Müller, Herta. - Scrittrice tedesca (n. Nițchidorf, Romania, 1953). Premio Nobel per la letteratura nel 2009. Appartenente alla minoranza tedesca in Romania, dopo l’esordio con i racconti di Niederungen, [...] pubblicati in Romania in versione censurata (1982), in versione integrale in Germania (1984; trad. it. Bassure, 1987), si è trasferita a Berlino (1987), dove ha pubblicato il romanzo breve Reisende auf einem Bein (1989; trad. it. In viaggio su una ...
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(romeno Transilvania o Ardeal; ted. Siebenbürgen; ungh. Erdély) Regione naturale e storica della Romania, ampia poco meno di 60.000 km2 e costituita essenzialmente dal bacino di T., zona di colline argillose [...] coronò le aspirazioni dei Romeni di T., che proclamarono l’unione al regno di Romania, confermata dal trattato di pace del Trianon (1920). Contesa tra Ungheria e Romania, la T. divenne causa di contrasto nel periodo tra le due guerre mondiali. Con ...
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(ungh. Nagyvárad, ted. Grosswardein) Città della Romania occidentale (205.077 ab. nel 2007), capoluogo del distretto di Bihor, posta a 136 m s.l.m., sul fiume Körös, presso la frontiera ungherese. Centro [...] , fu distrutta dai Tatari nel 1241; occupata dai Turchi nel 1660, tornò agli Asburgo nel 1699, per il trattato di Carlowitz. Nel 1918 passò alla Romania, alla quale è tornata al termine dell’occupazione ungherese durante la Seconda guerra mondiale. ...
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(ungh. Kolozsvár; ted. Klausenburg) Città della Romania (310.243 ab. nel 2007) in regione collinare, nella valle del Piccolo Someş. È il capoluogo del distretto di Cluj e il più importante centro industriale [...] fu votata l’annessione della Transilvania all’Ungheria. Occupata dai Romeni (1918), divenne (1940) la capitale della zona della Transilvania incorporata all’Ungheria, riprendendo l’antico nome di Kolozsvár; nel febbraio 1947 è tornata alla Romania. ...
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Metaliferi, Munții Gruppo montuoso della Transilvania (Romania) a N del corso del Mureș, culminante nel Vîrful Corabia (1349 m). Di formazione vulcanica, vi si trovano miniere di metalli preziosi. ...
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Cantante (Râmnicu Sărat, distretto di Buzău, Romania, 1887 - Rio de Janeiro 1960). Dopo aver studiato a Bucarest e a Milano, debuttò come soprano nel 1908 ed ebbe in seguito larghi successi soprattutto [...] nel repertorio verdiano ...
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Uomo d'armi (Genova 1739 - Timişoara, Romania, 1789); prese parte, nelle file austriache, alla guerra dei Sette anni, poi, come comandante del reggimento detto appunto Pallavicino, contribuì alla presa [...] di Habelschwert (1779). Morì in seguito a ferite riportate combattendo contro i Turchi. È il fondatore del ramo ungherese della famiglia Pallavicini ...
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(ted. Hermannstadt; ungh. Nagyszeben) Città della Romania (154.456 ab. nel 2007), nella Transilvania meridionale, a 420 m s.l.m., 200 km circa a NO di Bucarest; capoluogo del distretto omonimo. Le maggiori [...] , cuoio e cereali) e le industrie (elettrotecniche, meccaniche, tessili, della carta, del cuoio, farmaceutiche ecc.). Nodo ferroviario.
La romana Cibinium fu rifondata da coloni sassoni del Reno per iniziativa di re Geza II (1141-61); distrutta dai ...
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SUCIDAVA (Συκίδαβα)
D. Tudor
Centro della Romania, (oggi Celei) dacico e più tardi romano della Dacia Inferior, di un'area di circa 25 ettari, fortificato con un vallo e un fossato sin dal III sec. d. [...] S. dove erano stanziate le coorti III e IV della legione V Macedonica.
Costantino il Grande costruisce a S. una nuova fortezza, restaura la strada romana a N e la collega ad Oescus con un ponte di pietra e di legno, lungo 2400 m che L. F. Marsigli ha ...
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APAHIDA
R. Theodorescu
Località della Transilvania (Romania, prov. di Cluj) dove sono stati trovati, in due diverse riprese, vasi e gioielli in oro e in argento appartenenti a due tesori (oggi conservati [...] oro, di cui una a forma di uccello, il motivo orientale e bizantino maggiormente diffuso presso i Germani; 3) di una fibula romana del tipo Zwiebelkopf 'testa a bulbo' decorata di perle d'oro e di meandri a traforo; 4) di due anelli in oro decorati ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...