Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] realizzazione dell'ideale stilistico. Il sapere pagano appunto - e di esso fa parte anche quello dei poeti, in particolare di quelli che, agostinianamente, possono chiamarsi teologi -, in quanto non discorda dalla religione cristiana, proviene dalla ...
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Saggista, scrittore, filosofo e linguista italiano (Alessandria 1932 - Milano 2016). Autorevole studioso di semiotica, scienza nella quale ha visto l'icona di un sapere interdisciplinare, è anche brillante [...] 'adesione al Gruppo 63, nel progetto di un sapere interdisciplinare quale veniva configurandosi attraverso la nuova il 2005 su argomenti di attualità; Sator arepo eccetera (2006); Dall'albero al labirinto (2007); Non sperate di liberarvi dei libri ( ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] (➔ coerenza, procedure di) e la coesione (➔ coesione, procedure di) non solo derivano dall’intervento di più autori, ma tra le mani le sappiamo le dovremmo sapere dovremmo averle tra le mani
Un’altra fonte di rumore è l’avvicendamento dei turni, ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] l’avete e sapetela»: IV, 6, 38; «non volle più la gentil donna gravare di tal servigio ma le disse»: III, 9, 50), di un bagaglio popolare di sapienza collettiva e buonsenso quotidiano, esso è atto a smascherare la falsità e inconsistenza del sapere ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] è bello», [lo kamˈpa] «il vivere», ecc.;
(g) l’uso di tenere per avere non ausiliare (in Sabina [ˈtɛngo tre ˈfːijːi] «ho tre figli»).
] «sapere» < scire, [pregonˈtare] «domandare» < percontare.
Associato da alcuni studiosi – ma su ciò non c’ ...
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I testi espositivi sono un tipo di testo (➔ testo, tipi di) la cui funzione principale consiste nel trasmettere un sapere. Per questa funzione, essi vengono anche chiamati testi informativi (Combettes [...] fuoco vanno spiegate alla luce della funzione principale della macro-classe di testi in cui essi rientrano – la divulgazione di un sapere «a chi non sa» (Sabatini 1985: 150), cioè non ancora condiviso – e del loro forte orientamento sul destinatario ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] varie funzioni sintattiche del SAgg:
(25) Quando vennero a sapere che la terra è rotonda come una palla e gira però accompagnato dalla severa raccomandazione dinon sciupare, dinon prestare a nessuno un oggetto così di lusso, e che è costato ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] latino […] a segno dinon permetter loro l’esercizio dell’italiano» e di farli uscire dalla scuole «ignorantissimi della lor favella natìa» (Matarrese 1993: 26-27).
La nuova sensibilità illuministica per la diffusione del sapere dà impulso all ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] il suggerimento dinon far mancare mai il buon vecchio esempio, ancorché alimentato anche da fatti o racconti di attualità. Come si vede, più una sana pratica che un’idea sistematica di trasmissione del sapere religioso e di approfondimento della ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] tangente»; «la linea secante» diventa «la secante», ecc. Le due fasi di questo processo si colgono in un brano del Dialogo, a proposito del participio ambiente:
non avete voi per voi stesso saputo che la Luna si mostra più luminosa assai la notte che ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...