Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] tangente»; «la linea secante» diventa «la secante», ecc. Le due fasi di questo processo si colgono in un brano del Dialogo, a proposito del participio ambiente:
non avete voi per voi stesso saputo che la Luna si mostra più luminosa assai la notte che ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] Galilei lavorò tre anni, pubblicandola col titolo di Saggiatore. Anche se ammetteva dinon aver la preparazione scientifica per poterne discutere infatti al sapere il potere, rappresentato dai professori e dai censori di opinioni, che temono di veder ...
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CAMINER, Elisabetta
Cesare De Michelis
Nacque a Venezia il 29 luglio 1751 da Domenico, storico e giornalista assai attivo ma di modeste ambizioni, e da Anna Meldini. Dopo aver ricevuto un'educazione [...] di cause e d'effetti, di fisico e di morale, sieno utili al cuore, e che il sapere contribuisca alla felicità, un repertorio di quindi procurarsi, un'unione de' diversi pensieri di genti colte, non sarà per avventura inutile affatto" (foglio volante, ...
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FRANCESCHI, Caterina
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Narni (oggi in prov. di Terni) il 26 genn. 1803 da Antonio, già ministro della Repubblica Romana (1798-99), e da Maria dei conti Spada.
A cinque anni [...] la F. e il consiglio dell'Istituto. La sua posizione non era delle più facili: vista con sospetto dai clericali per C. Barbarulli, C. F. Ferrucci accademica della Crusca: il "sapere" di una donna nell'800, in La Crusca nella tradizione letteraria e ...
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DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] R. Bonghi, che aveva tentato un vasto programma di sprovincializzazione in tutti i campi del sapere. Già nel 1906, con il linguista L. della ricerca e a risolvere una "crisi", anche se non rappresentò una conversione vera e propria. Il D. ne ...
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CALZABIGI (Calsabigi, Casalbigi), Ranieri Simone Francesco Maria de'
Clara Gabanizza
Nato a Livorno il 23 dicembre del 1714 da Giovan Domenico e da Maria Eleonora Vannuccini, compì i primi studi nella [...] a lodare i recitativi secchi, così abbondanti nelle opere italiane, "perché - affermava - questa scarsezza di note [da parte dei compositori] non è già loro mancanza disapere o d'immaginazione, come certi inetti uomini se la suppongono, ma, come si ...
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PIVANO, Fernanda
Enrico Rotelli
PIVANO, Fernanda. – Nacque a Genova il 18 luglio 1917. Il padre, Newton Riccardo (1881-1963), era agente di cambio e direttore dell’Istituto italiano di credito marittimo, [...] famiglia non potesse lavorare per una casa editrice antifascista, i militari fermarono il fratello. Appena scoprì l’errore, Fernanda Pivano si diresse all’Hotel Nazionale dove le SS erano di stanza e chiarì lo scambio di persona. Negò però disapere ...
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AROMATARI, Giuseppe degli
Alberto Asor-Rosa
Nacque ad Assisi il 25 marzo 1587 da Favorino e Filogenia Paolucci. Seguendo l'esempio del padre e quello del più noto zio paterno Raniero, dal quale fu educato [...] A. scrivesse ancora una risposta, ma fu indotto a non divulgarla per sollecitazione dei suoi famigliari e amici.
Successivamente l altri; ed è in sostanza una specie di enciclopedia del sapere linguistico e rettorico, divisa sistematicamente in cinque ...
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Petrarca, Francesco
Achille Tartaro
Il trionfo della poesia amorosa
La grandezza di Francesco Petrarca, poeta italiano del 14° secolo, si affermò presto, e non solo nell’ambito della poesia. Già i contemporanei [...] , nella chiesa di S. Chiara, incontrò Laura, la donna che sarebbe stata al centro del suo amore. Di lei non sappiamo nulla, tranne
Si fermò a Parma, dove venne a sapere della scomparsa di Laura; di qui fino al 1351 proseguì nelle sue peregrinazioni ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] è prova il fatto che le lingue romanze non sempre concordano negli esiti di alcune parole: mentre in una lingua si tematica di alcuni verbi, soprattutto al futuro o al condizionale, subisce sincope, come mostrano i seguenti esempi:
(1) sapere > ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...