Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino, usata in italiano in latinismi, grecismi e altri prestili non del tutto adattati.
Linguistica
La x corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava [...] non si incontra mai in parole di tradizione ininterrotta, ma nelle stesse parole dotte è sostituito il più delle volte, anche nella scrittura, da una semplice s, doppia o scempia secondo i casi. In parole popolari, l’x latino è continuato da s se ...
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Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] . Il primo testo da Urkiš (Tišari) sull'alto Tigre risale al 24° o 23° secolo a. C.; altri testi in varie scritture cuneiformi e in continuo aumento provengono nel 2° millennio da Mari, el-Amarna, Boǧaz-Köy e Ugarit. A Ugarit, oltre a 'lessici ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] e il veneziano «La Donna galante ed erudita». È su queste pagine che si fanno strada modalità più moderne di scrittura, determinate da esigenze di rapidità ed economia, oltre che di più larga fruibilità, che impongono un periodare più agile, lontano ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] , però, rimangono e se ne accentuano di nuovi. Resta il problema dei semicolti, più soggetti a ricalcare la scrittura sull’oralità, con conseguente risalita nello scritto di lettere doppie indebitamente distribuite. A questo si aggiunge, quanto mai ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] , rispettivamente paradiso e inferno), e il milanese Bonvesin da la Riva, il cui libro più noto è quello delle Tre scritture, che ha per tema l’oltretomba, materia che sarà poi di Dante. La letteratura religiosa ebbe dunque i suoi inizi negli ...
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I nomi dei secoli possono essere indicati da un numerale cardinale oppure da un numerale ordinale (➔ numerali). Oltre che con la normale trascrizione alfabetica, i nomi di secoli indicati da un numerale [...] aggiunto che spesso l’anno è usato anche, impropriamente, come punto di riferimento per indicare un secolo; per es., in Italia la scrittura apparve nel 700 a.C. [ovvero nell’VIII sec. a.C.]; l’Italia del 1600, ecc.
I numerali ordinali sono usati per ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] che è identica alla terza persona dell’indicativo (salvo per dire) e vuole come questa il r., espresso anche dalla scrittura nella composizione con particelle enclitiche (es., vammi, dammi, dimmi, fammi, stammi); e una forma più moderna va’ o vai, da ...
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Centro in prov. di Rieti, nel comune di Fara in Sabina, famoso per l’abbazia fondata nel 680 da Tomaso di Moriana, protetta dai Longobardi e quindi dai Franchi. Il periodo di splendore avuto sotto i Carolingi, [...] 16° sec.) che ne modificarono l’orientamento e l’aspetto.
Nel suo scriptorium si adoperò nei sec. 11°-12° la scrittura farfense (maiuscola o minuscola), uno dei pochi tipi noti di maiuscola carolina italiana, che si collega alla cosiddetta minuscola ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] italiano si ebbero già in pieno Ottocento grazie alla diffusione della stampa popolare. È il caso dei nipponismi nella scrittura brillante delle rubriche del giovane ➔ Gabriele D’Annunzio su «La Tribuna» di Roma (Trifone 1991; Mancini 2009) o nelle ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] posta elettronica (Russo Cardona & Volterra 2007). L’italiano è tra le due lingue quella che possiede un sistema di scrittura e con cui si accede all’istruzione, alla cultura e più in generale all’informazione (Fontana 2009); ha status e funzioni ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.