giottéschi, artisti Collaboratori ed epigoni trecenteschi diGiotto. Fin dal secondo-terzo decennio del 14° sec. nuclei di a.g. si formarono nei centri più importanti d'Italia. Il gruppo evidentemente [...] , dove Giotto aveva lavorato negli ultimi anni, si assistette al fiorire di lavori di sensibilità giottesca, come appare evidente negli affreschi di S. Lorenzo e di S. Pietro a Maiella. Di notevole importanza fu anche la scuola riminese, legata ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] , sembra entro la corrente trecentesca italiana), la maniera dell'affresco non dovette differire di troppo dalla toscana anche pei rapporti diretti con la scuoladiGiotto. Giovanni da Milano (affreschi affini ai suoi a Mocchirolo e a Lentate, suoi ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] professionale delle arti decorative e industriali a Santa Croce o la Scuoladi disegno industriale a Sesto Fiorentino voluta da Giovanni Ginori, che dell'industria artigianale di alto livello era uno dei massimi esponenti), da cui uscivano artigiani ...
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Pittore fiorentino. Operò nella prima metà del sec. XIV. Tra i pochi dati biografici di lui noti è da ricordare che nel 1346-47 dipinse una Madonna per Orsanmichele. Molte sue opere, datate e firmate, [...] . Da principio appare legato all'arte diGiotto (affreschi primitivi nella cappella Pulci in S. Croce, Madonna tra due Santi del 1328, agli Uffizî).
Poi, in una larga produzione di piccole immagini sacre, brillanti di tinte preziose accordate in un ...
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CAPANNA, Puccio
F. Todini
Pittore attivo ad Assisi e a Firenze nella prima metà del sec. 14°, seguace diGiotto, riconosciuto dalla critica moderna come uno dei maggiori artisti del Trecento.Vasari [...] Figline' a Giottino, JBerlM 5, 1963, pp. 14-43: 26 n. 12; M. Boskovits, La ScuoladiGiotto (I maestri del colore, 248), Milano 1968; U. Procacci, in The Great Age of Fresco. Giotto to Pontormo, cat., New York 1968, pp. 60-62, nr. 4; P. Scarpellini ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] nel secondo gruppo il fatto nuovo è offerto dall'influsso italiano e della scuoladiGiotto in particolare. Un secondo caso di italianismo è rappresentato dalla Crocifissione aggiunta, probabilmente a Norwich, al Salterio Gorleston (Londra ...
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GIOTTINO
C. De Benedictis
(o Giottodi maestro Stefano)
Nome tradizionale, documentato solo a partire dal sec. 15°, del pittore Giottodi maestro Stefano ricordato in due documenti trecenteschi: nel [...] nell'ambito della scuoladiGiotto, come il contributo alla pittura dell'Italia settentrionale; a lui riconfermava l'Assunta del Camposanto di Pisa e gli affreschi di Chiaravalle Milanese, ora ritenuti di un anonimo lombardo di primo Trecento.Messe ...
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GIOTTOdi Bondone
Pietro Toesca
Pittore, architetto e plastico. Nacque (è incerto se presso Vespignano, in Mugello, o a Firenze) nel 1266, come s'induce dai versi del banditore e cronista fiorentino [...] negati perfino alla scuola fiorentina (Wickhoff, ecc.), sono la pietra di saggio, e di scandalo, nel ; J. Gy.-Wilde, Giotto-Studien, in Wiener Jahrb. fur Kunstg., n. s., VII (1930), pp. 45-94; F. I. Mather, Giotto and the Stigmatization, in ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] termine cronologico più accreditato per l’avvio dell’avventura umana diGiottodi Bondone, poiché lo scrittore fiorentino Antonio Pucci, nel suo – relegata incredibilmente in passato al rango di lavoro discuola – si avverte ancora molto forte il ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] della scuoladi P. Cavallini; S. Lorenzo, dove si trovava il S. Ludovico da Tolosa di S. Martini (Museo di Capodimonte); pochi resti di affreschi in Castel Nuovo testimoniano la presenza diGiotto e di Maso. Nel duomo notevoli un mosaico di Lello ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...