Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Botta
Gian Paolo Romagnani
Scienziato, medico militare, militante giacobino impegnato come amministratore pubblico nel ‘triennio democratico’, poi notabile napoleonico, infine esule volontario [...] nativi americani nell’affiancare i coloni e sostenere la guerra d’indipendenza dall’Inghilterra; prendendo anche posizione contro la schiavitù dei neri, ben prima che il tema divenisse uno dei nodi dei conflitti americani di metà Ottocento.
Accanto ...
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DE ZERBI, Rocco
Lucia Strappini
Nacque a Reggio Calabria l'11 giugno 1843 da Domenico e da Rosa Cotronei. Il padre, Domenico, avvocato e giornalista dilettante, patriota, e il nonno Rocco, intendente [...] nei decenni successivi da tutti i nazionalisti, bellicisti e imperialisti, è il seguente: "un paese, uscito dalla corruzione e dalla schiavitù e che nell'unica sua prova militare contro lo straniero non fu favorito dalla fortuna né in terra né sul ...
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CHIESI, Gustavo
Bruno Di Porto
Nato il 26 febbr. 1855 a Modena da Guglielmo, capostazione, e da Isabella Marchi, lavorò dapprima come telegrafista nelle Ferrovie mediterranee, per dedicarsi ben presto [...] 1896, alla Società V. Filonardi e C., prima concessionaria. Sul Tempo il C. aveva già affermato che la schiavitù gli sembrava difficilmente estirpabile dalle primitive strutture sociali dell'Africa orientale (La tratta degli schiavi nell'Eritrea, 26 ...
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ZACCARIA, santo
Paolo Delogu
Di origine greca, figlio di Policronio, apparteneva probabilmente ad una delle numerose famiglie che si trasferirono dall'Oriente a Roma tra la fine del VII secolo ed i [...] Le domuscultae vennero invece gestite direttamente, facendole lavorare da contadini dipendenti, organizzati in forme di semi-schiavitù. I raccolti e il bestiame prodotti nelle aziende erano utilizzati direttamente dalla casa papale, oppure destinati ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] servo arbitrio (1525), in cui ribadiva in termini definitivi, e con accenti assai vicini a quelli dell’ultimo Agostino, la schiavitù della volontà umana, l’insondabilità della volontà assoluta di Dio e la doppia predestinazione; ma dall’altra egli si ...
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GONZAGA, Vespasiano
Nicola Avanzini
Nacque a Fondi, nel Regno di Napoli, il 6 dic. 1531. Suo padre era Luigi (detto Rodomonte per la sua prestanza fisica), figlio di Ludovico, signore di Sabbioneta, [...] , Filippo II mandò in Andalusia il fratellastro don Giovanni d'Austria e Ferrante Gonzaga, con l'ordine di ridurre in schiavitù i Mori ribelli. Nel gennaio del 1570 si trasferì egli stesso a Cordova in modo da coordinare meglio le operazioni ...
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GESSI, Romolo
Claudio Moffa
Nacque il 30 apr. 1831 sulla nave che trasportava i suoi genitori da Ravenna a Costantinopoli. Il padre Marco, avvocato, console inglese nell'Impero ottomano, aveva sposato [...] , questo, di cui il G. stesso si dimostra cosciente quando distingue fra la tratta dei neri e la schiavitù domestica, a suo avviso necessaria, e quando cerca di convincere alcuni interlocutori arabi della "prospettiva dei benefici che potrebbero ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] e a servi". In realtà, egli ribatteva, "l'idea liberale trionfa e si perfeziona non con l'uso dello strumento della schiavitù, bensì col negarlo e con lo sforzarsi di spezzarlo e di sostituirlo con altro più congruo" (p. 136).
Per Einaudi, dunque ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] di sterilizzazioni forzate) e poi allo sterminio nei campi, mentre altri (slavi, meridionali) erano destinati a essere ridotti in schiavitù. Un progetto che è stato definito neopagano dalla Chiesa, e che è lontano dalla tradizione cristiana e a essa ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] , «La Civiltà cattolica» lo avrebbe salutato scrivendo tra l’altro: «Il suo nome resterà glorioso per aver liberato Vienna dalla schiavitù economica e politica degli ebrei»23. Alla fine del secolo XIX, Leone XIII aveva nel frattempo rifiutato, in un ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
ciber-schiavitu
ciber-schiavitù s. f. inv. Condizione di schiavitù causata dalla dipendenza dal computer. ◆ viene data la possibilità di «sognare» una vita normale con un programma di computer impiantato nel cervello. Una ciber-schiavitù conosciuta...