Economista e uomo politico italiano (Palermo 1810 - Venezia 1900). Di profonda fede liberale e di potente ingegno, è il più autorevole rappresentante della scuola classica in Italia.
Vita
Incarcerato [...] di passaggio fra la teoria classica del valore, basata sull'oggettivo costo di produzione, e quella soggettiva della scuolaaustriaca, fondata sull'utilità marginale. Importanti anche le Lezioni di economia politica (ed. crit. 1935), i molti articoli ...
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Economista italiano (Modena 1865 - Firenze 1944); docente di scienza delle finanze e di economia politica nelle univ. di Siena (1889) e di Napoli (1899-1938); socio nazionale dei Lincei (1913-38). Seguì [...] le teorie classiche integrandole con i risultati più sicuri della nuova scuolaaustriaca e contribuì alla diffusione in Italia dell'indirizzo soggettivistico. Accanto ad opere teoriche, analitiche (Teoria del valore, 1889; Teoria economica delle ...
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Economista (Vienna 1899 - Friburgo in Brisgovia, 1992). Esponente di rilievo della scuola economica austriaca, ne ha sviluppato gli indirizzi teorici collegando le teorie dei prezzi, del capitale, del [...] alle intense ricerche nel campo della metodologia della scienza: approfondendo l'impostazione soggettivistica tipica della scuolaaustriaca, H. giunge al rifiuto del cosiddetto "metodo scientifico" applicato alle scienze empiriche e sposta sempre ...
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Uomo politico sovietico (Mosca 1888 - ivi 1938), diciottenne aderì al bolscevismo; fu relegato a Onega nel 1910, poi andò all'estero, ove entrò in relazione con Lenin e, rientrato in Russia nel febbr. [...] del marxismo (Političeskaja ekonomija rant´e "L'economia politica del rentier", 1919, contro la cosiddetta "scuolaaustriaca"; Teorija istoričeskogo materializma "Teoria del materialismo storico", 1921, contro K. Kautsky; Imperializm i nakoplenie ...
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Economista (Nowy Sącz, Galizia, 1840 - Vienna 1921), professore all'univ. di Vienna dal 1873 al 1903; socio straniero dei Lincei (1899). Il suo nome è soprattutto legato a un contributo di tipo analitico, [...] -Bawerk e in F. von Wieser alleati di pari valore, e la loro collaborazione dette vita a quella scuolaaustriaca o viennese che lentamente conquistò con le premesse fondamentali il mondo scientifico dell'economia. Rilevanti sono anche i contributi ...
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Economista (Brno 1851 - Kramsach 1914), appartenne con K. Menger e F. von Wieser alla cosiddetta scuolaaustriaca o marginalistica. Insegnò a Innsbruck (1881-1885) e Vienna (dal 1905). Socio straniero [...] dei Lincei (1911). Insieme col suo maestro K. Menger e con. F von Wieser, va considerato fondatore della scuolaaustriaca o viennese dell'economia, incentrata sul principio dell'utilità marginale. Grande notorietà hanno le sue teorie dell'interesse e ...
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Economista e filosofo (Liverpool 1835 - Galley Hill, Kent, 1882). Pienamente aderente all'etica utilitaristica, il suo pensiero esercitò profondi influssi, soprattutto in Inghilterra. La sua teoria economica, [...] imperniata sul concetto del grado finale di utilità - il principio dell'utilità marginale decrescente della scuolaaustriaca, al quale, peraltro, J. arrivò indipendentemente - rappresenta uno spostamento dell'angolo visuale dell'indagine economica, ...
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Economista (Görlitz, Slesia, 1902 - Princeton, New Jersey, 1977), naturalizzato statunitense nel 1944. Appartenne alla scuolaaustriaca e fu prof. nell'univ. di Vienna (1929-38) e direttore dell'Istituto [...] austriaco di ricerche sui cicli economici (1935-38) e della Zeitschrift für Nationalökonomie (1929-38); emigrato nel 1938 negli USA ha da 1936-46). Orientato verso il positivismo logico della scuola di Chicago, ritenne l'economia una scienza empirica ...
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Economista austriaco (Vienna 1879 - ivi 1955), prof. nelle univ. di Praga, Graz e Vienna. Discepolo di F. von Wieser, fu tra i principali esponenti della scuolaaustriaca e delle teorie marginalistiche. [...] Fu il primo a introdurre con chiarezza il concetto di pianificazione in economia; criticò le tavole di K. Menger e il sistema di J. M. Keynes. Opere principali: Eine neue Grundlegung der theoretischen ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...