Sistema di composizione musicale, inventato a Vienna da A. Schönberg nei primi anni del 20° secolo. Nella d. i dodici suoni della scalacromatica temperata sono posti in relazione uno con l’altro senza [...] che i loro rapporti siano in alcun modo riferibili a una nota fondamentale (come invece avviene nella tonalità). Il compositore dispone in ordine le note creando una serie, a seconda del suo gusto e della ...
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tromba musica Strumento a fiato, d’ottone, a bocchino, in uso con forme diverse fin dall’antichità più remota per segnali e quindi, a partire dal Rinascimento, come strumento musicale artistico. I perfezionamenti [...] definitiva nell’Ottocento, quando venne inventato il sistema di valvole e pistoni che permette di eseguire tutte le note della scalacromatica. Lo strumento moderno, che può avere un’estensione di più di due ottave e mezza, è munito di tre pistoni ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] e, talvolta, eptatoniche. Un altro sistema trae origine da quello cinese del 6° sec. a.C., costituito da una scalacromatica non temperata composta da dodici semitoni. L’ultimo, infine, è usato esclusivamente nel teatro nō e si fonda su tre suoni ...
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Successione ordinata e continua di elementi, concreti e astratti, dello stesso genere.
Ecologia
Successione delle comunità che si sostituiscono l’una all’altra in una regione. Le comunità di transizione [...] (➔ dodecafonia), l’elemento basilare, formato dal susseguirsi in un determinato ordine dei 12 suoni che compongono la scalacromatica temperata: appare nella forma fondamentale e in quelle per moto retrogrado, per moto contrario e per moto contrario ...
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Zoologia
Formazione di varia configurazione, situata in genere sulla superficie dorsale della testa dei Mammiferi Ungulati: di origine sia tegumentale e cheratinizzata, sia tegumentale e ossea insieme, [...] e tre pistoni. Derivato da quello naturale o da caccia, il c. oggi in uso nelle orchestre riesce a coprire una scalacromatica completa. Sue ulteriori varianti sono il c. inglese (una sorta di oboe basso) e il c. bassetto (o di bassetto, sorta ...
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In una successione ordinata di termini la cui importanza o, nel caso di grandezze, il cui valore varia progressivamente in ordine crescente o decrescente, il posto di ciascuno dei termini in rapporto agli [...] luogo all’equazione: equazione di 1°, 2° grado ecc.
Musica
Ciascuno dei sette suoni di una scala musicale diatonica o dei dodici della scalacromatica. Movimento per g. congiunti è quello di una voce procedente da un g. a uno immediatamente attiguo ...
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Strumento musicale costituito da una serie di corde d’ineguale lunghezza, tese secondo una regolare intonazione fra una cassa di risonanza e una mensola, e che vengono toccate a vuoto col pizzico delle [...] celebri virtuosi: tra questi, G.B. Giacomelli costruì nella seconda metà del 16° sec. un’a. doppia, provvista di scalacromatica. In seguito si pensò invece di modificare l’intonazione stessa delle corde, prima mediante uncinetti a mano (1660), poi ...
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Nell'ultimo ventennio la pratica artistica ha confermato la storica legittimità del movimento che, precorso sotto il segno bachiano da alcuni maestri del primo Novecento (quali M. Reger e F. Busoni), variamente [...] e politonalità, impostate principalmente sulla scalacromatica: forme, codeste, praticate più definito appunto dall'impiego, particolare ed assoluto, dei dodici suoni cromatici, quale dodecafonia (v. in questa App.). L'esclusione tecnica ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] della teoria dodecafonica, che aboliva il concetto di tonalità a favore di una nuova organizzazione dei 12 suoni della scalacromatica. A. Berg e A. Webern proseguirono in tale orientamento applicando la nuova tecnica non solo alle note, ma anche ...
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Musicista (Vienna 1874 - Los Angeles 1951). Si può considerare un autodidatta, sebbene una severissima coscienza artistica e un profondo studio dei classici lo sorreggessero in tale autoeducazione. Il [...] (v.) e un piccolo complesso strumentale. Ma l'esigenza di creare un nuovo ordine tra le dodici note della scalacromatica, dopo l'annullamento dei rapporti tonali classici, condusse in seguito S. all'elaborazione di un complesso di norme, cui ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
cromatico
cromàtico agg. [dal lat. chromatĭcus, gr. χρωματικός, der. di χρῶμα: v. croma] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce ai colori: teoria c., lo stesso che teoria dei colori (v. colore, n. 1 a); diagramma c., rappresentazione di colori...