MARTIGNONI, Ignazio
Alessandro Arbo
– Nacque a Como il 15 giugno 1757, dal nobile Giulio e da Fulvia de’ marchesi Millo di Casale Monferrato.
Allievo dal 1767 al 1775 del locale collegio Gallio retto [...] cura di A. Luppi, Como 1997) approfondisce questa visione ed evidenzia l’assimilazione di alcune tesi di J.-J. Rousseau (tratte dal pamphlet che aveva animato la «querelle des Bouffons», ma anche dagli articoli enciclopedici e, con molta probabilità ...
Leggi Tutto
MERCHI
Paolo Russo
(Merchy, Melchy, Merci). – Famiglia di musicisti, di cui fecero parte i due fratelli Giacomo e Giuseppe Bernardo, compositori e chitarristi, attivi a lungo insieme a Parigi, tanto [...] dell’accordo stesso. Si raccomanda inoltre di non esagerare nelle variazioni quando si accompagna la voce: in sintonia con J.-J. Rousseau si sostiene che chi accompagna deve pensare solo a valorizzare chi canta e non ad attirare su di sé l’attenzione ...
Leggi Tutto
RACIOPPI, Francesco
Monica Stronati
RACIOPPI, Francesco. – Nacque a Moliterno, presso Potenza, il 5 ottobre 1862 da Giacomo, storico e politico liberale, e da Vincenza Giliberti. Era il primo di tre [...] giuridici». Imputò l’errore alla Francia, in particolare alle dottrine di Rousseau e Montesquieu, «entrambe ai danni della funzione giudiziaria». Racioppi accusava Rousseau di confondere la sovranità con le sue manifestazioni, e l’affermazione di ...
Leggi Tutto
SALVEMINI, Giovanni Francesco. –
Niccolò Guicciardini
Nacque a Firenze il 15 gennaio 1709 da Giuseppe e da Maria Maddalena Braccesi. Il padre era giurista e ambasciatore in Firenze di Castiglion Fiorentino [...] a dare alle stampe l’edizione commentata dell’Arithmetica universalis di Newton (1761), pubblicò una confutazione di Jean-Jacques Rousseau intitolata Discours sur l’origine de l’inegalité parmi les hommes (1756) e tradusse in francese (1757) gli ...
Leggi Tutto
Il Montesquieu nell'Esprit des lois considerò tre forme di governo: repubblicano, monarchico, dispotico. Con quest'ultimo termine (v. despota) egli designò il governo di un solo, senza legge e senza regola, [...] ) benché, seguendo l'indirizzo del loro tempo, abbiano confuso il dispotismo con il governo assoluto. Dev'essere ancora ricordato un saggio giovanile del Mirabeau (Essai sur le despotisme) inspirato direttamente dalle dottrine del Rousseau. ...
Leggi Tutto
GOETHE, Johann Wolfgang von
Arturo FARINELLI
Poeta universale che, nel secolo dell'illuminismo, all'alba della fervida aspirazione romantica, riproduce il vasto e universale mondo della conoscenza vagheggiato [...] amplissimo. E ideava la storia della sua vita intera, fatta da lui stesso, storia non alterata come erano le Confessioni del Rousseau. Ma, infine, siccome la memoria dei primi anni talvolta si doveva infiacchire, e la vita era da lui concepita come ...
Leggi Tutto
SPORT (XXXII, p. 415; App. II, 11, p. 879)
Salvatore Galeazzo BIAMONTE
Alfredo ALBANESI
Pietro CASALI
Antonio VENERANDO
Nell'ultimo decennio, superata ormai la fase di assestamento del dopoguerra, [...] l'italiano Ercole Baldini (inseguimento dilett.), il francese André Dufraisse (ciclocross). Nel 1957, Rik Van Steenbergen, Michel Rousseau e André Dufraisse riconquistarono i rispettivi titoli; gli altri furono assegnati al belga Louis Proost (strada ...
Leggi Tutto
Violinista e compositore. Nato a Fusignano nel 1653, morto a Roma nel 1713, quinto figlio, postumo, di Arcangelo e di Santa Raffini. Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-1670) [...] Arcadi morti, Roma 1720, I, p. 250; C. Burney, A general History of Music, Londra 1776-89, III, pp. 550-559; J. J. Rousseau, Lettre sur la musique française, Ginevra 1782, p. 315 nota; G. B. Dall'Olio, La musica. Poemetto, Modena 1794, p. 66 nota; F ...
Leggi Tutto
I Barbiano di Belgioioso, di origine romagnola, non contano fra di loro alti magistrati o dignitarî ecclesiastici, e solo negli ultimi secoli hanno ingentilito le loro tendenze schiettamente militari col [...] e fu padre di Antonio (1693-1779), il quale intraprese lunghi viaggi in Italia e all'estero, stringendo amichevoli rapporti col Rousseau e col Voltaire. Cavaliere del Toson d'oro, nel 1769 venne creato principe del Sacro Romano Impero e di Belgioioso ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore, nato a Ostenda il 13 aprile 1860 da padre inglese e madre belga. Fu allievo dell'Accademia di belle arti di Bruxelles dal 1877 al 1880 e tra i fondatori del famoso gruppo brussellese [...] belga. Ha dipinto gli scenarî, composta la musica e diretta l'esecuzione del suo balletto-pantomima: La gamma d'amore.
Bibl.: B. Rousseau, E. Bacs, Ch. Beck, L. Delattre e altri, J. E., peintre et graveur, Parigi 1899; H. v. Garvens-Garvensburg, J. E ...
Leggi Tutto
rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...