Filologo classico tedesco, nato a Gaschwitz (Sassonia) il 6 agosto 1910, morto a Denzlingen (Baden) il 19 novembre 1981. Ha studiato presso il Philologisches Seminar di Lipsia, ove fu allievo di F. Klingner. [...] di indagine di B. sono stati la tarda antichità e, in generale, i meccanismi di trasmissione del sapere sua impostazione, tratta l'argomento dal punto di vista più della Geistesgeschichte che non dell'esame filologico della tradizione manoscritta − ...
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Vicino Oriente antico. Liste lessicali e tassonomie
Hermann Hunger
Alfonso Archi
Liste lessicali e tassonomie
Mesopotamia
di Hermann Hunge
Evoluzione delle liste lessicali
Le liste costituiscono un [...] con essa.
Liste non lessicali
Non tutte le liste redatte e tramandate dagli scribi in Mesopotamia, tuttavia, sono di tipo lessicale. Poiché anche queste liste di genere diverso costituiscono degli strumenti di organizzazione del sapere, ne forniremo ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] modali che coinvolgono le medesime entità (tu non bisogno andare «non devi andare» ~ e ha detto che lui sa come si apre «ha detto disapere come si apre»). Solo in varietà di apprendimento avanzate si ritrovano subordinate implicite col ➔ gerundio ...
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Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] , vedere e sapere, che oltre al soggetto hanno un argomento connesso direttamente al verbo, il cosiddetto complemento di oggetto diretto:
e la sua posizione nella frase: la posizione non marcata di questo è dopo il soggetto della frase.
Anche all ...
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Le interrogative indirette sono frasi subordinate che hanno la forma di una domanda che non è autonoma, come quella veicolata dalle ➔ interrogative dirette (1), ma dipende da un verbo (2-3), un aggettivo [...] con l’indicativo ➔ imperfetto (107), del tutto normale nell’italiano di tono medio o informale (➔ colloquiale, lingua):
(106) nonsapevo se sarebbe venuto
(107) nonsapevo se veniva
A margine, occorre precisare che una frase interrogativa, pur ...
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] :
(19) Se lo vuol sapere (ivi, p. 682)
Sul piano lessicale si segnala l’uso di addio «arrivederci», il giovine «l’impiegato, dipendente» (< sicil. ggiuvini), giovine di negozio.
L’italiano parlato dei testi teatrali non è ovviamente un «parlato ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] mezzo secolo, con il moltiplicarsi delle tecnologie e dei rami specialistici del sapere.
La presenza di diversi registri è spesso sfruttata negli autori letterari, non solo per caratterizzare il parlato dei personaggi (cfr. Spitzer 2007), ma anche ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] tra essi. Perciò si parla spesso nondi irradiazione regionale, ma appunto di provenienza cittadina per molti termini, specie più ricche di termini propri per l’introduzione di vocaboli desunti da molti e svariati rami del sapere (dalla matematica ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] che nella comunicazione orale. Tale credenza è stata in parte sfatata da ricerche svolte su corpora di scritto e di parlato. Anzitutto, non è vero che il discorso indiretto è la forma citazionale preferita dalla scrittura in generale, poiché ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...]
Diplomatico, uomo di governo e comandante militare, Guicciardini non pubblicò in vita nessuna opera. La Historia di Italia fu edita collocando questa attività tra il «sapere sonare, ballare, cantare» e il «sapere cavalcare» o il «vestire accomodato ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...