Nome (dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alterazione del gr. Aἰγύπτιος «Egiziano») con cui sono designati gli Egiziani cristiani. I C. hanno sviluppato una loro civiltà [...] e patriarca del seggio di s. Marco), residente al Cairo, da una sessantina di metropoliti e vescovi membri del SantoSinodo, da altri vescovi con incarichi speciali o residenti fuori d’Egitto; conta ca. 1500 sacerdoti sposati e alcune centinaia ...
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di Giuseppe Alberigo
Il contesto mondiale nel quale operano le C. c. appare all'inizio del nuovo millennio profondamente mutato. La modificazione politico-ideologica più vistosa riguarda la caduta del [...] Chiesa russa è stata associata al numero dell'anticristo, secondo quanto riportato nel libro dell'Apocalisse. Il SantoSinodo del Patriarcato di Mosca nella sessione del 7 marzo 2000 ha pubblicato una dichiarazione concernente tale questione. Dopo ...
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Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] , che ha il titolo di «arcivescovo di Peć, metropolita di Belgrado e Karlovci, patriarca serbo» e presiede il santosinodo.
La Chiesa ortodossa di Polonia fu riconosciuta autocefala nel 1924 dal patriarca ecumenico di Costantinopoli e nel 1948 dal ...
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Nome di religione del teologo e letterato ucraino Elisij o Elizar P. (Kiev 1681 - San Pietroburgo 1736). Fu un celebre predicatore e scrittore ecclesiastico del regno di Pietro il Grande. Seguace del principio [...] ordinamento della Chiesa, fu il braccio destro di Pietro il Grande nella sostituzione del patriarcato (dal 1589) con il santosinodo (fino al 1918), organo sottoposto al sovrano temporale e spirituale (Duchovnyj regljament ). Come secondo e poi primo ...
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Decimo patriarca di Mosca e di tutta la Russia (n. 1636 - m. 1700), succeduto al patriarca Gioacchino nel 1690. Tradizionalista e contrario alle riforme di Pietro il Grande, combatté le tendenze teologiche [...] fu sospesa e le funzioni furono affidate al metropolita Stefano Iavorskij, quale "custode" del trono patriarcale, finché nel 1721, con la entrata in vigore del Regolamento ecclesiastico, il governo della Chiesa fu affidato al SantoSinodo. ...
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Ortodossia
JJohn D. Zizioulas
di John D. Zizioulas
Ortodossia
sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ Bibliografia.
1. [...] o dal sistema della rotazione di tutti i vescovi in un sinodo permanente (un'usanza conservata nei tempi moderni, per es. a fedeltà non a una particolare confessione ma alla Chiesa Una, Santa, Cattolica e Apostolica, può ben darsi che il suo ...
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Chiesa copta
Si indica così, nell’uso corrente, la Chiesa ortodossa orientale di Alessandria, maggioritaria fra la popolazione cristiana egiziana (➔ ). Teologicamente e storicamente la dottrina caratteristica [...] di S. Marco, l’evangelista considerato il fondatore della Chiesa copta. Lo affiancano una quarantina di metropoliti e vescovi membri del Santosinodo ed altri vescovi con incarichi speciali o residenti fuori d’Egitto. La C.c. è distinta dalla C.c ...
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sinodo Adunanza, assemblea.
Nella religione in particolare si chiama s. l’assemblea legislativa annuale di ministri e di laici della Chiesa valdese. Nella Chiesa cattolica, s. diocesano è l’assemblea di [...] la vita cristiana, il culto divino e la comunione ecclesiale. Santo S. Organo amministrativo che resse la Chiesa russa dal 1721 questi, quale capo supremo della Chiesa, era rappresentato nel Santo S. dal procuratore superiore (laico). Dopo la caduta ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] 1199-1219), che organizzò il regno, sottoposto a vassallaggio verso Santa Sede e Impero germanico, sul modello dei principati franchi d Il dissidio tra i due cattolicosati fu composto nel sinodo di Gerusalemme (1651), in cui fu riconosciuta la ...
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Vescovo di Sebaste in Armenia (n. 356 circa - m. dopo il 377); discepolo di Ario, fu tra i fautori del semiarianesimo, e venne perciò in polemica con l'amico Basilio di Cesarea, disputando sulla divinità [...] dello Spirito Santo. Dopo la rottura con Basilio, divenne capo dei macedoniani. La sua importanza però sta nell'aver introdotto il monachesimo nell'Armenia romana e nel Ponto; accusato di tendenze manichee, fu condannato dal sinodo di Gangra. ...
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sinodo
sìnodo s. m. (letter. e ant. anche f.) [dal lat. tardo synŏdus (f.), gr. σύνοδος (f.) «adunanza, convegno» (e in astronomia «congiunzione di astri»: v. congiunzione), comp. di σύν «con, insieme» e ὁδός «via»]. – 1. Nell’antica Grecia,...
concistoro
concistòro (o concistòrio; ant. consistòro) s. m. [dal lat. tardo consistorium (der. di consistĕre «fermarsi»), che significò dapprima «sala d’aspetto», poi, nel tardo Impero, «Consiglio dell’imperatore»]. – In genere, riunione...