DRAGONETTI, Giacinto
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila nel 1738 dal marchese Gianfilippo, studiò a Roma nel collegio "Nazareno", dove si mise in mostra come scrittore di eleganti versi italiani e latini. [...] senso positivo, la teoria utilitaristica contenuta nell'opera del Beccaria; quindi non più i delitti e le relative pene sono l'oggetto della sua del capitolo Volentes. Scopo della polemica era quello disapere se con questo capitolo, con il quale il ...
Leggi Tutto
CORSINI, Filippo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 20 nov. 1440, da Bartolomeo di Bertoldo e da Giovanna Falconieri. Proveniva da una illustre famiglia fiorentina, che aveva dato alla città insigni [...] corrente savonaroliana; ma ci mancano le testimonianze adatte a farci sapere se certe sue presenze in organi della Repubblica abbiano un significato sotto questo punto di vista. Non abbiamo infatti notizie precise sul suo atteggiamento nelle vicende ...
Leggi Tutto
BORGHESE, Marcantonio
Gaspare De Caro
Appartenente ad una famiglia tra le più influenti del patriziato senese, nacque a Siena il 22 ott. 1504, da Giacomo e da Margherita Saracini, anche lei di nobile [...] lasciò per testamento il B. erede di tutte le sue sostanze: non è dato sapere le ragioni di questa prodigalità, se non quella negativa che il Mistorgio non aveva eredi diretti; certo è che questa eredità non solo contribuì al già rilevante patrimonio ...
Leggi Tutto
CAVALLINI, Filippo
Valerio Castronovo
Figlio del senatore Gaspare, nacque a Mortara nel 1852.Terminati gli studi in giurisprudenza, venne introdotto dal padre, che militava nelle file del Centrodestra, [...] l'Inghilterra, che sarebbe dispiaciuta al governo inglese trattandosi di questioni riguardanti un suo protettorato. D'altra parte, l'ambasciatore britannico a Roma aveva fatto sapere che Londra non intendeva tornare sulle sue decisioni.
La vicenda si ...
Leggi Tutto
BENEDETTI, Giovanni Maria
Nacque a Siena, presumibilmente nell'ultimo decennio del sec. XV. "Di casa ignobile" lo dice il governatore mediceo Agnolo Niccolini in un dispaccio al duca Cosimo del 30 ag. [...] so se nel Bagadat o nel Tenústitan o a le Moluche" (ibid.). Che ne fosse di questi fantasiosi progetti non è dato sapere: anche per gli anni successivi infatti le notizie sul B. continuano incerte e frammentarie. Visse per qualche tempo alla corte ...
Leggi Tutto
PESSINA, Enrico
Marco Nicola Miletti
PESSINA, Enrico. – Nato a Napoli il 7 ottobre 1828 da Raffaele (morto nel 1832) e da Carolina Pità, fu avviato agli studi umanistici dallo zio paterno Giuseppe e [...] del «regno della giustizia» fondato non più su «un qualche comando arbitrario» di Dio o sulla «obbedienza passiva» in Enciclopedia e sapere scientifico. Il diritto e le scienze sociali nell’enciclopedia giuridica italiana, a cura di A. Mazzacane ...
Leggi Tutto
FARNESE, Ottavio
Dario Busolini
Nacque a Parma il 20dic. 1598, figlio naturale del duca Ranuccio I e di Briseide Ceretoli, una nobildonna all'epoca nubile. Non conobbe la madre naturale, che il duca [...] il controllo sul figlio, cui il Riva impedì di dedicarsi ad altro che non fosse l'obbedienza ai dettami paterni.
Il F. una lettera per invocare pietà al fratello regnante: sapevadi illudersi, perché gli diceva di prepararsi "se S. A. comanda" a ...
Leggi Tutto
La storiografia del Novecento
Massimo Mastrogregori
È probabile che alcune qualità indispensabili per scrivere buoni libri di storia – indipendenza, acutezza, nitidezza di visione – siano felicemente [...] strumenti, metodi, istituzioni, pratiche, modi di circolazione del sapere, forme di sociabilità, teorie.
Nel lungo arco temporale storico tedesco è attaccato nella sua pretesa di scientificità: non basta più aver emarginato letteratura e filosofia, ...
Leggi Tutto
EXCADENCIA
AAnna Laura Trombetti Budriesi
Il termine excadencia, dal verbo scado -ere, designa principalmente beni pubblici la cui concessione termina, 'scade', per motivi vari e pertanto ritornano [...] fissa del feudo a cui si poteva applicare questa particolare forma di alienazione. Non è dato saperedi più né circa quest'ultimo punto né circa la formula ab antiquo, anche se forse non si è troppo lontani dal vero se si considera quale probabile ...
Leggi Tutto
DELLA TOSA, Meliorello
Massimo Tarassi
Figlio di Catalano, nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XII da una delle più ricche e potenti famiglie cittadine. Suo padre, personaggio di spicco nella [...] 'attività politica del D.: per quanto ci è dato sapere, infatti, solo nel 1225 egli viene nuovamente ricordato dalle corpo d'esercito senese sotto le mura di Montefollonico (Torrita di Siena), ma non riuscì ad ottenere un successo risolutivo. Dato ...
Leggi Tutto
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...