La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] proprietà ha giocato un importante ruolo nella conservazione dell'unità politica e culturale al di là dei dialetti, per l'intera è priva di senso dal punto di vista della scienza linguistica e avrebbe potuto condurre a forzature d'interpretazione. ...
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La scienza in Cina: i Ming. Produzione, circolazione e gestione dei testi
Jean-Pierre Drège
Produzione, circolazione e gestione dei testi
Il processo d'innovazione tecnica che aveva interessato il libro [...] zoologia e alla matematica.
L'introduzione delle scienze occidentali, determinata dall'arrivo dei missionari gesuiti alla di questioni scientifiche e tecniche, ma anche di problemi politici. Prima della fine dell'epoca Ming furono pubblicate molte ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La tradizione enciclopedica e la descrizione del mondo...
Baudouin van den Abeele
La tradizione enciclopedica e la descrizione del mondo [...] seguiva il percorso enciclopedico tradizionale attraverso la teologia, la storia e le scienze naturali, il secondo era consacrato all'etica e il terzo alla retorica e alla politica. Il Tesoro fu poi tradotto in molte altre lingue: italiano, catalano ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Le gerarchie del sapere
Jean Jolivet
Le gerarchie del sapere
È impossibile, per diverse ragioni e da vari punti di vista, che le discipline [...] ‒ il diritto e la teologia ‒ ma le priva del loro tradizionale prestigio: fiqh e kalām sono infatti ricondotti alla scienza della politica. Al fiqh sono dedicate solo poche righe, molto generiche, mentre il kalām è esaminato in modo più esteso, ma ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] trattava essenzialmente della filosofia, della medicina, delle scienze matematiche e fisiche e della musica, che non XIII, nonostante le discontinuità culturali e i rivolgimenti politici, soprattutto nelle regioni iraniche di fede sciita travolte ...
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L’università
Roberto Moscati
«L’università è la sola istituzione presente in tutti gli Stati europei con i medesimi obiettivi, simili strutture e una comune cultura. Essa rappresenta una comunità intellettuale [...] dai primordi è il tentativo da parte dei poteri sociali e politici di controllare il sapere. Inizialmente a opera dei due poteri abbassato gli standard di qualità, e l’élite degli scienziati puri non è scomparsa nelle università degli Stati Uniti ...
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civiltà e civilizzazione
Adriano Prosperi
Cultura, civiltà, identità
Cultura, civiltà, identità: tre termini dalle storie diverse e riferiti a contenuti diversi ma che nascono dalla volontà di definire [...] fu proprio nell’epoca delle più radicali divisioni religiose e politiche dell’Europa che si venne definendo l’idea di una dalle mani degli storici a quelle dei filosofi e della nuova scienza che si dedicò allo studio delle culture primitive. Si tratta ...
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metodologia della ricerca storica
Disciplina che è parte integrante della riflessione storiografica, ed è maturata attraverso il dialogo con le altre scienze (antiquaria, filologia, filosofia, studi [...] portatori di una nuova idea di storia che concepiva la politica e la morale in modo autonomo dalla religione, e Vico, lo storico era ormai, a tutti gli effetti, uno «scienziato» (Scienza Nova, 1725) che con metodo rigoroso dava conto delle azioni dell ...
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popolo
Complesso degli individui di uno stesso Paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività etnica e nazionale. [...] fece del p., inteso come universalità degli uomini che compongono la nazione, il «dogma» della sua azione politica. I primi sviluppi di una scienza della società imposero di guardare al p. in tutt’altra prospettiva, fino a chiedersi se il p. fosse ...
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Modernizzazione
Paolo Ceri
Le vie per passare dalla tradizione alla contemporaneità.
Le società, anche le più antiche, non sono mai state statiche. Ma negli ultimi due secoli e mezzo i cambiamenti verificatisi [...] , cioè per influenzare il governo del proprio paese (democrazia).
Grazie ai progressi della scienza, allo sviluppo dell’industria e all’affermarsi di sistemi politici democratici è stato possibile debellare forme storiche di povertà e di malattia; di ...
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politica
polìtica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. politico (sottint. arte); cfr. gr. πολιτική (τέχνη)]. – 1. a. La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione...
politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione dello stato e, in genere,...