PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] la villeggiatura d’ottobre», Posi aveva rimandato al corrispondente commerciale di suo padre, che aveva un ufficio in Roma, «tutti i [suoi] strumenti di architettura facendomi saperedinon volermi più nel suo studio attesa l’amicizia che passa fra ...
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ENCAUSTO
M. Cagiano de Azevedo
Sistema di pittura con i colori mescolati alla cera e che quindi per essere usati devono venir liquefatti dal calore (v. enkaustès).
La letteratura sull'e. nell'antichità [...] che nelle navi resiste al sole, alla salsedine e ai venti". Nello stesso libro al capitolo 122, Plinio, pur dicendo dinonsapere chi fosse stato il primo a dipingere ad e., fa una preziosa differenza tra "dipingere a cera ed encausticare una pittura ...
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Vedi VILLA dell'anno: 1966 - 1973
VILLA (villa; vella, in Varr., Re rust., i, 2, 14; connesso con vicus)
G. A. Mansuelli
Il termine latino indica l'edificio per abitazione e attività agricola, isolato [...] della v. che rientra, ad ogni modo, nella problematica della domus (v. casa). Nonostante le ipotesi possiamo dire dinonsapere nulla dell'organizzazione agricola periferica delle città etrusche; certo la prima Età del Ferro, almeno in certi settori ...
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LYKIOS (Λύκιος, Lycius)
L. Guerrini
1°. - Bronzista greco, figlio di Mirone, attivo, per lo più ad Atene, nella seconda metà del V sec. a. C.
Sebbene non manchino nelle fonti letterarie accenni all'attività [...] (i, 22, 4) tacendo il nome dell'autore, non fossero quelle eseguite da Lykios. Pausania confessa dinonsapere se rappresentassero i figli di Senofonte. Ora, dato che come figli di Senofonte spesso venivano indicati i Dioscuri; che Plinio (Nat ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] 'epoca cioè della sua canonizzazione. Non si può sapere come fosse questo 'trionfo', ma non molti anni dopo (cronologia e autore sono ancora discussi; Polzer, 1993), venne dipinta, ancora per il convento di S. Caterina di Pisa, una tavola usualmente ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] Roberto d'Angiò "pro Symone Martini milite" non riguarda il pittore, ma (con il rincrescimento di tutti coloro che avevano giurato il contrario) solo un suo omonimo aragonese, sul quale si spera disapere presto di più. La novità, com'è ovvio, mette ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] ", a cura di M. Barbanera, I. Venafro, Roma 1993.
I luoghi del sapere scientifico e tecnologico, a cura di F. Drugmann, più efficace, essendo in grado di rivelare sia il valore d'uso che il valore dinon-uso di un determinato bene.
La contingent ...
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di Andrea Branzi
Con il termine design si indica l'attività di progettazione di oggetti, prodotti o strumenti, domestici o di lavoro, che possono essere realizzati in maniera artigianale o industriale, [...] al loro interno, dove si concentra un altissimo sapere tecnologico e creativo e dove spesso il prodotto offerta culturale del made in Italy ha cominciato un ciclo discendente dinon facile soluzione, che nei prossimi anni dovrà essere affrontato dal ...
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RESTAURO
Michele Cordaro
Alessandra Melucco Vaccaro
Paolo Fancelli
(XXIX, p. 127; App. II, II, p. 698; IV, III, p. 210)
Inquadramento generale
di Michele Cordaro
C. Brandi, come è noto, agli inizi [...] e le formulazioni della Carta del restauro del 1972 avevano saputo raggiungere. Anzi ne è derivata un'occasione per un di qui che discende la necessità di ammettere il r., non diversamente dallo scavo, tra le materie di rilevanza metodologica e dinon ...
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Agli inizi del 21° sec. la produzione delle a. v. mostra di aver portato al massimo compimento le premesse poste cento anni prima, sia riguardo alle modalità di diffusione sia nel rinnovamento del linguaggio [...] . Il 'saper fare' dell'artista non si elide, ma diventa una competenza che può abbracciare campi tra loro distanti, quali la capacità di organizzare eventi, di interpretare e trasfigurare luoghi, disapere chiedere ai tecnici una certa postproduzione ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...