Bibliofilo e umanista, nato a Napoli il 25 aprile 1517. Cominciò ancor giovinetto a viaggiare per l'Italia, la Spagna, la Francia, studiando e formando a poco a poco un'importante raccolta di libri che, [...] la Puglia, dove visse occupandosi del governo dei suoi feudi e di studî (il suo primo lavoro, una traduzione di Sallustio, è pubblicato nel 1550). Ma ben presto, rinnovatisi i sospetti, egli, vendute le sue terre, dovette prima trasferirsi a Venezia ...
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GUELMA (A. T., 112)
Pietro Romanelli
Città dell'Algeria a 131 km. da Costantina; sorge sul luogo dell'antica Calama. Città dell'Africa proconsolare, che prima del dominio romano subì largamente gli influssi [...] cittadino. È nominata da Orosio (V, 15) a proposito della guerra di Giugurta, ma la menzione non trova riscontro in Sallustio. Fu municipio, e iscritta alla tribù Papiria, nel sec. II, forse per opera di Traiano, colonia nel III, dopo Settimio ...
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Classicista italiano (Bisaccia 1925 - Firenze 2024); prof. univ. dal 1956 al 2000, docente di letteratura latina nelle univ. di Firenze e Pisa, ha insegnato anche alla Scuola Normale di Pisa (1964-93). [...] le opere: Properzio (1951); Scholia in P. Ovidii Nasonis Ibin (1959); Orazio e l'ideologia del principato (1963); Sallustio e la rivoluzione romana (2a ed. 1969); L'integrazione difficile: un profilo di Properzio (1977); Aspetti del pensiero storico ...
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VAGA (Vaga)
Pietro Romanelli
Città dell'Africa Proconsolare, oggi Béja. Le prime notizie che se ne hanno rimontano al sec. II a. C., ma fu certamente un centro abitato indigeno sulle pendici del colle [...] come emporio di commercio granario vi portarono rapidamente un folto stuolo di commercianti italici. Di questo si ha ricordo da Sallustio, per la parte che la città ebbe nella guerra di Giugurta: Metello nel 109 vi pose un presidio romano, ma ...
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NERI, Pompeo
Antonio Panella
Politico ed economista, nato a Firenze il 17 gennaio 1706, morto ivi il 15 settembre 1776. A ventun'anno ebbe la cattedra, allora costituita, di diritto pubblico nell'università [...] e guidare i sovrani sulla via delle riforme, ebbe un posto eminente il N., che, amico dell'economista senese Sallustio Bandini, fece conoscere questo a Francesco II: ambedue furono ispiratori delle prime leggi liberiste. Segretario del Consiglio di ...
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Nome di un sacerdote di Efesto, padre di Fegeo e Ideo, menzionato da Omero (Iliade, V, 9 segg.). Nel primo secolo dell'era volgare Tolomeo Chenno lo ricorda quale scrittore di un'Iliade anteriore ad Omero, [...] di prefazione, compilata con intendimenti falsarî e antiomerici, s'immagina che Cornelio Nepote presenti l'opera a Crispo Sallustio, assicurando di averla trovata in Atene e di averla tradotta dall'originale di D.F., partecipe alla guerra troiana ...
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MAURETANIA (Mauretania, Μαυρουσία)
Pietro Romanelli
È la regione più occidentale dell'Africa settentrionale, corrispondente oggi al Marocco e a una parte dell'Algeria. Invero il nome ha avuto anche in [...] nome Mauri, v. mauri; mauritania).
Quanto al nome Mauri poi, varie sono le etimologie che ne sono state proposte: secondo Sallustio, che ne traeva la notizia dai libri di Iempsale, esso sarebbe stata una corruzione di quello di Medi, i compagni di ...
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. Cronista e monaco di Fleury-sur-Loire (da non confondere con Aimoino m0naco di St.-Germain-des-Prés, (v. sotto). Nato a Villefranche-de-Longchapt, nel Périgord, circa il 970, da famiglia nobile, entrò [...] fino alla metà del sec. VII, A. si è servito largamente di autori classici (Cesare, Plinio, Orosio, anche Sallustio) e di cronisti anteriori (Gregorio di Tours specialmente); ma sebbene l'opera volesse avere soprattutto valore stilistico (narrare in ...
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SABA, santo
Luigi Giambene
Di questo nome furono varî santi nella chiesa orientale, ma il più celebre è S. Saba anacoreta. Nacque a Mutalasca presso Cesarea di Cappadocia nel 439; all'età di 8 anni [...] suoi monaci di Mar Saba. Per desiderio di questi stessi, che volevano per abate un sacerdote, il patriarca di Gerusalemme Sallustio ordinò prete Saba nel 491, e tre anni dopo lo nominò archimandrita di tutte le laure palestinesi. È molto incerto se ...
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Scrittore illuminista tedesco, oggi soprattutto ricordato per la collaborazione (firmata coll'iniziale B) alle Literaturbriefe di Lessing. Nacque a Ulma il 25 settembre 1738, studiò filosofia wolffiana [...] (Sul merito), che incontrò il favore popolare ed ebbe, fra il 1765 e il 1803, cinque edizioni. Studioso dei classici, tradusse Sallustio. Nutriva ambizione di più alti voli; ma la morte lo colse a ventinov'anni, nel 1766, a Bückeburg, dove il conte ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....