COMUNICAZIONI DI MASSA
Denis McQuail
Alessandro Pace
Sociologia
di Denis McQuail
Introduzione
'Mezzi di comunicazione di massa' (o mass media) è un termine collettivo entrato nell'uso per indicare [...] un tipo di sistema sociale a un altro. Vari teorici - fra cui Merton (v., 1957²) e Wright (v., 1960) - hanno contribuito a delineare Curtis Publ. vs. Butts, 388 U.S. 130, 1967; Gertz vs. Robert Welch Inc., 418 U.S. 323, 1974). Mentre il primo ha l' ...
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Burocrazia
Martin Albrow
Lineamenti generali del fenomeno
Definizioni classiche
Affermare che la burocrazia è antica quanto la storia umana significa soltanto fare della vuota retorica. Affermare invece [...] proficuamente questi temi con un giovane amico e collega, Robert Michels, il quale lavorava in Italia perché la sua a livello di sottounità sia a livello di singoli funzionari (v. Merton, 1952, p. 365). Si tratta di un problema particolarmente grave ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] mantenimento della coesione sociale e che tali istituzioni, in virtù di questa funzione, sono indispensabili. Robert K. Merton, uno dei più illustri esponenti della scuola funzionalista, intraprese una revisione critica di questo paradigma rilevando ...
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Controllo sociale
Erwin K. Scheuch
L'origine e i primi impieghi del concetto
Quello di 'controllo sociale' è stato uno dei concetti principali per la prima sociologia americana, e in assoluto il più [...] stessa. La più vicina alle idee di Parsons è la teoria di Robert K. Merton sulla spiegazione del comportamento deviante, e in particolare della piccola criminalità. Merton prende le mosse dall'assunto parsoniano, secondo il quale il comportamento ...
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Società postindustriale
Alain Touraine
Introduzione
Il concetto di società postindustriale appare al termine del periodo di ricostruzione e di crescita economica nazionale del dopoguerra, allorché entrarono [...] chi gestisce le 'reti' e a una crescente ineguaglianza tra 'cosmopoliti' e 'locali', per riprendere la distinzione di Robert K. Merton. Ciò che si è appena detto delle trasformazioni dello spazio si applica pure ai cambiamenti nella nostra concezione ...
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Criminalità organizzata
Pino Arlacchi
Introduzione
Molti studiosi oggi concordano nel definire la criminalità organizzata come un insieme stabile di imprese insediate nei maggiori mercati illeciti come [...] una parte dei giovani immigrati (v. Landesco, 1929; v. Bell, 1960; v. Haller, 1929). Nel 1938 Robert K. Merton elaborò una spiegazione socioculturale del comportamento deviante secondo la quale la criminalità di professione costituisce una normale ...
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