JAUME CASCALLS
R. Sánchez Ameijeiras
(o Castayls)
Artista catalano, attivo nel terzo quarto del sec. 14°, del quale si conserva un'ampia documentazione che permette di ricostruirne la biografia (Coroleu [...] alla collaborazione dal 1341 con il suocero pittore Ferrer Bassa (v.), con il quale firmò un contratto per un'opera di Saragozza (Madurell i Marimón, 1950). La sua attività progredì poi sotto il patronato della Corona: nel 1349 il re Pietro III il ...
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ANTONIO di Vincenzo.
G. Lorenzoni
Architetto bolognese, nato probabilmente intorno al 1350 (Orioli, 1892), attivo nella seconda metà del 14° secolo. La prima notizia documentata che lo riguarda risale [...] : nel 1383 ricevette un pagamento per la costruzione della rocca di Cento e nello stesso anno lavorò per la porta Saragozza di Bologna. Nell'anno successivo (1384) costruì un tratto di mura della città, precisamente da porta S. Mamolo a porta ...
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TOLEDO
T. Pérez Higuera
(lat. Toletum; arabo Ṭulayṭula)
Città della Spagna centrale (Castiglia Nuova), sorta in un'ansa del fiume Tago, capoluogo della provincia omonima e della Comunità Autonoma di [...] rendono difficile la conoscenza della città romana, che era un nodo fondamentale sulla via Emerita Augusta tra Mérida e Saragozza. Almeno a partire dal sec. 2° d.C. raggiunse un notevole sviluppo urbano, poiché sembra che esistessero due aree ...
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BORRASSÀ, Lluís
J. Yarza Luaces
Pittore catalano, esponente del Gotico internazionale, nato probabilmente a Gerona, in data imprecisata, e morto il 20 novembre 1426. A Gerona figura come il più importante [...] retablo del monastero di Santa Clara a Barcellona, e del 1388, quando viene chiamato da Giovanni I di Aragona per lavorare a Saragozza in occasione della festa per la sua incoronazione. Tra il 1388 e il 1391 B. lavora come pictor Gerunde a un retablo ...
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BAGUTTI (Baguti), Pietro Martire
Rossana Bossaglia
Scultore ornatista, fu attivo a Bologna fra il 1753 e il 1782, come si può desumere dalle notizie contenute nelle guide settecentesche, che fino al [...] . Al 1772 si datano gli stucchi in S. Maria delle Muratelle e prima del 1782 sono da porsi quelli in S. Caterina di Saragozza, ora scomparsi, nella sacrestia di S. Giovanni dei Celestini e nella sacrestia di S. Maria dei Servi. La sua attività fu ...
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MUDÉJAR, Arte
S. Alcolea Gil
L'aggettivo spagnolo mudéjar (dall'arabo mudajjan 'addomesticato') - che indica il musulmano convertito che vive nelle terre riconquistate dai cristiani - viene riferito [...] quadrata, come le tre di Teruel; a pianta ottagonale, come quelle, nella regione di Zaragoza, di Tauste, di San Pablo a Saragozza e di Santa María la Mayor e San Andrés a Calatayud; a soluzione mista, quadrata in basso e ottagonale in alto, come ...
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Città della Spagna settentrionale (353.168 ab. nel 2007), nel Paesi Baschi, capoluogo della provincia di Biscaglia (Vizcaya). Sorge a circa 12 km dal mare, lungo le rive del fiume Nervión, dove questo [...] ), cementiero, alimentare, cartario, del vetro e della gomma. Nodo di comunicazioni ferroviarie con San Sebastián, Santander, Valladolid e Saragozza.
La città sorse nel 1300 a opera di Diego López de Haro, signore di Vizcaya, e ottenne una serie di ...
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mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] di S. Pedro, S. Salvador e S. Martin di Teruel, 13° e 14° sec.; torri di S. Maria a Tauste, S. Pablo di Saragozza ecc.). Nell’Andalusia il nucleo m. segnò il corso dell’architettura sin dal 13° secolo. Una serie di chiese (S. Marco a Siviglia, S ...
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BRIZZI (Brizio), Serafino
OOttani
Figlio di Angelo, nacque a Bologna il 23 maggio 1684, secondo quanto attesta lo Zanotti (II, p. 296), che è la fonte più antica e autorevole. Avviato dal padre allo [...] (queste ultime, eseguite in collaborazione con il figurista Antonio Rossi, sono tuttora in palazzo Albergati a Bologna, in via Saragozza), e perfino a Londra dove ne sarebbero state "mandate più di trenta da un gentiluomo della corte di Giacomo III ...
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TARRACONENSIS, Hispania
G. C. Susini
Provincia romana. - Questo nome divenne ufficiale per l'antica provincia dell'Hispania Citerior solo a partire dal III sec. d. C., quando l'Asturia e la Callaecia [...] pendici della Sierra Nevada, Carthago nova, la vecchia capitale della provincia citeriore, Celsa, sull'Ebro a valle di Saragozza, la stessa Tarragona e ancora di nuovo Valenza. Una colonizzazione altrettanto intensa si svolse in età augustea: basti ...
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mal udente
s. m. e f. Chi è parzialmente privo delle funzionalità uditive. ◆ i nuovi servizi pubblici potranno più facilmente giungere anche ai portatori di handicap. Un esempio concreto è già rappresentato dalla «traduzione in linguaggio...