SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] , in Proceedings of the Royal Irish Academy, XLVIII (1946), pp. 15-117; V. Bröndal, Substrat et emprunt en roman et en germanique, Copenaghen-Bucarest 1948 (l'originale danese è del 1917); H. Weinrich, Phonologische Studien zur rom. Sprachgeschichte ...
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GEOGRAFIA LINGUISTICA
. La geografia linguistica si propone di fissare e studiare la diffusione geografica dei fatti linguistici (fonetici, morfologici, lessicali, ecc.). Siccome però la loro posizione [...] (Atlante dei parlari estoni), Tartu 1938 (fasc. 1°); Atlasul linguistic Român, a cura di S. Pop e E. Petrovici, e sotto la dell'inchiesta, estesa anche ai Romeni fuori della Romania, saranno aggiunte piccole cartine in colori, indicanti aree ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] problema della lingua dopo G. I. Ascoli, in Italia dialettale, V (1929), pp. 129-71; V. Crescini, U. A. Canello, in Romanica fragmenta, Padova 1932, pp. 121-34; T. De Mauro, Storia linguistica dell'Italia unita, Bari 1972, pp. 327-330; A. Pagliaro ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] pertiene al vocalismo, il punto di partenza, in sede tonica, è il sistema qualitativo a sette vocali detto panromanzo, perché comune a gran parte della Romània:
(1) ī > /i/, ĭ ed ē > /e/, ĕ > /ε/, a > /a/, ŏ > /ɔ/, ō e ŭ > /o/, ū ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] tardo parabola (grecismo), la parola di Cristo nei racconti morali dei Vangeli (parabolare, si noti, non fu di tutta la Romània, perché lo spagnolo ha hablar da fabulare). La maggior parte dei vocaboli che si riferivano allo spirito e alla morale ...
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Gli atlanti linguistici, strumento fondamentale e tradizionale della ➔ geografia linguistica, sono costituiti da una serie ordinata di carte, che riportano i diversi modi in cui si dice una certa cosa [...] Rispetto a questo tipo di opere, l’Italia, a differenza di altre nazioni dell’ambito romanzo come la Francia e la Romanìa, non ha conosciuto un piano organico e unitario di atlanti regionali; ma tale mancanza ha paradossalmente favorito lo sviluppo e ...
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Derivato del verbo di origine latina divulgare, il nome divulgazione, attestato nell’italiano antico con il valore di «diffusione», «pubblicazione» di notizie, scritti, ecc., ha acquisito solo in epoca [...] Paris, Presses Universitaires de France.
Giovanardi, Claudio (2006), Storia dei linguaggi tecnici e scientifici nella Romania: italiano, in Romanische Sprachgeschichte. Ein internationales Handbuch zur Geschichte der romanischen Sprachen, hrsg. von G ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] in italiano, Tübingen, Niemeyer.
Lepschy, Giulio C. (1987), Diminutivi veneti e italiani: a proposito di “Libera nos a malo”, in Romania et Slavia Adriatica. Festschrift für Žarko Muliaćič, hrsg. von G. Holtus & J. Kramer, Hamburg, Buske, pp. 389 ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] groupes qu'on en peut former (c'est-à-dire le groupe franco-provençal) ne sauraient être parfaitement finis" (in Romania, 4 [1875], pp. 294-96).
Al limite sarebbe lecito fissare confini soltanto per i singoli fenomeni, come questi andavano assumendo ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] di Roma, Roma 1938, pp. 836-838; altri profili in Riv. ital. di letter. dialettale, IV (1932), pp. 97-101, e in Romana, V (1941), pp. 317-328; infine il numero speciale di La Festa, Assisi, 15 febbr. 1942. Tra i necrologi: quelli di A. Schiaffini ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...