Centro in prov. di Rieti, nel comune di Fara in Sabina, famoso per l’abbazia fondata nel 680 da Tomaso di Moriana, protetta dai Longobardi e quindi dai Franchi. Il periodo di splendore avuto sotto i Carolingi, [...] 16° sec.) che ne modificarono l’orientamento e l’aspetto.
Nel suo scriptorium si adoperò nei sec. 11°-12° la scrittura farfense (maiuscola o minuscola), uno dei pochi tipi noti di maiuscola carolina italiana, che si collega alla cosiddetta minuscola ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] des Arts et des Traditions Populaires al Palais de Chaillot di Parigi, così come le scoperte di nuovi testi e di nuove scritture (da quelle delle epigrafi non decifrate nella valle dell'Indo, nel 1921, alle tavolette minoiche di Pilo nel 1938, dai ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] all’opzione secondo cui Edessa sarebbe il più probabile centro di irradiazione del cristianesimo siriaco. L’opera di traduzione delle Scritture di Israele, condotta per fasi successive tra la fine del I e il II secolo, potrebbe essere avvenuta per la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Per una storia della scienza in Italia: realtà nazionale e slancio cosmopolitico
Antonio Clericuzio
Saverio Ricci
Diversamente dalla storia della letteratura, fenomeno storico che ha nella lingua [...] il mondo; e si era d’altra parte già al tempo in cui la formalizzazione del linguaggio cominciava a rendere la scrittura scientifica un universo rotante attorno a formule e simboli indipendenti dalle lingue naturali; a queste sarebbe restato il ruolo ...
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EMO, Giovanni
Renata Targhetta
Ultimogenito di Pietro di Gabriele e di Fiordiligi Valmarana di Prospero, nacque a Venezia il 16 sett. 1670. Il padre, che apparteneva al ramo di S. Maria dei Servi, percorse [...] Terraferma, magistratura che occupò costantemente per il secondo semestre di un intero decennio, alternando le mansioni di savio alla Scrittura con quelle di cassiere del Collegio.
L'E. ebbe modo cosi di conoscere da vicino gli uomini, le istituzioni ...
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BIANCO (Bianchi, de' Bianchi), Vincenzo
Gino Benzoni
Giorgio Stabile
Nacque a Venezia il 4 marzo 1583; suo padre, Alvise di Girolamo, era "contador" all'Ufficio dell'Uscita, la madre, Lucrezia, figlia [...] nel discorso i più vistosi e persistenti difetti del giovanissimo autore: una malcelata presunzione, una vena enfatica di scrittura che si svolge in generiche volute oratorie, in insipide antitesi, in stucchevoli iperboli. Ma il Panegirico fu ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Falisci
Mauro Cristofani
I falisci
Gente dell’Italia preromana (gr. Φαλίσκοι; lat. Falisci) che occupava una zona poco estesa del Lazio, costituita da pianori tufacei [...] regione del basso Tevere in età preistorica. Documentata epigraficamente a partire dalla metà del VII sec. a.C. da una scrittura derivata da quella degli Etruschi, ma con alcune modifiche, essa riflette, come il dialetto di Capena, che deriva invece ...
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DEL BENE, Tommaso
Paola Benigni
Ultimo discendente di un'illustre famiglia fiorentina, nacque presumibilmente a Firenze, il 9 novembre (del) 1652 da Giulio di Francesco, colonnello della fanteria italiana [...] sul cerimoniale in uso presso la corte pontificia e nel gennaio del 1687 inviò al cardinale Francesco Maria una "voluminosa scrittura politica e cirimoniale". Tuttavia è solo nel dicembre del 1690, quando era già gentiluomo di camera, che gli venne ...
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LOTTI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque a Barberino di Mugello nel 1444 circa da Andrea di Lotto di Salvi, piccolo proprietario-coltivatore, che saltuariamente faceva anche il mulattiere sui valichi appenninici [...] lo stesso incarico per il figlio Lorenzo, esercitando in pieno le funzioni del cancelliere - redazione delle lettere e delle altre scritture -, ma anche il ruolo di mediatore tra Lorenzo de' Medici e i vari clienti, postulanti e collaboratori. Una ...
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Alamanni
V. Bierbrauer
K. Bierbrauer
INQUADRAMENTO GENERALE
di V. Bierbrauer
Popolazione germanica, menzionata per la prima volta come gens populosa nell'anno 213 d.C. dalle fonti romane riguardo al [...] in uso dal 760 ca. fino all'820-830, poi sostituita dalla minuscola carolina. Centri principali di produzione di questo tipo di scrittura erano le abbazie di San Gallo e di Reichenau, cui se ne aggiunsero altri dei dintorni del lago di Costanza, non ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.