PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] 5-45; P. Castellani, Un'ipotesi di lettura longobarda per la chiesa di San Michele Arcangelo a Perugia, AM, s. II, 10, 1996, 1, sala dei Notari nel palazzo dei Priori, e poi quelli dei Ss. Severo e Agata, di S. Ercolano, di S. Paolo del Favarone, di ...
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Alessandro Campi
Il primo riferimento a P. che s’incontra nelle Istorie fiorentine (d’ora in avanti Ist. fior.) riguarda la decisione di Urbano IV (1261-64) di promuovere una spedizione militare contro re Manfredi, il figlio dello scomunicato Federico II, e di ritirarsi nella città umbra, già all’epoca ... ...
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Città dell’Umbria, capoluogo provinciale e regionale. Fondata dagli umbri o da Auleste, fu tra le principali città etrusche (5°-4° sec. a.C.). Fedele a Roma nella guerra annibalica, fu municipio dopo la guerra sociale. Nel 41-40 a.C. Ottaviano vi assediò Lucio Antonio; divenuto imperatore, la ricostruì. ... ...
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Comune dell’Umbria (449,5 km2 con 164.880 ab. nel 2020), capoluogo provinciale e regionale. È posta su un colle a 493 m s.l.m. nella Valle Tiberina, presso l’incrocio di importanti vie di comunicazione, che la collegano con il Lazio e l’Emilia attraverso la valle del Tevere, con la Toscana (Val di Chiana) ... ...
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Attilio Bartoli Langeli
Pier Vincenzo Mengaldo
Tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento P. occupò una posizione di assoluto rilievo tra i comuni dell'Italia centrale e di egemonia incontrastata nell'Umbria, compresa allora in gran parte nello stato della Chiesa. Tale posizione, corrispondente ... ...
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(XXVI, p. 904; App. I, p. 927; II, 11, p. 528)
Eugenia BEVILACQUA
Secondo i dati del censimento del 15 ottobre 1961 la popolazione del comune, notevolmente aumentata rispetto al censimento del 1951, risultava di 109.596 ab.; quella della provincia era invece diminuita (565.537 abitanti). Non si sono ... ...
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(XXVI, p. 904; App. I, p. 927)
Dopo l'ultimo censimento del 1936 la popolazione del comune è notevolmente aumentata; la stima del gennaio 1948 attribuisce all'intero comune 93.324 ab. di cui 51.977 vivrebbero accentrati, 41.347 in case sparse. La guerra non ha provocato danni alla città. Per agevolare ... ...
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(XXVI, p. 904)
Giovanni F. Cecchini
Perugia, il cui stemma reca, dal 1936, l'emblema del Capo del Littorio, è uno dei comuni più vasti dell'Umbria (449,92 kmq., non 449,30); al censimento del 1936 registrò una popolazione di 82.407 ab. (183 per kmq.). I principali centri, oltre al capoluogo, sono ... ...
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(A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Carlo PIETRANGELI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Eugenio DUPRE' THESEIDER
Giovanni F. CECCHINI
Tammaro DE MARINIS
Città dell'Umbria, una delle più notevoli dell'Italia centrale per tradizioni storiche, per ricchezza di monumenti e per bellezze ... ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] in parte attenuato un giudizio tanto severo, permane l'estrema difficoltà di ricomporre and Mendicant Monasteries in Medieval Greece, Chicago-London 1979; C. Calano, San Giovanni d'Acri. Contributi alla conoscenza di una città crociata, Palladio, ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] tra questi i presuli del sec. 4° nei mausolei di Classe (Severo) e di R. (Fiorenzo e Liberio: Farioli Campanati, 1986; , pp. 2317-2341; I. Andreescu-Treadgold, The Wall Mosaics of San Michele in Africisco, Ravenna, Rediscovered, CARB 37, 1990, pp. 13 ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] 24, 1968, pp. 3-72; A. Libera, La Badia dei SS. Severo e Martirio ad Orvieto, L'architettura. Cronache e storia 15, 1969, pp , Le grandi vie di pellegrinaggio nel Medioevo. Le strade per Roma, San Gimignano 1986; L. Guidi di Bagno, Orvieto tra il IX e ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] abitazione non si conosce nulla. A giudicare dal resoconto di Sulpicio Severo, del 400 ca. (Vita di Martino, a cura di J Michel-de-Cuxa, 1146-1150; Sant Pere de Rodes, metà sec. 12°; San Juan de la Peña, seconda metà sec. 12°; Sant Benet de Bages, sec ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] . Simeoni, L'opera dei benedettini e dei Minori nella chiesa di San Fermo in Verona, Atti e memorie della Accademia di scienze, lettere e , Le cycle inédit de l'Invention de la Croix à S. Severo de Bardolino, CRAI, 1978, pp. 77-109; G.P. Marchini ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] alla definizione della tipologia, come attestano le c. di S. Severo a Bardolino, a due colonne, di S. Gervasio di Mondolfo e primi esempi di S. Rufino ad Assisi (1028-1035), di San Salvatore sul monte Amiata (1036) e della cattedrale di Acqui ( ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] si snodano da un cantaro (S. Vitale, S. Severo in Classe). Si discosta nettamente da questa linea di gusto -743; E. Cecchi Gattolin, Mosaici pavimentali, in R. Salvini, La basilica di San Savino di Piacenza, Modena 1978, pp. 115-139; K.M.D. Dunbabin, ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] . Brizio, in Bibl.SS, III, 1962, coll. 540-542; M. Salmi, San Salvatore di Spoleto, il tardo antico e l'alto Medioevo, in Il passaggio dall'antichità Ferentillo, e commissionarono immagini sacre. Il cronista Severo Minervio nel 1529 (Sansi, 1879, p. ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] da s. Martino (316-397) e descritto verso il 400 da Sulpicio Severo (Vita di Martino, cap. 10, a cura di J. W. Smit Angelis d'Ossat, 1961).
Le abbazie carolinge e il Piano di San Gallo. - L'a. di Corbie, fondata da monaci colombaniani provenienti ...
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gaming
s. m. inv. 1. L’industria, il mondo dei videogiochi. 2. Il giocare ai videogiochi, con particolare riferimento a quelli che si trovano in Rete | Il settore del gioco d’azzardo, spec. quello che si svolge in Rete. ♦ Il gaming online,...
sansevieria
sansevièria (o sansevèria) s. f. [lat. scient. Sansevieria, dal nome di Raimondo di Sangro, principe di San Severo (1710-1771), cultore di piante esotiche e rare]. – Genere di piante liliacee con una sessantina di specie originarie...