ERIZZO, Giusto Antonio
Giuseppe Gullino
Secondogenito di quattro maschi, nacque a Venezia il 30 ag. 1679 da Battista di Giacomo e da Giulia Belegno di Giusto Antonio del procuratore Paolo. La famiglia, [...] (1737-38), aggiunto alle Beccarie (1737-39), membro del Consiglio dei dieci e inquisitore di Stato (1738-39), regolatore alla Scrittura (1740-42), membro della zonta del Senato (1741-42, e ancora nel 1742-43), provveditore sopra Beni inculti (1742 ...
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Amalfi
Gerardo Sangermano
Attestata per la prima volta alla fine del VI sec. come castrum e sede vescovile, Amalfi si emancipò da Napoli, costituendosi in ducato autonomo, intorno alla metà del sec. [...] il secondo decennio del secolo. Nel 1220 Federico ordinò di redigere gli atti stipulati a Napoli, Sorrento e Amalfi in scrittura comune, più semplice e leggibile, a opera di notai nominati dallo stesso sovrano, ma la prescrizione, pur ripresa nelle ...
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DUODO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Primo dei quattro figli maschi di Pietro di Girolamo, del ramo principale della casata, quello di S. Maria Zobenigo, e di Chiara Foscarini di Nicolò di Alessandro, nacque [...] in Arch. di Stato di Venezia, Capi del Consiglio dei dieci. Lettere di rettori, b. 176, nn. 172-208; per la scrittura sugli "orsogli", Ibid., Cinque savi alla Mercanzia s. II, b. 117, sub die; sull'ambasceria spagnola, Ibid., Senato. Dispacci Spagna ...
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Protestantesimo. La Riforma
Gianni Long
Gli inizi della Riforma
La Riforma protestante fu l’avvenimento più importante del 16° sec. e si fa risalire all’affissione delle celebri tesi di Lutero nel 1517. [...] i concili «della cristianità indivisa», accolti anche dagli ortodossi), poiché contengono «solo una pura ed evidente interpretazione della Scrittura». Gli altri concili, la patristica e tutta la storia della Chiesa vanno esaminati alla luce della ...
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GRIMOALDO Alferanite
Hubert Houben
Dal cosiddetto Anonimo Barese sappiamo che era figlio di un tal Guaranga; nei documenti egli viene chiamato "Grimoaldus Alferanites". Proveniva probabilmente da una [...] trovassero (ibid., V, n. 68). Eloquente per le alte aspirazioni di G. è una pergamena di colore blu con scrittura in oro, forse ispirata alle pergamene purpuree degli imperatori bizantini, in cui egli si intitolò come "Grimoaldus Alferanites gratia ...
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BONAVENTURA di Benvenuto
Roberto Abbondanza
Notaio folignate, è l'autore della più antica fonte cronistica della storia della sua città. Nell'Archivio com. di Foligno (oggi nella locale Sez. di Archivio [...] prima persona. Agli argomenti forniti dal Faloci-Pulignani per stabilire l'autografia del codice, si può aggiungere che la scrittura di quest'ultimo coincide perfettamente con quella della pergamena n. 8 dell'Archivio comunale, che è l'atto originale ...
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CALCO (Calchi), Pietro Antonio
Enrico Stumpo
Nacque a Milano nel 1578 da Sigismondo, feudatario di Pozzolo e Rosate e avvocato del Regio Fisco.
Dedicatosi agli studi di diritto si addottorò a Milano [...] capienda erano tese a mostrare, contro l'opinione comune, che nel sordomuto esisteva una mente esprimibile attraverso la scrittura e la lettura, confortando così i primi tentativi di dare un'istruzione ai sordomuti, sull'esempio di quanto aveva ...
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(lat. Visigothi) Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Origini ed espansione in Occidente
I V., secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia [...] fino ai Pirenei: solo singoli gruppi di V., rifugiatisi nelle montagne delle Asturie, riuscirono a mantenere l’indipendenza.
Scrittura visigotica Usata nei manoscritti spagnoli dei sec. 8°-12°, è così detta perché i caratteri distintivi si vennero ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] tonde o quadre). Si segna di solito un p. al termine di una parola abbreviata (seg.=seguente; p. es.=per esempio).
Nella scrittura greca un p. in alto (p. segnato in corrispondenza della parte più alta di una lettera) ha il valore che hanno nell’uso ...
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Dinastia turca musulmana, che nel sec. 11° riunì sotto il suo dominio la Persia, la Mesopotamia, parte dell’Asia Minore e la Siria, e sulla fine di quel secolo si spezzò in vari rami tra loro indipendenti. [...] l'epoca selgiuchide, con caratteri stilistici particolari nell'architettura e nelle decorazioni. Ebbero sviluppo anche la calligrafia (scrittura tonda naskhī), la miniatura (Baghdād), l'arte dei metalli (Mossul), la ceramica (ar-Rayy), la produzione ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.