penare
Alessandro Niccoli
Con il significato di " far tutto il possibile ", " operare con sollecitudine " per conseguire un fine, ricorre due volte nel Fiore: LXXXII 12 Molto penò di tòrrelmi Ragione, [...] che molto si penar di far mi' grado.
Per entrambe le costruzioni è accezione largamente attestata nella lingua del tempo: Seneca volgare: " Paolina mia moglie... si sforzava, e penava di ritenermi, ch'io non andassi "; Giordano da Rivalta: " l'uomo ...
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Prelato (Burgos 1384 - Villasandino, Burgos, 1456), figlio, nato prima dell'abiura, del rabbino convertito Paolo di Santa Maria, vescovo di Cartagena poi di Burgos; fu decano a Santiago (1417) e Segovia [...] di Burgos (1435); figura eminente dell'episcopato spagnolo, umanista e traduttore di classici (tradusse opere di Cicerone e Seneca; completò inoltre la versione, già avviata da Pietro López de Ayala, del De casibus virorum illustrium del Boccaccio ...
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SYRLING, Jörg
Martin Weinberger
Scultore tedesco del sec. XV. Sembra l'autore dei famosi stalli corali della cattedrale di Ulma cominciati nel 1469 e compiuti nel 1474 secondo le iscrizioni che vi si [...] stalli.
La decorazione è composta di 18 busti (figure di sibille e di precursori pagani del cristianesimo come Pitagora, Seneca e altri); di rilievi dei profeti sulle spalliere e della dominante statua di Cristo sul trono tripartito eseguito già nel ...
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IPERMETRO
Angelo Taccone
. Si chiama ipermetro il periodo ritmico che supera la durata di un periodo bimembre. si tratta di raggruppamenti non estranei alla lirica, ma assai più frequenti nel dramma, [...] , Pace, 339 segg.; ipermetri anapestici: es. Agam., 40 segg.; Pers., 931 segg. (in latino, frequenti nelle tragedie di Seneca: es. Ercole Eteo, 1983 segg.; Ercole furente, 125 segg.; Troadi, 67 segg.); coriambici: es. Sofocle, Filottete, 1138 segg ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le teorie meteorologiche
Antonio Clericuzio
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella scienza greca e romana il campo di indagine della meteorologia include un’ampia [...] nutrono i fuochi celesti. L’origine dell’arcobaleno è spiegata dalla presenza di goccioline d’acqua nell’aria: “l’arcobaleno – scrive Seneca nelle Naturales quaestiones (I, 3, 10-12) – è un’immagine del Sole che ha origine da una nube rugiadosa e ...
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Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] XCI, su Sertorio, conservato in un palinsesto, e quelli del libro CXX, sulla morte e la figura di Cicerone, conservati da Seneca il Vecchio), cioè circa un quarto dell'opera che, come ci informano i sommarî (periochae) compilati nei secc. 3°-4° d ...
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SABBADINI, Remigio
Filologo, nato a Sarego (Vicenza) il 23 novembre 1850, morto a Pisa il 7 febbraio 1934. Laureatosi in lettere a Firenze nel 1874, insegnò successivamente nei ginnasî di Girgenti, di [...] e nell'accademia scientifico-letteraria, poi università, di Milano (1900-1926).
Studiò, degli scrittori latini, Orazio, Cicerone, Seneca, i commentatori antichi di Terenzio, e soprattutto Virgilio, cui dedicò una lunga serie di lavori, da un articolo ...
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MORAVO, Mattia
Tammaro De Marinis
Tipografo, nato a Cetechovice presso Olomouc in Moravia nel primo quarto del sec. XV.
Fu prima calligrafo, e di lui si conoscono due volumi in-folio contenenti le Epistole [...] di Nicolò da Osimo; poi venne a Napoli e già nel 1475 apparve la sua splendida edizione delle opere di Seneca, impressa con caratteri tondi, che ricordano quelli di Nicola Jenson.
L'anno dopo pubblicò la Bibbia latina con caratteri gotici ...
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DOMENICO da Peccioli (da Peccori, de Pesulis, Pecciolus, Pecciolanus)
Silvana Vecchio
Al secolo Salvatore, nacque a Pisa da una antica e nobile famiglia, originaria dell'omonimo castello delle colline [...] apocrifò con s. Paolo, le vicissitudini della sua morte, consentono a D. di aderire all'immagine tradizionale che fa di Seneca una sortadi cristiano involontario, e di intervenire nel dibattito che da s. Gerolamo a Dante e a Boccaccio si è sviluppato ...
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inclito
Vincenzo Valente
Aggettivo di eccezionale distinzione, riferito a s. Giacomo: Inclita vita per cui la larghezza / de la nostra basilica si scrisse (Pd XXV 29).
Nel sentimento di D. i. ha il [...] 126) che inclitus vale quanto gloriosus, senza dire del virgiliano " incluta fama / gloria " (Aen. II 82). Nelle opere latine D. usa ‛ inclitus ' tre volte, assegnandolo a Seneca (Ep III 8), a Cangrande (XIII 2), e alla città di Verona (Quaestio 87). ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...