I rappresentanti del movimento filosofico iniziato nell’età di Socrate da Antistene e perpetuatosi in tutto lo sviluppo della cultura antica. Il nome deriva dal ginnasio di Cinosarge, il luogo di riunione [...] la παρρησία, la libertà di linguaggio e di giudizio, è scuola di dura sincerità morale.
La scuolacinica ebbe una vita lunga, mantenendo una sua propria fisionomia accanto alla scuola stoica e protraendosi fino al 4°-5° sec. d.C. Letterariamente ...
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Filosofo (n. forse 436 a. C.), fondatore della scuolacinica, vissuto circa settant'anni. Discepolo prima di Gorgia e poi di Socrate, tenne scuola dopo la morte di questo nel ginnasio di Cinosarge. Sembra [...] abbia scritto diverse opere. Difficile è stabilire che cosa spetti ad A. nell'elaborazione delle dottrine della scuolacinica; assai celebre è la critica che gli viene attribuita della dottrina platonica delle idee ("Platone, vedo il cavallo ma non ...
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Filosofo della scuolacinica, vissuto tra la seconda metà del sec. 4° e la prima del 3° a. C. Scolaro del peripatetico Teofrasto, fu poi attratto al cinismo da Cratete. Gli è attribuita l'opera Χρεῖαι [...] ("Motti giovevoli"), perduta. Suo discepolo fu Menippo di Gadara ...
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Scrittore e filosofo greco (sec. 3º a. C.) di Gadara, detto anche di Sinope, dalla città in cui visse schiavo prima di essere liberato. Fu tipico esponente della scuolacinica, con la sua critica demolitrice [...] di ogni dogma filosofico e scientifico e di ogni idea preconcetta. È famoso per il particolare genere di satira, che da lui prese il nome di menippea. Delle sue opere, per noi perdute, si ha l'imitazione ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuolacinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] tanto per gli individui quanto per i popoli, la scuola del diritto naturale, pur non disconoscendo le distinzioni nazionali tentativo di reinterpretazione settecentesca del cosmopolitismo della scuolacinica antica. Ovviamente, nella cultura del ...
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Vedi ANTISTENE dell'anno: 1958 - 1994
ANTISTENE (᾿Αντισϑένης, Antisthånes)
L. Laurenzi
Filosofo ateniese (445-365 a. C.), fondatore della scuolacinica, scolaro di Socrate. Il suo ritratto è noto da [...] un'erma con iscrizione autentica trovata nella cosiddetta Villa di Bruto presso Tivoli, ora nei Musei Vaticani, replica, insieme con altre nove, di un archetipo ellenistico.
L'archetipo doveva essere una ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] apatia’ e di ‘indifferenza’ proprio dell’ascetismo rigoristico dei cinici, che nelle sue premesse teoriche e storiche gli era invece Contro la dottrina hobbesiana reagirono gli esponenti della scuola neoplatonica di Cambridge e R. Cumberland, il ...
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Bioetica
J. Robert Nelson
sommario: 1. Un ambito recente di studio e di discorso: a) definizione e ambito; b) organizzazioni e istituzioni. 2. Criteri e metodi: a) i quattro principî canonici; b) i [...] Glanville Williams e St. John Stevas. Un medico della scuola di medicina di Harvard, Henry K. Beecher, aprì la : esso indica beneficenza, autonomia e giustizia, oppure una cinica inosservanza della legge morale statuita e della compassione umana. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] , i maggiori scrittori di una borghesia non cinica, consapevole della moralità del lavoro e della serietà punto di vista teoretico-gnoseologico, e ai saggi dell’allievo Villari, La scuola e la questione sociale in Italia (1872) e La storia è una ...
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stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...] esercitata sulla cultura romana. Il terzo e ultimo periodo della scuola, denominato anche s. tardo o dell’ultima stoa, si si caratterizza per la sintesi di motivi desunti dalla tradizione cinica e di dottrine della prima stoa. Seneca, Epitteto e ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
antibuonista
(anti-buonista), s. m. e f. e agg. Chi o che non si conforma all’esibizione di buoni sentimenti. ◆ L’Italia è all’avanguardia di questo ritorno militante alla naturalezza della disuguaglianza di fronte alla legge, del disprezzo...