cirenaica, scuola
Denominazione con la quale viene indicato un indirizzo filosofico greco di derivazione socratica e sofistica, i cui membri sono detti cirenaici. Tale denominazione deriva dalla patria [...] di piacere e di dolore. L’etica c. – e qui sta uno dei maggiori punti di contatto con la scuolacinica – si risolve dunque nella sostanziale svalutazione di ogni realtà (legge, famiglia, Stato, religione) che superi il puro interesse individuale ...
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eristica
Arte del disputare (in greco ἐριστική τέχνη) attraverso schermaglie dialettiche volte a far prevalere la propria tesi, indipendentemente dal suo contenuto di verità. L’accezione negativa con [...] divenuta «una moda». Nel corso della storia della filosofia greca sono stati definiti eristici anche gli esponenti della scuolacinica e della megarica, questi ultimi considerati gli eristici per antonomasia da Diogene Laerzio; nei primi l’evoluzione ...
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PRASSITELE (Πραξιτέλης, Praxitĕles)
Carlo Albizzati
Si contano sei scultori greci di questo nome.
1. Ateniese, del demo di Eiresidai, come i suoi discendenti, padre di Cefisodoto seniore, avo dell'omonimo [...] in marmo, e a Delfi un'altra effigie sua, in bronzo dorato, nota per il motto d'un filosofo di scuolacinica, Cratete (Diogene, secondo Diogene Laerzio, VI, 60) che la chiamò "monumento dell'incontinenza dei Greci". Plinio (XXXIV, 70) menziona ancora ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuolacinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] tanto per gli individui quanto per i popoli, la scuola del diritto naturale, pur non disconoscendo le distinzioni nazionali tentativo di reinterpretazione settecentesca del cosmopolitismo della scuolacinica antica. Ovviamente, nella cultura del ...
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megarica, scuola
Locuz. con la quale si designa il gruppo di pensatori che – secondo uno schema dossografico delineato già dagli antichi e ormai per lo più considerato artificioso – seguirono l’indirizzo [...] di ogni forma di logica discorsiva, sostenendo la validità del solo giudizio di identità; nel suo ideale di apatia e di autosufficienza una parte di storiografia ha creduto di rintracciare un elemento di contatto con la scuolacinica (➔ cinici). ...
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Vedi ANTISTENE dell'anno: 1958 - 1994
ANTISTENE (᾿Αντισϑένης, Antisthånes)
L. Laurenzi
Filosofo ateniese (445-365 a. C.), fondatore della scuolacinica, scolaro di Socrate. Il suo ritratto è noto da [...] un'erma con iscrizione autentica trovata nella cosiddetta Villa di Bruto presso Tivoli, ora nei Musei Vaticani, replica, insieme con altre nove, di un archetipo ellenistico.
L'archetipo doveva essere una ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] apatia’ e di ‘indifferenza’ proprio dell’ascetismo rigoristico dei cinici, che nelle sue premesse teoriche e storiche gli era invece Contro la dottrina hobbesiana reagirono gli esponenti della scuola neoplatonica di Cambridge e R. Cumberland, il ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] e si oppone Socrate; al suo nome si riallacciano infatti le varie scuole filosofiche: la megarica, la cinica, la cirenaica, l’accademica, la peripatetica. Fondatore della scuola accademica e massimo tra gli scolari di Socrate fu Platone (427-347 ...
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Filosofo stoico del secolo III avanti Cristo, prima scolaro di Zenone di Cizio, poi capo d'una scuola propria. Le sue doti intellettuali e oratorie dovettero fargli occupare un alto posto nella vita culturale [...] parli mai con troppa ammirazione di lui. Il suo distacco da Zenone (nel senso di un ritorno alla vecchia concezione cinica) sta nell'aver rigorosamente ristretto all'etica il dominio della filosofia (considerando la logica come inutile e la fisica ...
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AMERICA
II. ANTROPOLOGIA.
Due fatti distinguono l'antropologia dell'America: la mol;teplicità dei caratteri (polimorfismo) che presentano gruppi umani, anche ristretti, e l’assenza di quelle differenziazioni [...] un canto. In questo i nostri musicisti di più moderna scuola vorranno forse scorgere, al contrario, una liberazione da ogni leggi venivano osservate solo nella parte che determinava, con cinica spietatezza, la "ripartizione" o la "riduzione" degl' ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...
antibuonista
(anti-buonista), s. m. e f. e agg. Chi o che non si conforma all’esibizione di buoni sentimenti. ◆ L’Italia è all’avanguardia di questo ritorno militante alla naturalezza della disuguaglianza di fronte alla legge, del disprezzo...