Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] «le inversioni della lingua italiana favoriscono molto più la buona melodia che non l’ordine didattico della nostra lingua». E Rousseau vede chiaramente che musicalità e idoneità alla musica sono due cose diverse. Nell’Essai sur l’origine des langues ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] di vocali mute, di sillabe sincopate e di suoni dittongati e turbati in francese. Oltre mezzo secolo più tardi J.-J. Rousseau, tra i massimi estimatori della musica italiana, invocherà, in parte, gli stessi argomenti: l’italiano è più cantabile del ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] S., nella seconda metà del secolo, sempre più chiara l’esigenza del sentimento: su Voltaire prevale il pathos di J.-J. Rousseau. Perfino J.K. Kellgren, già avversario di T. Thorild (primo rappresentante dello Sturm und Drang svedese) e fondatore del ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] (1768) di Sterne, della Nouvelle Héloïse (1761) di J.-J. Rousseau, dei Leiden des jungen Werthers di J.W. Goethe (1774), dei morali solo accanto al popolo, secondo la lezione di J.-J. Rousseau. Circa un decennio separa Anna Karenina (1875-77) da Vojna ...
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LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] de Condillac, La logique) e all'evoluzione naturale del linguaggio, dei suoni e dei segni atti a nominarli (J.-J. Rousseau, Fragments pour un dictionnaire des termes d'usage en botanique), il L. auspicò una vera e propria riforma universale della ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] ), Inaccusativité, structure événementielle et verbes pronominaux en Italien, in Actes de la journée d’études en hommage à Andre Rousseau (Lille, Université Charles de Gaulle Lille 3, 11 Juin 2007), édité par L. Begioni.
Kittilä, Seppo & Zúñiga ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] , ma gli scrittori più notevoli per i loro interessi filosofici (E.L. de Muralt, J.-.J. Burlamaqui, J.-J. Rousseau), oppure scientifici (C. Bonnet, H.B. de Saussure) appartengono piuttosto, di pieno diritto, alla più generale cultura europea. È ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse [...] dei diritti implicati dal loro essere “nativi sociali”, definizione destinata probabilmente – con buona pace di Aristotele e Rousseau – a provocare un ulteriore stato di estasi nell’universo del marketing concettuale, in cui si sono collocati da ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Calderón de la Barca; come P. Montengón, autore di un romanzo fallito, l’Eusebio (1786-89), imitazione dell’Émile di Rousseau e tuttavia obbediente a una morale di stretta osservanza cattolica; e ancora in polemisti e letterati come J.P. Forner ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...