Di questo singolare scrittore latino, che fu il più versatile e fecondo del secolo degli Antonini (II d. C.), i dati biografici si ricavano pressoché per intero dalle sue stesse opere, più o meno copiosi [...] Florida è il laurenziano 68, 2 (codice F, oppure Mediceo II) del sec. XI, risalente a un archetipo emendato da un certo Sallustio sulla fine del sec. IV. Per gli altri scritti i codici principali sono il Bruxellensis 10054 del sec. XI e il Monacensis ...
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GUIDO da Pisa
Arianna Terzi
Nacque a Pisa nella seconda metà del XIII secolo.
I documenti emersi dalle ricerche archivistiche su G. non offrono la certezza dell'identificazione data l'alta concentrazione [...] ricercate tra i classici latini (i principali: Ovidio, Seneca, Livio - di cui G. conosce I, III e IV Decade - Sallustio), come tra gli autori di Summae, enciclopedie e commentatori della tarda latinità (tra i quali Isidoro, Girolamo, Pietro Comestore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] di storiografia più tematica, più concentrata su un argomento particolare e specifico – come accadeva, per es., per le opere di Sallustio sulla guerra di Giugurta e sulla congiura di Catilina – non solo erano più brevi, ma non alieni essi stessi dal ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] giuridico pubblico - come nell'espressione 'legitima potestas' (Cicerone, Tusculanae, I, 30, 74) o in quella 'imperium legitimum' (Sallustio, Catilinariae, 6, 6) - o, in un senso più determinato, la rispondenza a una lex publica populi Romani. Il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] naturalmente, ma – stando alle rade citazioni presenti nel Defensor pacis – anche Cicerone e, tramite quest’ultimo, Platone e gli stoici, e forse pure Sallustio, che è menzionato da Marsilio in due riprese (D.p., I, I, 2, p. 7; I, I, 4, p. 9; I, XIV ...
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Dante
Gennaro Sasso
Poeta, nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna nel 1321. L’interesse che, nel corso dell’intera sua vita, M. dimostrò per l’opera di D. (ossia, in modo pressoché esclusivo, per [...] come è stato notato nel commento al capitolo omonimo da Giorgio Inglese. Non mancano nemmeno, nei Capitoli, rinvii a Sallustio, a Polibio, a Plutarco: a dimostrazione, sia detto fra parentesi, che, con ogni probabilità, questo discreto patrimonio di ...
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Gentile: Manzoni e Leopardi
Gaspare Polizzi
L’attenzione per l’opera di Giacomo Leopardi (1798-1837) e di Alessandro Manzoni (1785-1873) rimane costante in Gentile per tutta la vita. L’impegno critico [...] di tale esito positivo è data da un lato dall’esclusione del “Dialogo di un lettore d’umanità e di Sallustio”, che «in questo cinico pessimismo, contraddice al motivo fondamentale delle Operette» (p. 155), dall’altro dalla preminenza della “Storia ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] poi nell'ediz. delle Opere, Venezia, Guerilius, 1622, con l'aggiunta di commentari all'Eneide e alla Congiura di Catilina di Sallustio), nel quale tra l'altro il B. si abbandona a gíudizi fortemente limitativi sullo stile di Livio (definito "horridus ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi di fronte alla città e all’Impero
Claudia Storti
L’eredità altomedievale
«Supponi che un potente mi sia creditore: si rifiuta di onorare il debito e, proprio per la sua potenza, non posso [...] , § 1). Senza obblighi, ma per saggezza e coerenza – l’espressione de virtute animi era stata utilizzata da Cicerone e Sallustio – avrebbe dovuto tener sempre a mente (§ 17) che aveva ottenuto l’elezione dalla fortuna e l’autorità (authoritas) dalla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Enea Silvio Piccolomini
Stefan Bauer
Nel panorama storiografico del Quattrocento, Enea Silvio Piccolomini è importante in primis perché, come agente politico, fu testimone di molteplici eventi di portata [...] umanistica sia nel suo stile sia nelle sue intenzioni. Piccolomini attinge allo stile degli storici antichi romani (come Sallustio e Cesare), senza tuttavia aderire troppo strettamente a un solo modello. Per quanto riguarda l’uso delle fonti ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....