Crittografia
GGiancarlo Bongiovanni
di Giancarlo Bongiovanni
SOMMARIO: 1. Introduzione e definizioni. ▭ 2. Cenni storici. ▭ 3. Crittografia a chiave segreta: a) l'algoritmo DES; b) l'algoritmo IDEA; [...] disposizione il solo testo cifrato, senza magari nemmeno sapere quale tipo di codice sia stato utilizzato (anche se, in considerata sicura, in quanto non si conosce alcun modo di romperla se non con un attacco di forza bruta. Il meccanismo della ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] conversazione e l’istruzione. Nel Cinquecento, il desiderio, se non il bisogno, disapere la lingua italiana converge con l’espansione della stampa nella produzione e diffusione di manuali di lingua. Poiché erano gli stranieri a studiare l’italiano ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] coppie minime che permettono di evitare di considerare le due approssimanti come varianti non sillabiche di /i/ ed sorde, conservate in italiano ma indebolite nella parte occidentale dell’area romanza: sapere > sp. sa[β]er, fr. sa[v]oir, it. ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] della facoltà di arti al concilio scismatico di Pisa, fatto che lo mise in evidente imbarazzo, dato il desiderio dinon avere parte degli studi. Il primo a sapere tutto ciò era proprio l'interessato, il quale non ebbe difficoltà ad esprimere la ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] ecc.). I clitici condividono con gli affissi il fatto dinon avere accento proprio e di doversi attaccare a un’altra parola con cui formano , potere, sapere e volere), i verbi di moto a luogo deittici (andare e venire: ➔ movimento, verbi di) e i ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] dinon essere d’accordo («ho detto agli altri che io non ero d’accordo»); ho detto agli altri dinon insistere («ho detto agli altri che loro non 32).
L’infinito può essere complemento di un verbo ausiliare modale (sapere, potere, volere, dovere; ➔ ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] da quella dell’enigma. Nel mito della morte di Omero, così come lo tramanda Aristotele (Dei poeti) Omero soccombe per la causa che gli era stata profetata dall’oracolo: per non aver saputo risolvere un enigma posto da giovani pescatori. Il ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] neve si è sciolta
(30) il föhn ha soffiato tutta la notte: a causa di ciò, la neve si è sciolta
Le frasi complesse (25) e (26) e : sognare regge l’indicativo come sapere: eppure il contenuto del sogno è tipicamente non reale. La libera scelta tra ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] crescevo
Rimanevo bambino col naso all’insù
A guardare dal finestrino (Adriano Celentano, Se sapevonon crescevo)
(25) *LIV: se ci si pensava / gli si poteva fare un altro / di un altro film (in Cresti 2000: II, 58)
L’imperfetto indicativo in periodo ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] alla prima sottoclasse con accento sulla vocale tematica (sapĕre > sapére); alcuni verbi in -ēre, poi, sono passati II classe in -e-, comprendente verbi di derivazione latina e per di più spesso irregolari, non è mai stata produttiva.
La III ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...