Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] sapere. I quaderni di esercizi usati nel medioevo (cfr. Gasca Queirazza 1966) mostrano che i volgari parlati, considerati privi di regole, fungevano solo come punto di Piemonte (Coveri 1981-1982), non si va al di là di etichette generiche come «buona ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] oggetti, bensì processi o azioni, e tuttavia sappiamo benissimo che si tratta di nomi, e nondi verbi. Viceversa appare controintuitivo dire che verbi come sapere, conoscere, o credere designano dei processi, o delle azioni: essi designano piuttosto ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] classe sociale degli artisti, medio-bassa e non letterata, e quindi di fatto esclusa da un contatto diretto con i di storia della pittura italiana scelti e ordinati da Gianfrando Contini, Milano, Mondadori.
Maccagni, Carlo (1996), Cultura e sapere ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] di Luisa, ma ora, sul punto di andar a Castello, gli era venuta una gran paura di compromettersi […]. Se il riveritissimo I. R. Commissario di Porlezza venisse a saperedi originario:
(21) Dice dinon preoccuparsi, che non starò malissimo, che ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] l'aureola del martirio.
Questo episodio segnò, a quanto è dato disapere, il primo intervento nella vita politica del B., che del resto non ebbe a risentirne né nella sua vita di docente né in quella di studioso, anche se nell'anno stesso in cui uscì ...
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Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] 5) a. Guarda là in fondo. Quello è un rododendro.
b. Non ci credo
Inoltre, un’espressione anaforica può collegarsi a un atto illocutivo, il collegamento implicito si fonda su un sapere extra-linguistico. È di questo tipo la relazione tra Levi e ...
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Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] per ‘fissare’ le credenze enciclopediche (il sapere stabilito convenzionalmente) intorno alle varie entità designate ’ in quanto, con identità nondi proporzione ma, per dirla alla scolastica, di predicabilità, esse significano le diverse ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
archi-addicted
s. m. o f. inv. (scherz.) Chi non può fare a meno di ammirare e visitare le grandi opere architettoniche.
• Sono in progress il [...] loc. s.le m. inv. Modello di interpretazione dei rapporti tra sapere scientifico e società che postula nei destinatari nel mondo del self tracking sportivo è difficile non volere sempre di più. I dati non bastano mai e la sensazione che i tuoi ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] un Dio nazionale, Yahweh. Questi, come è proprio al Dio di un popolo nomade, non ha sede fissa, ma si manifesta tra le nubi, nelle tempeste ad adeguare i contenuti culturali del giudaismo al sapere occidentale. Il maskil (illuminista), convinto dell’ ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] dei livelli socioculturali degli scriventi, si alza il tasso dinon vernacolarità.
Il successo della norma proposta da Bembo, specializzazione, con crescita vertiginosa del vocabolario di molte branche del sapere (economia, medicina, informatica) e ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...