Z
- Ultima lettera dell'alfabeto latino e dell'italiano, che corrisponde alla ζ dell'alfabeto greco. Il posto che questo segno occupa nella serie latina è dovuto al fatto che esso non esisteva fino al [...] , fu allungato in giù il tratto orizzontale inferiore, dando origine alla forma ʒ, che si usa accanto all'altra nella scrittura corsiva. La cediglia (dallo spagnolo cedilla "piccola zeta") era in origine appunto una piccola z scritta sotto la c ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] mai morto amore» (VII, 31).
Lo stile nominale si manifesta anche come addensamento della presenza del nome. In effetti la scrittura di Galileo è fittissima di nomi, in particolare di nomi che esprimono un concetto verbale. Quando scrive: «E per più ...
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Parola o frase che s’interpone nel discorso, interrompendone il senso e talora anche il costrutto, per aggiungere un chiarimento o una precisazione, per fare un’osservazione, un rinvio (anche alle note [...] piè di pagina), per una momentanea digressione ecc.
Ciascuno dei due segni grafici entro cui viene incluso l’inciso nella scrittura, o una serie di operazioni nelle espressioni matematiche.
Linguistica
Oltre alle p. tonde ( ) che includono l’inciso ...
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L’a capo (o accapo, nome maschile invariabile) si ha quando in un testo scritto la frase è seguita da uno spazio bianco fino alla fine della riga. Spesso, ma non necessariamente, la riga di testo successiva [...] (termine che, come nota l’autore, era allora un tecnicismo della tipografia: «Così chiamo con gli stampatori il tornar la scrittura da capo»), il Bartoli osserva che gli antichi non usavano l’a capo e che, viceversa, alcune lettere commerciali d ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] comico, in cui spiccarono le commedie del milanese Carlo Maria Maggi, infiammate di satira morale.
Al di fuori della scrittura colta si riscontrano varie zone di approssimazione alla norma toscana, con vari gradi di compromesso tra il nuovo codice e ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] a puro scopo didattico, per indicare le vocali nei paradigmi della sua grammatica erano collocati sulla stessa riga di scrittura dei segni consonantici: risultati inaccettabili per il senso di reverenza verso il testo consonantico che caratterizza le ...
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-EARE, VERBI IN
I verbi regolari in -eare, cioè della I coniugazione (-are) con ➔radice che termina in -e, mantengono la e anche quando, nelle varie forme del futuro e del condizionale, questa si trova [...] un’altra e
delineare ▶ delineeremo (non delineremo)
delineare ▶ delineerei (non delinerei)
La grafia con una sola e, che pure s’incontra talvolta nella scrittura meno sorvegliata, è dunque da considerarsi errata.
VEDI ANCHE coniugazione ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Françoise Bottéro
Lo studio della lingua: l'unificazione della scrittura e i dizionari
Per [...] sviluppato ciascuno una propria grafia, nel 221 a.C. Li Si, il ministro dell'imperatore Shi Huangdi, impose l'unificazione della scrittura in tutto l'Impero, ormai saldamente nelle mani dei Qin, con un decreto che proibiva l'uso di tutti i caratteri ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] ). L’alfabeto fonetico prescinde infatti dai sistemi ortografici in uso nelle lingue: per questo motivo è l’unica forma di scrittura che non crei ambiguità o ridondanza.
L’esigenza di un sistema di codifica fonetica, avvertita dai linguisti sin dalla ...
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Scrittore, giornalista e critico letterario (n. Alessandria 1961). Collaboratore de l'Europeo, del supplemento domenicale de Il Sole 24 Ore, de L'espresso, l'Unità, Panorama e Radio Due, attualmente collabora [...] the Web. Dal 2007 dirige la Scuola superiore di Giornalismo della Luiss di Roma e per molti anni ha tenuto corsi di scrittura creativa. Oltre che per l'intensa attività di critico letterario, si è affermato nella narrativa con testi in cui si fondono ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.