Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] quel tipo di uomo «capace di vivere storicamente l’unità di esistenza e significato, fare e sapere» (p decisione ‘ontologica’, quella dinon confondere l’impossibilità di un pensiero esaustivo con l’impossibilità di un pensiero dell’essere tout ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] enciclopedia italiana dell'ex gesuita A. Zorzi, nel quale la metafisica conservava il ruolo di ordinatrice delle forme e livelli dei sapere. Questo non implica che egli attribuisse all'ontologia un ruolo diretto nelle discipline positive: nella nona ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Rosmini-Serbati
Luciano Malusa
Antonio Rosmini-Serbati viene considerato il maggior filosofo italiano dell’Ottocento. Quale che sia il giudizio sul richiamarsi del suo sistema filosofico alla [...] essere, che Rosmini chiama Teosofia, cioè la scienza del saperedi Dio attraverso la dottrina delle forme dell’essere (questo sarà persona dell’altro
il dovere morale corrispondente dinon lederla, dinon fare pure un pensiero, un tentativo volto ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] pari dei piaceri dell'anima (come quello che il sapere dà a chi lo ama), i piaceri della vista e dell'udito sono sì corporei, ma non comportano temperanza né intemperanza, benché di essi si possa godere non solo "come si deve, ma anche in eccesso o ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] , cioè, appunto, superiore. Ed è un processo non solo ascendente, ma tendente anche a una meta, a un fine ultimo. Il fine della storia del mondo, infatti, è che lo spirito universale giunga al saperedi ciò che esso è veramente, cioè raggiunga la ...
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GROPPALI, Alessandro
Franco Tamassia
Nacque a Cremona il 5 maggio 1874 da Stefano e da Caterina Ghilardotti. Seguì gli studi universitari a Cremona (dove fu allievo di A. Ghisleri), quindi a Padova. [...] lavoro ma anche il difetto di eccedere nelle analisi statistiche e dinon fondare le scarse sintesi su di una concezione organica della vita di ricreatori civili: cfr. Il pericolo clericale, Piacenza 1908), sia una concezione antidogmatica del sapere ...
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PERSIO, Antonio
Laura Carotti
PERSIO, Antonio. – Nacque a Matera il 17 maggio 1542 da Altobello, scultore, e da Beatrice Goffredo; fu il primo di cinque fratelli.
Trascorse un’infanzia difficile a causa [...] della tradizione filosofica, relative a differenti branche del sapere – retorica, dialettica, etica, diritto, fisica raccolta dei Varii de naturalibus rebus libelli di Telesio, Persio non si dedicò alla stesura di altre opere e soggiornò tra Padova e ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] virtù intellettuali o dianoetiche, e cioè la scienza (intesa come sapere dimostrativo), l’arte, la mente (o intelletto), la sapienza capacità dell’uomo dinon soggiacere passivamente alla «fortuna», cioè all’insieme delle condizioni di fatto (che ...
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GATTOLA, Clemente
Alessandro Ottaviani
Nacque a Vico Equense, nella penisola sorrentina, fra il 1448 e il 1455, appartenente a una illustre famiglia. Laureatosi in medicina a Napoli cominciò a insegnare [...] fra il 7 e l'8 luglio il G. partì alla volta di Milano, accompagnato da Alfonso d'Alagno, gentiluomo del duca di Calabria. Il 22 agosto fece ritorno a Napoli. Non è possibile sapere quali furono i risultati della cura somministrata in quel frangente ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] libertà e la creatività dello spirito che il poeta sa dinon poter realizzare adeguatamente in nessuna costruzione o realtà finita.
storia lo sviluppo di un piano razionale, più che divino, volto alla realizzazione di un sapere assoluto che è ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...