NOCK, Arthur Darby
Raffaele Pettazzoni
Filologo classico, nato a Porstmouth il 21 febbraio 1902, studiò a Cambridge, ove insegnò dal 1923. È professore di storia delle religioni nella Harvard University [...] , in relazione anche con le origini cristiane. Ha pubblicato l'edizione critica, con traduzione, del De diis et mundo di Sallustio neoplatonico, traduzioni di testi magici (con H.I. Bell e H. Thompson) e dell'Ermete Trismegisto (con A.J. Festugière ...
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LA PENNA, Antonio
Leopoldo Gamberale
Filologo classico, nato a Bisaccia (Avellino) il 9 gennaio 1925. Dopo gli studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1941-45), è stato borsista a [...] letterato e società, con una particolare sensibilità per la storia politica. Fondamentali in questo senso gli studi su Sallustio (Sallustio e la rivoluzione romana, 1968), Orazio (Orazio e l'ideologia del principato, 1963; Orazio e la morale mondana ...
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Glottologo, filologo ed etruscologo, nato a Lilla nel 1879; professore di lingua e letteratura latina all'università di Parigi dal 1928 al 1942, quando passò alla cattedra di poesia latina al Collège de [...] Parigi 1923, e una piccola monografia, Parigi 1945), di Petronio, Plauto (nel quale compito succedette a L. Havet) e Sallustio, si mostrò tuttavia sempre più grammatico, filologo e linguista che storico interprete di una civiltà e di una poesia. Con ...
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Con l’espressione interlocutore generico si designa, in senso lato, l’interlocutore indeterminato, implicito, non identificato a cui ci si rivolge durante l’enunciazione. A tale uso si ricorre nel discorso [...] Repossi, Torino, Einaudi-Gallimard.
Pavese, Cesare (1962), Poesie edite e inedite, a cura di I. Calvino, Torino, Einaudi.
Sallustio, Gaio Crispo (1992), De coniuratione Catilinae, a cura di G. Pontiggia, Milano, Mondadori.
San Tommaso d’Aquino (1984 ...
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Filologo classico tedesco, nato a Gaschwitz (Sassonia) il 6 agosto 1910, morto a Denzlingen (Baden) il 19 novembre 1981. Ha studiato presso il Philologisches Seminar di Lipsia, ove fu allievo di F. Klingner. [...] di W. Morel (apparso postumo, 1982). Nell'ambito della storiografia, B. ha rivolto le proprie cure a Sallustio, con una monografia (Sallust, 1960), e a Tacito, con vari studi, raccolti nel 4° volume delle citate Studien (Tacitus und Ausklang ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] la vera natura del suo tempo, uomo di parte egli stesso, ma capace di raggiungere l’obiettività dello storico, Sallustio crea uno stile anticlassico, nervoso, che nella concisione e nelle asimmetrie anticipa la tensione espressiva, e ideale, di ...
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LIBERATORE, Raffaele
Gianni Fazzini
Domenico Proietti
Nacque a Lanciano, in Abruzzo, il 22 ott. 1787 da Pasquale Maria e da Caterina Bocache (Lanciano, Arch. della parrocchia di S. Lucia, Liber baptizatorum [...] in famiglie nobili; si recò anche a Firenze, dove riuscì a procurare al marchese B. Puoti, suo amico, le traduzioni da Sallustio di Bartolomeo da San Concordio. Rimase in esilio fino all'ottobre del 1828, allorché fu graziato da Francesco I dopo ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] predecessori quali E. Schwartz e G. De Sanctis − l'opera dello storico e prosopografo inglese R. Syme (Sallustio, Tacito, Historia Augusta).
Malgrado la suaccennata validità della tradizione filologica tedesca, la Germania non ha conservato il ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] il Crescenzi volgare, ecc.). Non mancano la letteratura classica (Virgilio, Ovidio, Lucano, Seneca), la storiografia (Sallustio, Tito Livio, Valerio Massimo), la trattatistica tardoantica e mediolatina (Orosio, Vegezio, Giovanni Crisostomo, Girolamo ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] equivalenti a nomi:
(14) illum bellantem «il combattente» (Petronio, 115)
(15) illam alteram «[quel]l’altra [parte]» (Sallustio, Iug. XVI, 5)
In questo senso, è possibile osservare una continuità funzionale che soggiace al mutamento categoriale ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....