Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] la sua affermazione a spese del paganesimo. Fino al VI sec. i teologi cristiani mostrarono scarso interesse per le scienze naturali, che restarono apparentemente confinate a un numero sempre più ristretto di pagani che si guadagnavano da vivere come ...
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Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] in moltissime téchnai" (Hippias minor, 369 b) e fornisce un vasto elenco delle cose più notevoli di cui Ippia diceva di avere scienza. L'elenco è incompleto, ma i dati comuni ai tre testi platonici sono: (1) "gli astri e ciò che avviene nei cieli ...
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Scienza greco-romana. Epistemologia e teorie della Natura nell'eta ellenistica
David Sedley
Epistemologia e teorie della Natura nell'età ellenistica
La filosofia ellenistica
Nel IV sec. a.C. Aristotele [...] e in coraggio non era in alcun modo giusto e coraggioso, ma, al contrario, ingiusto e codardo.
Il rifiuto delle scienze pure può spiegare la sorprendente mancanza di attenzione da parte degli stoici per la matematica. Il loro iniziale interesse per ...
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Scienza greco-romana. La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] accordo.
Questi esempi danno un'idea della varietà dei modi in cui il passato può essere presente negli scritti degli scienziati antichi (e in certa misura, anche se meno evidente, nell'effettiva pratica di indagine). Si va dall'influenza implicita e ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] , è un crampo mentale. Ciò mette in forse non una parte ma tutto, cioè non soltanto l’ambito naturale ma tutte le scienze e tutte le opinioni al riguardo per il fatto che tutte fanno uso del movimento. Come, per esempio, le discussioni sui principî ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'eredita preimperiale
Chen Qiyun
L'eredità preimperiale
La Cina è un paese le cui grandi diversità regionali (da un punto di vista orografico, meteorologico, [...] agricolo, ecc.) in epoca preistorica e protostorica hanno accentuato le diversità tra le molte culture locali; la continuità del territorio cinese ha tuttavia permesso di mantenere i contatti, per quanto ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Tre scuole di pensiero
Zheng Jianjian
Marc Kalinowski
Jean Levi
Tre scuole di pensiero
I moisti e il 'Canone moista'
di Zheng Jianjian
Fondatore della scuola [...] gli eventi e di piegarsi all'alea delle circostanze. La conoscenza non rappresenta più l'antico sapere morale né la scienza dei precedenti, ma è l'anticipazione della porzione di tempo più lontana dal presente, elaborata a partire da tenui indizi ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] e XIII; la revisione filologica dei testi a partire dal XV sec. (Lohr 1982). Il momento decisivo per l'introduzione della scienza aristotelica in Occidente fu senza dubbio a cavallo tra il XII e il XIII sec., quando un intero orizzonte culturale già ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] Zhou in un impero centralizzato, nel 221 a.C., si era appena concluso un periodo d''incubazione', nel quale si erano formate le basi e le linee direttive del successivo sviluppo del pensiero cinese. Nel ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] al-Ġazālī, dicendo che tutto ciò che è, o proviene da noi oppure non proviene da noi, ma da Dio o dalla Natura. Poiché ogni scienza ha un suo subiectum, e non c'è niente che non cada in uno dei due membri di quella partizione, la filosofia si divide ...
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scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...
scienziato
agg. e s. m. (f. -a) [der. di scienza]. – 1. agg., raro e ant. Cultore, conoscitore di scienza: a comparazion di lui e degli altri uomini sc. (Boccaccio); Alberto ... divenne molto scienziato (Giraldi Cinzio); anche più raro riferito...