senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] Stato e per lungo tempo il principale responsabile della politica estera e interna. Secondo una tradizione, il S. originario, istituito da Romolo, ebbe 100 membri, ma il numero normale dei senatori in età storica fu di 300, e tanti dovevano essere in ...
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trionfo Istituzione prettamente romana, costituiva il più alto onore riconosciuto a un comandante che, in possesso dell’imperium maius, avesse riportato un’importante vittoria su un nemico. L’aspetto originario [...] ordine militare e con le loro decorazioni. A Giove Capitolino il trionfatore offriva il lauro e quindi compiva il sacrificio. Da Romolo a Vespasiano, si contavano 320 t., più tardi se ne celebrarono una trentina. Se il Senato rifiutava a un generale ...
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ZENONE imperatore romano d'Oriente
Angelo Pernice
Nacque probabilmente intorno al 430, nell'Isauria, regione dell'Asia Minore. Entrato da giovane nella milizia, si elevò ai più alti gradi e nel 468, [...] ad abbandonare Costantinopoli. Durante questo suo interregno, in Italia Odoacre, vinto Oreste, s'impadronì del governo e depose Romolo Augustolo. Rientrato in Costantinopoli nell'estate del 477 e abbattuto il suo rivale, nulla fece Z. per ristabilire ...
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PINCIO, Giano Pirro
Benedetta Valtorta
PINCIO (Penci, Penzi), Giano Pirro. – Nacque a Canneto sull’Oglio (Mantova) da Domenico di Giovanni e da Giovanna Fiera, verosimilmente nel terzo quarto del XV [...] 1739, p. 27) rendono noto il matrimonio con Agnese «di Glese» (Cles); dal matrimonio nasceranno tre figli: Lucio Romolo, che diverrà segretario del vescovo principe di Trento Bernardo Clesio e canonico della cattedrale cittadina, A. Cornelio, Camilla ...
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CAMPANA, Francesco
Maria Gabriella Cruciani Troncarelli
Nacque a Colle di Val d'Elsa alla fine del XV secolo (sicuramente non prima del 1491) da famiglia di origini non nobiliari: il padre Giovan Battista [...] ebbe un canonicato nel duomo, già appartenuto al Berni. In seguito ebbe la pieve di Cavriglia in Valdarno, la chiesa di S. Romolo in Firenze, la cappella dell'abbazia di Dovadola, la prioria di Montughi, la pieve di Miransù, la chiesa di Montui, la ...
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Ciro II il Grande
Pietro Mander
Il fondatore dell'Impero persiano
Vissuto nel 6° secolo a.C., Ciro II il Grande fu un personaggio straordinario, celebrato dagli antichi per le sue grandi imprese. Conquistò [...] Paride, figlio del re di Troia Priamo, ed Edipo di Tebe, oltre ai più famosi casi di Mosè e dei gemelli Romolo e Remo.
Astiage, incontrato Ciro giovanetto, capì immediatamente che il suo comando era stato disatteso, ma ormai era troppo tardi. Quando ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] a edificare una città, ma le aveva regalato una classe dirigente capace e privilegiata, l’antico Senato romano, che di Romolo era l’«illustre progenie» (πολυτίμητον θρέμμα ῾Ρωμύλου)21. Allo stesso modo Costantino non si era limitato ad abbellire ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...]
Nato a Modena tra il 1520 e il 1524, Carlo Sigonio si formò presso lo Studio bolognese, sotto la guida di Romolo Amaseo e successivamente a Modena, dove approfondì gli studi classici con Francesco Porto e Ludovico Castelvetro. La sua crescente fama ...
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ERMINI, Filippo
Francesco Malgeri
Nacque a Roma da Alessandro e da Elisabetta Sebastiani il 7 ag. 1868. Compì gli studi nella capitale, conseguendo, il 3 luglio 1891, la laurea in giurisprudenza, discutendo [...] così a collocarsi in quell'ambiente cattolico che si riconosceva nelle istanze della prima democrazia cristiana e che aveva in Romolo Murri il suo leader più significativo. Fu vicino anche a Giuseppe Toniolo, insieme col quale, nel 1891, promosse una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
De Blasiis, Caggese, Pontieri
Luigi Mascilli Migliorini
In Giuseppe De Blasiis (Sulmona 1832-Napoli 1914) può agevolmente riconoscersi una delle figure più rappresentative di quella generazione che [...] insegnamento nell’ateneo napoletano, ebbe tra i suoi migliori allievi Michelangelo Schipa.
Nato anch’egli nella provincia meridionale, Romolo Caggese (Ascoli Satriano 1881-Milano 1938) seguì, piuttosto, la via che era stata, quasi mezzo secolo prima ...
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curia
cùria s. f. [dal lat. curia, di etimo incerto]. – 1. La più antica ripartizione politica e religiosa del popolo romano, attribuita a Romolo, il quale avrebbe diviso i cittadini in tre tribù (Tizî, Ramni e Lùceri) e ciascuna di queste...