Cronista e teologo (n. Norwich 1258 circa - m. 1328); domenicano, baccelliere, fu poi maestro a Oxford (1302-07, 1314-15), con un intervallo a Parigi; nel 1324 fu lettore nel convento domenicano di Londra. [...] Uomo di vasta cultura, ha lasciato ampî commenti agli "autori" (Giovenale, Seneca, ecc.): particolare diffusione ebbe il suo commento al De consolatione di Boezio. I suoi Annales sex regum Angliae, che concernono la storia inglese relativa agli anni ...
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SESTII, Scuola dei
Guido Calogero
Scuola filosofica, fiorita a Roma, per breve tempo, sul principio dell'era volgare. Il nome le venne dal fondatore, Quinto Sestio (nato intorno al 70 a. C.), e dal [...] esiguo come la sua durata; suo massimo titolo di gloria resta l'avere, per opera di Sozione, avviato agli studî filosofici Seneca, che è d'altronde rimasto fonte precipua per la conoscenza della scuola stessa (si vedano i passi dei suoi scritti a cui ...
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Versetto o meglio membro dello schema -́ ⌣ ⌣ -́ -, deriva il suo nome da un'invocazione al dio Adone, che era in questo ritmo. Lo troviamo la prima volta nella poesia lesbica, come clausola della strofa [...] saffica. Ma appare anche talvolta come elemento di strofe più complicate, in Pindaro e nei tragici. Seneca l'adopera nelle tragedie, quale clausola non solo della strofa saffica tipica, ma di sistemi di versi saffici endecasillabi (v. saffica, strofa ...
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ARISTOFANE (᾿Αριστοϕάνης, Aristophănes)
L. Laurenzi
Commediografo greco, nato verso il 445, morto circa il 385 a. C. Si sa da lui stesso ch'era calvo (Pace, 767). Si ha notizia che esisteva un ritratto [...] detto Apollonio di Tiana, identificato ormai con certezza con Omero. Altri invece hanno supposto che il noto Pseudo Seneca (v. Seneca), la più bella creazione ritrattistica dell'Ellenismo di mezzo, sia immagine di A. e riconoscono nel volto scarno ...
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Uomo politico e poeta (Menstrie House 1567 o 1568 - Londra 1640). Fu segretario di stato per la Scozia dal 1626 alla morte. Tra le opere principali: Aurora (1604, canzoniere), Doomes-day (1714, poema in [...] ottave) e quattro tragedie: Darius, Croesus, The Alexandraean, Julius Caesar, modellate sul teatro di Seneca. ...
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Sozione
Nome di due filosofi greci. I. Peripatetico (3°-2° sec. a.C.), autore di una Διαδοχὴ τῶν φιλοσόφων («Successione dei filosofi»), che fu utilizzata da Diogene Laerzio. II. Uno dei rappresentanti [...] della scuola dei Sesti a Roma. Ebbe (18 e 20 d.C.) come allievo Seneca, che ricorda di aver appreso da lui l’amore per la frugalità e l’astinenza pitagorica dalla carne. ...
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Idomeneo (gr. ᾿Ιδομενεύς) di Lampsaco Biografo e politico greco (4°-3° sec. a.C.); amico di Epicuro. Delle sue opere (Sui socratici, Sui demagoghi, Storia di Samotracia) abbiamo scarsi frammenti.
Di [...] una Idomeneolettera a I., scritta da Epicuro in punto di morte, ci resta testimonianza presso Diogene Laerzio e Seneca. ...
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Letterato e filosofo tedesco, nato a Homburg vor der Höhe il 24 novembre 1724, e ivi morto il 6 settembre 1770. Fra i suoi scritti letterarî, dove è più decoro che pregio artistico, sono particolarmente [...] da ricordare la tragedia Der sterbende Seneca (1754) e Die Gräber (1760). Più interessante il suo saggio filosofico intorno alla natura dell'anima (Versuch über die Seele, Francoforte e Lipsia 1753), la quale (da un punto di vista intermedio tra ...
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Nerone, Claudio Cesare
Manllo Pastore Stocchi
Imperatore romano dal 54 al 68 d.C.; conseguì il potere a 17 anni (era nato ad Antium nel 37) e l'esercitò dapprima con moderazione, sotto la saggia guida [...] di Afranio Burro prefetto del pretorio e di Seneca, poi con indirizzo sempre più dispotico, mirando come sembra a trasformare il principato civile in una monarchia assoluta.
Quale che sia il giudizio propriamente storico su una figura che appare di ...
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Composizione filosofico-letteraria scritta per consolare sé o altri di qualche dolore. Il genere fu già in uso fra i letterati-filosofi greci: tipico il περὶ πένϑους, perduto, di Crantore, accademico del [...] 4°-3° sec. a.C. Cicerone scrisse un De consolatione per la morte della figlia Tulliola; Seneca la C. ad Marciam, la C. ad Polybium, la C. ad Helviam matrem. La C. ad Liviam, carme in distici diretto a consolare Livia della morte del figlio Druso ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...