Vedi TUSCANIA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TUSCANIA (Tuscana - Tuscania)
M. Torelli
Città etrusca sulla riva destra del fiume Marta, sorta al punto di incontro tra le strade che fin dall'epoca etrusca [...] nn. 80-1, pp. 45-6 (Vaticano); n. 85, pp. 48-9 (Roma, Villa Giulia); nn. 126-87, pp. 71 ss. (Tuscania). - Sui sarcofagi fittili non esiste un'opera complessiva; si veda comunque: G. Q. Giglioli, L'Arte etrusca, Milano 1935, pp. 72-73, tavv 391, 2 e ...
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PARIGI
P.F. Pistilli
(franc. Paris; lat. Lutetia, Lutecia Parisiorum)
Città capitale della Francia, situata al centro dell'Ile-de-France, sulle rive del fiume Senna, alla confluenza con i fiumi Marna [...] circostante e, a partire dall'epoca merovingia, al più tardi alla metà del sec. 6°, si ebbe l'idea di fabbricare sarcofagi di stucco, colando il materiale in una doppia cassaforma di assi di legno, le cui tracce rimangono ben visibili sugli esemplari ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Vivere e morire con i miti
Giuseppe Pucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le pareti e i pavimenti delle case romane sono coperti da [...] e che fino all’ultimo le manifesta il suo amore appassionato, anche se questo non basta a impedirne la fine.
Per decorare il sarcofago – custodito al Museo Nazionale Romano – di un figlio e di sua madre è stato scelto il mito di Fedra e Ippolito. La ...
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tomba Luogo, ambiente naturale o artificiale, struttura o complesso architettonico, in cui vengono deposti i resti mortali (cadavere, ossa, ceneri) di una o più persone.
L’antichità
La t. è punto di riferimento [...] anche per le t. imperiali, con tumulo di tradizione etrusca. Più comuni però erano le t. di tipo asiatico, in forma di sarcofagi all’aperto eretti su alta base; vi erano inoltre le t. a edicola o tempietto (heròon) e i colombari. Pareti e volte ...
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(gr. Τάναγρα) Centro della Beozia (Grecia), a E di Tebe, sul luogo dell’antica città omonima che raggiunse il massimo sviluppo in epoca ellenistica e romana. Il periodo miceneo è testimoniato dalle ricche [...] necropoli rinvenute nei dintorni della città, caratterizzate dall’uso, raro sul continente, di deporre il defunto in grandi sarcofagi (larnàkes) di terracotta, decorati sui lati con grandi scene figurate. Già nel sec. 5° a.C. fu una delle città più ...
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CREUSA (Κρέουσα, Κρέοισα, Creūsa)
B. Conticello
3°. - Figlia di Creonte, re di Corinto, moglie di Giasone, dopo che questi ebbe ripudiato Medea.
La vendetta della maga si esercitò su C., cui inviò in [...] . Cratere del Louvre C. A. 2193: A. D. Trendall, Frühitaliotische Vasen, in Bilder Griech. Vasen, Lipsia 1938, p. i, n. 21. Sarcofagi: C. Robert, Die Antiken Sarkophag-reliefs, II, Berlino 1890, ss., p. 62, 196-197; 63, 199; 65, 201; Ch. Urlichs, Ein ...
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È un'antica abbazia cisterciense, posta in un'amena valle tra boschi. Col duomo di Colonia è questo il più puro esempio della grande arte gotica francese su suolo tedesco (1255-1379), ed è stupendo per [...] nobiltà di proporzioni e di struttura. Nell'interno dell'abbazia sono molti importanti sarcofagi del '300. Notevoli le vetrate coeve alla costruzione e quasi integre. ...
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CRISTO
Red.
Non ci è pervenuta alcuna descrizione diretta dell'aspetto fisico di Gesù. I padri della Chiesa (Iustin., Dial., 14, 8; 49, 2; Clem. Alex., Paed., 3, 3,3; Strom., 2, 22, 8; 3, 103, 3; 6, [...] Anche questo simbolo è in rapporto con l'idea della salvezza. Esempi numerosi, tra cui: S. Callisto, A, 2; A, 3, un sarcofago di La Gayolle, uno a Roma in S. Maria Antiqua, ecc. Spesso la raffigurazione è unita a quella del battesimo (S. Callisto, A ...
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ADAMO ed EVA
E. Coche de La Ferté
A. ed E. appaiono nell'arte paleocristiana fin dal III sec.; li vediamo infatti raffigurati già nei dipinti delle catacombe (in quelle di Priscilla prima, e poi in [...] cacciata di A. ed E. dal Paradiso: in questa rappresentazione si vede generalmente anche il Signore (come, per esempio, su un sarcofago del Museo del Laterano, in cui il Signore posa una mano sulla spalla di A.); talvolta invece del Signore c'è un ...
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Egittologo italiano (Vanzone San Carlo, Novara, 1889 - Firenze 1968); prof. nell'univ. di Roma. Tra le pubblicazioni: Il giornale della necropoli di Tebe (1928); Testi demotici (1941); Le sculture del [...] (1951: in collab. con P. Romanelli); Le antichità egiziane del museo dell'Accademia di Cortona (1955); Le casse di mummie e i sarcofagi da el-Hibeh nel Museo Egizio di Firenze (1958); I cimeli egizi del Museo di antichità di Parma (1964); L'archivio ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...