GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] . Procurò tuttavia "che non si dovesse ricever dispositione alcuna nel Santo Officio contra cardinali o altri prelati superiori […] senza farlo sapere prima" (deposizione, datata 1558, di Girolamo Muzzarelli, maestro di Sacro Palazzo di G., in Firpo ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] più facilmente i battezzati - che indossavano una veste bianca con cintura - da coloro che ancora non lo erano (art. 55); sul fatto disapere se bisognava tenere le mani giunte per l'intera durata della messa (art. 54), per estensione della ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] etiam Archimedem Latialem Siculis reddidisti" (Variae, I, 45). B. sapeva dunque il greco, e di fatto la sua operazione culturale consiste soprattutto nel tentativo dinon privare la latinità dei grandi risultati della cultura greca: cosciente dunque ...
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Anastasio Bibliotecario, antipapa
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p. 440, 7-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (ibid., pp. 423, 11-12 e 426, 6-8), non [...] senz'altro la primavera dell'878, quando a Roma non si sapeva ancora della morte di Ignazio (23 ottobre 877) e della avvenuta restituzione di Fozio al patriarcato, ma solo del ritorno di Fozio dall'esilio e della sua rappacificazione con l'imperatore ...
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DE DOMINIS, Marcantonio
Silvano Cavazza
Nacque ad Arbe, capoluogo dell'omonima isola dalmata, nel 1560 o agli inizi del 1561. Era figlio di Girolamo, che taluni identificano con Girolamo di Cristoforo, [...] , b. 42, cc. 407v e 417v). Le cose in realtà non andarono così. Il 15 maggio dello stesso anno Dudley Carleton, ambasciatore inglese iuramento fidelitatis di Giacomo I. Dai successivi interrogatori di alcuni abitanti di Spalato si venne a sapere che l ...
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Zosimo, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Innocenzo I. Il Liber pontificalis attesta che Z. era di origine greca e figlio di un certo Abramo, il che fa supporre che fosse di discendenza ebraica. [...] pubblicarono un documento ufficiale ("obtestatio") facendo sapere al papa che essi continuavano ad attenersi alle decisioni di Innocenzo, dal momento che non ritenevano sufficienti le giustificazioni di Celestio e Pelagio, e contestando anche la ...
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FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] ribadiva che i veri cattolici dovevano conformarsi a quelle disposizioni non andando alle urne. Trasmesso il monito del papa a estate del 1920. Poco prima di morire, il 25 dicembre, ebbe la soddisfazione disapere l'università canonicamente eretta da ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] universale. Il numero dei buddhisti nell'isola di Formosa è difficile a calcolare soprattutto perché molti si dichiarano buddhisti, senza sapere che cosa sia il buddhismo.
l) Altre scuole
Non debbono tacersi alcune scuole sincretistiche ma con forti ...
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PIO III, papa
Matteo Sanfilippo
PIO III, papa. – Secondo la tradizione, Francesco Tedeschini (Todeschini)-Piccolomini nacque a Siena il 9 maggio 1439, figlio quartogenito del giurista Nanni di Piero [...] .
Il 25 luglio 1492 morì Innocenzo VIII e Tedeschini-Piccolomini fu di nuovo considerato papabile, perché si riteneva che godesse dell’appoggio di Ferrante, re di Napoli. Tuttavia sapevadinon avere la forza per tenere testa ai candidati maggiori e ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] tesi gallicane contro il primato di Roma. La condanna della Chiesa non fu immediata, ma maturò in seguito alla crisi del cosiddetto "caso di coscienza": nel 1701 un parroco francese si era rivolto ai dottori della Sorbona per sapere se era lecito a ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...