Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] dibattito, nella filosofia della scienza anglo-americana, sulla legittimità del principio dell’individualismo metodologico, spesso criticato per l’avvertita impossibilità di ridurre le proprietà dei collettivi al comportamento degli i., in base ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] Darwin. In questi automi, l’organizzazione del sistema è limitata all’origine da regole l’applicazione in relazione al comportamento, piuttosto che a una classe vasta area che si suole denominare ‘scienza cognitiva’), anche se non mancano autorevoli ...
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Capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro. Con questo termine si suole rendere in italiano quello tedesco di [...] la spiegazione, o ‘comprensione’, del suo comportamento) è stata al centro di un significativo quanto vivace dibattito nella filosofia della psicologia e nella filosofia della mente (oggi rientranti nella scienza ...
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Con tale termine (in tedesco Entmythologisierung) R. Bultmann (v. App. III, 1, p. 271) ha indicato - per la prima volta in uno scritto programmatico (Offenbarung und Heilsgeschehen) pubblicato a Monaco [...] l'odierna immagine del mondo, basata nei suoi tratti fondamentali sulle acquisizioni e sui principi metodici della scienza. Anche il esistenza, dal momento che guarda in primo luogo al comportamento dell'uomo moderno e alla possibilità di offrirgli un ...
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Filosofo neopositivista, nato a Wuppertal, Düsseldorf, il 18 maggio 1891. Prof. alle univ. di Vienna (dal 1926), di Praga (dal 1931), di Chicago (dal 1936), di Los Angeles (dal 1954); direttore, con H. [...] senso. Per il C. solo le asserzioni della scienza, in quanto si riferiscono al dato immediato dell alla "sintassi logica" del linguaggio, la semantica (v.) e la pragmatica, o analisi del linguaggio come tipo di comportamento psico-biologico. Il C ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] Sicuramente il suo rango nobiliare lo autorizzava a comportarsi in modo autoritario. Egli aveva al suo servizio Sembra comunque che nessun astronomo del XV sec., così come nessuno dei più importanti filosofi e scienziati dell'epoca, abbia pensato che ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] di definitivo, è mutevole e caduco, e ciò non è altro che la dialettica del finito, mediante la quale il finito, come ciò che è in sé l'altro Marx in termini di scienza positiva. Quel riconoscimento, infatti, avrebbe comportato - come avevano visto ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] di processi naturali, di eventi storici o di schemi di comportamento individuale.
Da questo senso della relatività di tutte le cose oggi nella società abbiano le loro radici nella scienza, come del resto era stato il caso della religione nella ...
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Classi e stratificazione sociale
Frank Parkin
Introduzione
Le teorie delle classi e della stratificazione sociale hanno sempre occupato un posto di primaria importanza nella storia delle scienze sociali [...] tutto il resto. Ciò non sorprende, dal momento che le scienze sociali sono nate nelle società europee in un'epoca di acuto un compenso. In altri termini, l'esercizio del potere comporta una soddisfazione personale sufficiente per motivare gli uomini ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] di questi due modelli (v. Tuck, 1988). La moderna scienza morale hobbesiana accoglie un elenco minimo di diritti e doveri ritengono migliore e di affrontare poi le conseguenze del proprio comportamento.
Sotto alcuni aspetti si può affermare che la ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
ideologìa s. f. [dal fr. idéologie, comp. di idéo- «ideo-» e -logie «-logia»]. – 1. In filosofia, termine coniato dal filosofo fr. A.-L.-C. Destutt de Tracy (1754-1836) per indicare la scienza del pensiero in una prospettiva antimetafisica,...