RISTORO d'Arezzo
SantorreDEBENEDETTI
Cosmografo del sec. XIII. Nulla si sa di lui, se non che fu religioso e che compilò il suo trattato Della composizione del mondo nel 1282 (ed. a cura di E. Narducci, [...] Roma 1850). L'opera, di carattere astronomico e geografico, divisa in otto libri, attinge largamente agli scritti scientifici d'Aristotele e degli Arabi nelle versioni latine. Ma ciò che distingue R. dagli ...
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Nato a Jesi nel 1474, dal 1497 fu abbreviatore delle lettere apostoliche e poi segretario di Leone X e di Clemente VIII. Scomparso Pomponio Leto, fu l'anima dell'umanesimo romano: sono celebrati dai poeti [...] , ne venne in possesso la Biblioteca Vaticana.
Bibl.: G. Lancellotti, Poesie italiane e latine di mons. A. C., Jesi 1762; S. Debenedetti, Gli studi prov. in Italia nel Cinquecento, Torino 1911; id., in Mél. Picot, Parigi 1913, I, p. 511; A. Colocci ...
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Prese parte attiva alle fazioni della sua città, Montepulciano, di cui la sua famiglia aveva lungamente tenuta la signoria. Nel 1390, per aver agito contro il comune di Firenze in favore dei Senesi, fu dai Fiorentini condannato alla prigionia, ove rimase sino al 1407. Scrisse poesie d'amore, per lo più in corrispondenza con altri rimatori, e laudi spirituali. L'opera sua più notevole è la Fimerodia ...
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Poeta fiorentino di parte bianca. Nel 1311 già risulta in bando dalla patria. Andato ad Avignone, ebbe uffici nella corte pontificia. Fu ribandito riel 1326. Morì nel 1349. Fu in relazione col Petrarca, che gl'indirizzò una lettera, e nelle rime ora lo ricorda, ora gli si rivolge direttamente, e ne pianse la morte, e lo menzionò nel Trionfo d'Amore. Poche rime sono rimaste a noi di Sennuccio, e dispiace, ...
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Uomo politico e scrittore, vissuto tra il sec. XIII e il XIV. Ghibellino, fu nel 1300 scacciato da Gubbio con la sua fazione, e si rifugiò in Arezzo. Ritornato a Gubbio, ne fu proscritto di nuovo nel 1313. Fra il 1316 e il 1327 fu successivamente podestà di Arezzo, Viterbo, Lucca, Todi, e capitano del popolo di Pisa. Vicario di Ludovico il Bavaro nel 1328 in Pisa, vi fu preso prigioniero dai nemici. ...
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Cronista e rimatore francese, nato circa il 1466 di famiglia nobile (pare, nella Saintonge), morto nell'abbazia di Angle nel gennaio 1528. Fu benedettino, abate d'Angle, priore di Clermont-Lodève, cappellano di Luigi XII. Seguì questo re, di cui fu storiografo ufficiale, nelle campagne d'Italia. Morto Luigi, si ritirò nel 1518 nella sua abbazia, dove passò in austera solitudine gli ultimi anni della ...
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DONZELLA Nome convenzionale di una rimatrice fiorentina della seconda metà del sec. XIII. Mancano notizie della sua vita. Dei tre sonetti che ci rimangono, veramente grazioso e vago d'ingenua freschezza è quello ove con voce mite si duole, nel dolce tempo che tutti rallegra e invita all'amore, e lei rattrista, che il padre voglia darle marito contro sua voglia (A la stagion che'l mondo foglia e fiora). ...
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Padre e figlio. Poeti fiorentini del sec. XIV. Franceschino fu parente e amicissimo del Petrarca, che lo ricorda nel Trionfo d'Amore e in un sonetto, e ne pianse la morte in un'epistola (Famil., VII, 12). Con il Petrarca ebbe a trovarsi in Avignone nel 1345. Morì nella pestilenza del 1348 in Savona, mentre si dirigeva a Parma a visitare l'illustre congiunto. Le poche poesie che di lui ci rimangono ...
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Poeta drammatico francese, morto verso la metà del sec. XVI. Jehan d'Abondance si ritiene essere non il vero nome, ma lo pseudonimo, anzi uno degli pseudonimi adottati da questo autore, che si firma anche Maître Tiburce. Fu notaio reale di Pont-Saint-Esprit, e appartenne alla grande basoche di Parigi. Delle sue opere di teatro, si citano: Moralité, mystère et figure de la Passion de Notre-Seigneur ...
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Rimatore, nato a Siena intorno al 1260. Passò la vita nella sua città, fra l'esercizio della mercanzia, cariche pubbliche e uffici ecclesiastici. Almeno due volte, nel 1309 e nel 1318, fu dei Signori Nove, supremi reggitori del comune. Morì ai primi di gennaio del 1338.
Di lui rimangono venti canzoni e una trentina di sonetti: solo un sonetto è d'amore; alcune poche poesie sono giocose, alcune poche ...
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