Vescovo di Pistoia e Prato (Firenze 1741 - ivi 1810), fu il maggiore rappresentante del giansenismo italiano. Compiuti gli studî al Collegio romano e all'univ. di Pisa, ordinato sacerdote (1766), visse a Firenze in un ambiente aperto alla contemporanea cultura francese e s'indirizzò rapidamente verso tesi gianseniste e gallicane. Quando poi Pietro Leopoldo sembrò impersonare il principe "illuminato", ...
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POGGI, Giuseppe
Ettore Rota
Giansenista, seguace di ScipioneDe' Ricci, democratico del periodo napoleonico. Nato a Piozzano, nel Piacentino, il 21 agosto 1761, compie i primi studî nel ginnasio di [...] Foggini e di Giovanni Amaduzzi, gli assidui di casa Bottari. Da Roma passa a Firenze e a Pistoia, ospite del vescovo ScipioneDe' Ricci nella villa di Iggio. Lo studio della teologia agostiniana lo richiama a quello delle Pandette: e nel P. si viene ...
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RICCI, Lorenzo
Sabina Pavone
RICCI, Lorenzo (de’). – Nacque il 1° agosto 1703 a Firenze da Guido e da Elisabetta Gianni. Suo fratello maggiore era Corso, canonico della cattedrale di Firenze, mentre [...] ; [C. Borgo], Memoria cattolica da presentarsi a Sua Santità, opera postuma, Cosmopoli 1780, pp. 154-156; L. De Potter, Vie et mémoires deScipiondeRicci, I, Paris 1826, pp. 198-246; Lettere, bolle e discorsi di fra Lorenzo Ganganelli (Clemente XIV ...
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DE VECCHI, Fabio
Marina Caffiero
Nacque a Siena il 22 genn. 1745 in una ricca famiglia del patriziato locale, da Giuseppe e da Maria Maddalena Rucellai.
Compiuti i primi studi nella città natale, entrò [...] 175 s., 181 s., 190, 194, 198, 220 s., 227 s., 267, 294 s., 311, 315, 319, 333, 336 s., 357; Memorie di Scipionede' Ricci vescovo di Prato e Pistoia scritte da lui medesimo e pubblicate con documenti da A. Gelli, Firenze 1865, I, pp. 25, 43 s., 140 ...
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DE GREGORI, Stefano
Giovanni Assereto
Incerte sono le notizie relative alla nascita: il censimento del 1808 lo dice nato nel 1763, ma tace sul luogo; E. Codignola parla, dubitativamente, di Recco (prov. [...] ne rallegrava infatti E. Degola, scrivendo a Scipionede' Ricci che "la teologia del Seminario genovese è , II, Genova 1867, pp. 54, 167, 202, 237, 285; A. De Gubernatis, E. Degola, il clero costituz. e la conversione della famiglia Manzoni, Firenze ...
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Erudito (Savignano di Romagna 1740 - Roma 1792). A Roma dal 1762, si dedicò a ricerche nei campi più diversi, fu prof. di greco alla Sapienza (1769), poi al Collegio Urbano di Propaganda Fide (1780); entrò [...] iunioris et Valentiniani III, 1767) e canonico, di filosofia. Intrattenne un vasto carteggio, di notevole interesse storico, con i principali esponenti del giansenismo (Scipionede' Ricci e il gruppo dei giansenisti pavesi) e dell'anticurialismo. ...
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PISTOIA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Carlo PIETRANGELI
Quinto SANTOLI
Adelmo DAMERINI
Città della Toscana, fra le più importanti dal punto di vista storico ed artistico [...] Leopoldo dal 18 al 28 settembre 1786, e si svolse in 7 "sessioni" sotto la presidenza del vescovo di Pistoia, Scipionede' Ricci, che lo aveva convocato (con la pastorale del 31 luglio) "per ripurgare la Chiesa dalle sozzure". Da quando era divenuto ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] col caratteristico istituto della Legazia apostolica in Toscana per opera di Leopoldo I che - esortato dal famoso vescovo Scipionede' Ricci - cercò di attuare un vero assetto di Chiesa di Stato spingendo l'intromissione statale fino in materia ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] riforme ecclesiastiche, che portarono a qualche conflitto con la Chiesa, anche perché ispirate dal vescovo di Pistoia Scipionede' Ricci, fattosi promotore di un movimento giansenista, che ebbe larghe ripercussioni in Toscana e fu condannato dal papa ...
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È termine convenzionale per disignare il periodo che si suole delimitare con le date del 1660 e del 1789, tenendo presente quella ch'è la caratteristica di molti stati d'Europa, in primo luogo la Francia, [...] augmenterons-nous la puissance, l'agran-disement et l'abondance de l'État, dice appunto Colbert.
La Francia riprende l e di Giuseppe Zola; a Pistoia, la sede vescovile di ScipionedeRicci; a Pisa, l'università di Vincenzo Palmieri; è in queste ...
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