Nel teatro spagnolo, a partire dal 17° sec., scherzo comico o farsa (baile, jácara, mojiganga) in un atto, di spirito popolaresco e generalmente rappresentato alla fine di un dramma o di una tragedia. I precedenti del s. sono da cercare nei pasos di Lope de Rueda e negli entremeses di M. de Cervantes e di L. Quiñones de Benavente. Avversato dai fautori dell’indirizzo neoclassico, il s. fu felicemente ...
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Famiglia spagnola di attori. José (Murcia 1805 - Madrid 1873) esordì a Zamora, fu poi a Madrid ai teatri del Instituto (1846) e Español (1848); ebbe grandi successi sia nella commedia classica sia in quella [...] romantica e nel sainete. Rafael, suo figlio (Siviglia 1842 - Cadice 1888), fu tra i maggiori attori spagnoli, emulo di Antonio Vico; esordì al teatro Español nel 1859; primo attore nello stesso teatro sotto la direzione di Luis Mariano de Larra, ...
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Commediografo spagnolo (Madrid 1731 - ivi 1794). Il suo teatro, di grande valore storico e documentario, fonde talvolta l'ultima tradizione della commedia mitologica calderoniana con i nuovi interessi [...] musicali del tempo, oppure ripresenta l'auto sacramental. Più di frequente offre nel sainete il quadro preciso di tutti i possibili aspetti della vita madrilena, spec. popolari, come per es. in El Prado por la noche (1765), La Plaza Mayor por Navidad ...
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VEGA, Ricardo de la
Carlo BOSELLI
Poeta comico spagnolo nato il 7 febbraio 1839 a Madrid, ivi morto il 22 giugno 1910. Figlio di Ventura de la Vega (v.), si dedicò giovanissimo alla letteratura e all'arte [...] drammatica, lavorando come dilettante nei teatri aiistocratici della capitale, mentre copriva un ufficio burocratico.
Coltivò specialmente il sainete e la zarzuela, nel qual genere fu uno dei maestri piìi giustamente popolari, legittimo erede di ...
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Drammaturgo e poeta spagnolo (Madrid 1861 - Buenos Aires 1925). Imitatore di Ricardo de la Vega, portò sul teatro la vita dei chulos, dei pícaros madrileni in numerosi sainetes e zarzuelas. Fra le cose [...] ricordano La calle de Toledo (1893), La revoltosa (1897), scritta in collaborazione con C. Fernández Shaw, musicata da R. Chapí come pure il sainete El barquillero (1900). Ha pubblicato parecchi volumi di versi (Los barrios bajos, Chulaperías, ecc.). ...
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Drammaturgo spagnolo, nato a Guadalajara nel 1916.
Pervenuto a improvvisa notorietà con quello che è rimasto il più significativo dei suoi drammi, la Historia de una escalera (1949, "premio Lope de Vega"), [...] americano (Tennessee Williams, O'Neill), dimostrando come anche in una simile trasposizione l'influsso di elementi di tradizione iberica (il sainete, il vecchio teatro "costumbrista") rimanga la radice più forte e genuina della sua ispirazione. ...
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sainete
〈sainéte〉 s. m., spagn. (propr. «salsa, grasso, bocconcino delicato»). – Nel teatro spagnolo, a partire dal sec. 17°, scherzo comico o farsa in un atto, di spirito popolaresco e generalm. rappresentato alla fine di un dramma o di una...
saggina
(pop. tosc. saina) s. f. [lat. sagīna, propr. «nutrimento, alimento per ingrassare»]. – Altro nome del sorgo, pianta delle graminacee. S. da scope (o da granate), la specie Sorghum bicolor subsp. saccharatum, usata appunto per fare...